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Loheac, 4 Settembre. Non c’è un filo conduttore preciso che ci consenta di decifrare facilmente il Rallycross di Loehac, appuntamento francese e ottava data del Mondiale Rallycross 2016. Un mare di pubblico, sì, il “villaggio” bretone invaso e pervaso dall’euforia per lo spettacolo che ben presto trasforma la passione in delirio. Questo ce lo aspettavamo, Loehac è il Maracana del Rallycross, e lo spessore della Gara non delude, tutt’altro.
I buoni motivi di passione e di entusiasmo si sprecano. Basta attenersi all’ordine cronologico. All’inizio, nelle “libere”, si fa vivo Timerzyanov, il Pilota che fino all’avvento del Mondiale era l’uomo da battere, ma ben presto il russo deve dare forfait e invece di portare in Bretagna il riscatto atteso per oltre due anni se ne torna a casa con gli zeri irrimediabili della disfatta e una macchina da ricostruire. Ma non è il solo che uscirà dal “catino” di Loehac, due terzi di terra per un terzo di asfalto, controtendenza rispetto alle consuetudini del Mondiale, deluso o insoddisfatto. La gara accende i flash dello spettacolo non appena scattano le qualifiche, imprevedibile, entusiasmante. Il primo a far parlare di sé, e a portare il silenzio tra i tifosi “spudoratamente” filo francesi è Ekstrom. Lo svedese stravince le prime due “heat” e, poiché è stato il protagonista assoluto della prima parte del Campionato, vincitore in Germania, Belgio e Gran Bretagna, può tentare di convincere avversari e pubblico che il suo ritorno sia cosa fatta. Ekstrom entra in semifinale, ma poi esce di scena per una foratura, battuto da Bakkerud, Solberg e Nitiss.
Fortuna che lo svedese ottiene il massimo dalle prove e, aggiunti i tre punti della “sconfitta” nella propria semifinale, resta perfettamente in corsa per il Titolo. Se prima Ekstrom era a quattro punti da Solberg, adesso lo svedese è a cinque lunghezze dal norvegese. Prlaimo si Solberg, allora. Quinto al termine delle qualifiche, secondo nella propria semifinale vinta da Bakkerud, il Campione del Mondo in carica è quarto assoluto nella finalissima, davanti a Nitiss e al sorprendente americano Ken Block, che è salito fino al secondo ma poi è stato “fatto fuori” da Bakkerud. La gara di Solberg non è particolarmente eccitante per il pubblico, ma il già due volte Campione del Mondo conferma a Loheac di aver trovato un “passo” che, se lo esclude dalle bagarre più accese, lo rende particolarmente temibile a causa del profilo più basso ma “consistent”. Potrebbe essere occasionale cautela dopo l’incidente del Canada, dal quale Solberg si è perfettamente ripreso, e potrebbe essere semplice strategia. Defilarsi dalle “sportellate”, che a volte possono essere pericolose, e avere sempre al centro del mirino il Campionato. Non per caso, mentre alle sue spalle i vincitori di Gara si alternano, man mano che i “GP” passano Solberg mantiene saldo un piccolo gruzzolo di punti di vantaggio nella graduatoria provvisoria.
Avanti con gli argomenti. Peugeot. Non era possibile nascondere che il Team Peugeot-Hansen ci tenesse in particolar modo al Rallycross Mondiale di Casa. La vittoria di Timmy Hansen dello scorso anno, seconda di tre di un finale di Campionato travolgente, aveva fatto furore e ingigantito l’evento, e il successo ottenuto rocambolescamente in Canada, erano la base della sfida lanciata alla vigilia di Loheac dal Team franco-svedese. Per questo la Squadra di Kenneth Hansen non aveva… badato a spese per gli armamenti, ed aveva schierato una prima linea di fuoco stratosferica. Oltre agli Ufficiali Timmy Hansen e Sébastien Loeb, il Generale Hansen aveva promosso i Piloti del Team Accademy Davy Jeanney e, soprattutto, il fratellino di Timmy, il terribile Kevin che è ancora un bambino ma è già la “bestia nera” della categoria Lite. Operazione interessante.
Qualche piccolo problema, Timmy è un po’ nervoso e scomposto all’inizio. Il tempo di prendere le misure con la categoria, e il Fratellino fa meglio del “Grande” nelle restanti tre prove di qualificazione. Aria di fronda in famiglia, ma ancora di più nel Team e sugli spalti. Tutte le 208 WRX passano alle semifinali, ma entrambi i fratelli, e Jeanney, non passano il turno e sono esclusi dalla finalissima. La bandiera di Peugeot resta nella mani del Pilota più acclamato del Rallycross di Loehac, Sébastien Loeb. Il fuoriclasse, assistito al “muretto” dall’inseparabile Daniel Elena, è 2°, 6°, 14° e 7° nelle quattro manche di qualificazione. Secondo nella semifinale alle spalle di un tale Kristoffersson, Loeb infiamma la platea della finalissima con un paio di azzardi ai danni di Bakkerud, che gli restituisce il favore sul finale e lascia il francese e la Peugeot al terzo posto assoluto nel delirio dei tifosi.
“Tale” Kristoffersson, lo abbiamo lasciato per ultimo, perché è stato il protagonista assoluto della manche mondiale di Loheac. Terzo nel Mondiale 2015 con un successo e cinque podi, lo svedese del Team Volkswagen Svezia non si era ancora visto quest’anno, sempre su un gradino più basso rispetto alle attese. Ma il podio conquistato un po’ a sorpresa in Canada, evidentemente, è servito da trampolino. Johan Kristoffersson, ritrovata nella notte tra sabato e domenica una Polo RX in gran forma, vince tutto quello che il “giornatone” del Rallycross di Francia gli mette a disposizione. Le due manche di qualifica, la seconda semifinale, quella davanti a Loeb, e la finalissima per distacco, ovvero in fuga solitaria semaforo-bandiera a scacchi, davanti a Bakkerud e Loeb.
In virtù del successo francese, l’ultimo risaliva alla prova inaugurale del 2015 in Portogallo, adesso Kristoffersson scavalca proprio Bakkerud al terzo posto del Mondiale. A 23 punti dal leader, che è e resta Petter Solberg, la scalata alla vetta è, a quattro prove dalla fine, un’impresa, ma con la vittoria di Loehac Kristoffersson ha almeno messo in chiaro il proprio valore.
Attraversata tutta la Francia, il Mondiale Rallycross approderà a Barcellona, per la nona prova di metà settembre.