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Riga, 2 Ottobre. Week end “drammatico”. Il primo Rallycross mondiale disputato in Lettonia porta dei cambiamenti e delle novità importanti, sensazionali. Si inizia subito con la “certezza” che non sarà una gara facile, la pista di Riga è tempestata dalla pioggia, e non c’è scampo, sarà una gara “vivacizzata” dalle condizioni dell’asfalto e, soprattutto, della terra.
«Non è il risultato che volevamo e che ci aspettavamo, questo possiamo dirlo, ma è inutile pensarci su. Guardiamo avanti e cerchiamo di trovare la soluzione al prossimo appuntamento del Mondiale, in Germania»
Il “dramma” si consuma sabato, in programma due manche di qualificazioni. Petter Solberg, “obbligato” a vincere per non perdere il contatto con Ekstrom che l’ha superato in Spagna, soffre e commette uno dei pochissimi errori della sua carriera, ironia della sorte fatale. Esacerbando la vicenda agonistica, tocca un po’ troppo rudemente proprio Ekstrom, viene squalificato e, per la prima volta in 35 gare, non accede alle semifinali. “Game Over”, come dice lo stesso bi-Campione, “Per il Mondiale quest’anno è finita. Avanti un altro”. Poi ci ripensa e, più mite e riflessivo, di nuovo con il leggendario sorriso sulle labbra, ritorna all’irriducibilità del combattente di tante campagne vittoriose: “Non è il risultato che volevamo e che ci aspettavamo, questo possiamo dirlo, ma è inutile pensarci su. Guardiamo avanti e cerchiamo di trovare la soluzione al prossimo appuntamento del Mondiale, in Germania.”
Ekstrom non si fa pregare, ma è un week end strano. La pista e le gare che si susseguono, difficili da seguire nella nuvola d’acqua che le Supercar alzano verso il cielo. Spettacolo purissimo ma, allo stesso tempo, una faccenda delicatissima. Largo alla bravura e, va detto subito a scanso di equivoci, i Maestri del Rallycross sono tutti bravissimi. Già, bravissimi, al punto che le battaglie che si incatenano nel week end lettone finiranno probabilmente per definire i contorni di uno dei Rallycross più appassionanti del Mondiale. Senza dubbio è l’evento che pone una pietra miliare nella storia del Rallycross.
Sébastien Loeb è senz’altro d’accordo, dopo 78 vittorie del WRC mette a segno anche la prima nel WRX. C’era da aspettarselo, poiché alla crescita della Macchina, la 208 T16 WRX che all’inizio della stagione aveva faticato un po’ a ritrovare la competitività, si era accompagnato l’adattamento del fuoriclasse francese alle particolarità della disciplina e alla formula delle gare, che si consumano in una frazione del tempo cui Loeb era abituato nel WRC e, in misura minore, nel WTCC. Figuriamoci la Dakar!
Col senno di poi il segnale della riscossa andava cercato nelle prime due manche di qualifica. Alle vittorie di Hansen e Kristoffersson, aveva corrisposto il miglior parziale di Bakkerud, due volte secondo, e l’evidente costanza di rendimento di Loeb, due volte terzo. La terza manche di qualificazione rischiava di vanificare le fatiche del Team. Hansen scivolava in acquaplaning e colpiva proprio la 208 di Loeb, e i due rischiavano grosso, ma infine riuscivano a portare a termine la prova, seppure indietro. Passata la paura, iniziava l’eccitante passerella delle Macchine del Team Peugeot-Hansen. Hansen e Loeb finivano alle spalle di Timerzyanov nella quarta manche di qualificazione, Kristoffersson otteneva il miglior punteggio intermedio. Riuniti nella prima semifinale, Loeb vinceva davanti a Kristoffersson e Hansen.
Tutti in finale, dove dall’altra semifinale arrivano il solito Ekstrom, Timerzyanov e Bakkerud. Finale con un cast da capogiro, ma che si definisce abbastanza rapidamente nelle sue linee essenziali.
Partenza lampo. Timerzyanov finisce lungo sul muro di gomme e Loeb prende il comando davanti a Ekstrom, Bakkerud e Hansen. Loeb spinge forte e incrementa il vantaggio sugli inseguitori, solo Ekstrom tiene la distanza e Bakkerud fa da “tappo” ad Hansen rimasto “imbottigliato” nella partenza. Non un’enoteca, è l’avvincente finale del Rallycross di Lettonia. Bakkerud esce per il giro Joker, Hansen lo passa e conquista la terza posizione, e Bakkerud affronta Kristoffersson in una strana, tiratissima danza corpo a corpo prima di controllare la quarta posizione. Loeb guida pulitissimo, elegante, preciso al millimetro al passaggio degli “spigoli” della pista, vola sui salti ma con la massima delicatezza. Ekstrom prova ad uscire per primo al giro Joker, niente da fare, e Loeb non ha alcuna difficoltà a superare l’impasse del suo. Troppo avanti, il fuoriclasse ha fatto centro anche qui, e il Rallycross gira pagina.
Quando mancano due sole prove alla fine del Mondiale, Germania e Argentina, Ekstrom rafforza la sua leadership. Solberg è ormai a 34 punti, e in mezzo è salito Kristoffersson. Ancor più tesa è la situazione relativa ai Team/Marche. La posizione di Ford è ora minacciata seriamente dal rendimento delle Peugeot del Team di Patron Kenneth Hansen. A suon di podi doppi le Supercar Peugeot sono sempre più vicine.