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Il Rally del Marocco, perla organizzativa di NPO, è diventato l’appuntamento con le grandi Stelle della specialità. I più grandi nomi della disciplina si sono dati convegno nel Sud-Est marocchino, a Zagora, per dar vita all’appuntamento più importante della stagione. La gara delle Moto è l’ultima del Campionato del Mondo, e dal momento del ritiro del leader attuale, l’Asso degli Assi Marc Coma, il Titolo è tornato vacante e si sgomita per quel posto che sarebbe stato di pertinenza del Campione della Dakar, ora passato dall’altra parte della barricata tra le file dell’organizzatore ASO. È uno scontro annunciato tra i Titani della disciplina. KTM ha “sdoppiato” la sua Squadra, e schiera la formazione che era capitanata da Coma, ora con Viladoms, Sunderland, Price, Walkner e il cinque volte Campione del Mondo di Enduro, Antoine Meo, più una Factory di cui fanno parte Faria, Quintanilla e Laia Sanz.
KTM porta al debutto nei Rally Raid Husqvarna. È la prima volta che l’ex Marchio svedese fa la sua apparizione ufficiale in un Rally da quando è proprietà della casa austriaca. Con Husqvarna, un altro “transfuga” dall’Enduro, Renet, l’americano Smith e l’italiano Cerutti. Il Team HRC Honda ha rivoluzionato la Squadra. All’ultimo momento è partito Jeremias Israel ed è arrivato Paolo Ceci, a supporto degli Assi del Team Barreda e Gonçalves e dell’americano Brabec. Metge non sarà della partita, si è infortunato, per fortuna lievemente, a un braccio. Yamaha schiera una formazione più collaudata, che poggia sul Gigante di Lumezzane Alessandro Botturi e sull’ex Campione del Mondo Helder Rodrigues, ai quali la filiale francese del marchio giapponese ha affiancato per l’occasione, ma in vista della prossima Dakar, De Soultrat e Van Beveren. Non è finita: Sherco ha iscritto ufficialmente Pedrero, e con un Team satellite di KTM, il Himoinsa, debutta nei Rally Raid anche il fuoriclasse spagnolo dell’Enduro Ivan Cervantes. La lista dei partenti del Rally del Marocco è da capogiro, e la battaglia si annuncia caldissima. Cinque tappe, il meglio della selezione di terreni e di scenari cui NPO ci ha abituati con il suo magnifico Rally, un Titolo che non sarà mai più così conteso come quest’anno. Non bastasse, è l’ultima occasione per testare in Gara il “materiale” destinato ad essere utilizzato alla Dakar. Grandioso.
Inutile cercare di minimizzare. Il OiLibya Rally del Marocco delle Auto ruota attorno alla più grande notizia dell’anno: il debutto di Sébastien Loeb nella disciplina dei Rally Raid. È una notizia che è arrivata ufficialmente pochi giorni fa, ma che era nell’aria da tempo, e che trasforma il già possente Team Peugeot Total in un vero e proprio Dream Team. A fianco del “senatore” del WRC ci sarà il navigatore storico, Daniel Elena, e la macchina in dotazione all’equipaggio stellare del Team Peugeot Total è la “vecchia” 2008 DKR evoluta fino alla vittoria nel recente Silk Road Rally in Cina. Con la nuova 2008 DKR16 scendono in gara, invece, Carlos Sainz e il navigatore Lucas Cruz. La sfida della 2008 della nuova era è lanciata. Mini e Toyota sono corse ai ripari, certe che l’incremento di competività delle Peugeot sia sostanziale. Mini si avvale ora del contributo di Mikko Hirvonen, che sancisce anche il ritorno dell’ex navigatore di Nani Roma, Michel Perin, e sull’ancora non definito futuro del Campione della Dakar, Nasser Al-Attiyah che, insieme a Matthieu Baumel, forma uno degli equipaggi più efficaci ed affiatati del moderno panorama del motorismo fuoristrada. Delle Toyota, la cui macchina di punta è quella dell’Equipaggio De Villiers-Von Zitzewitz si dice che finalmente la nuova Hilux abbia colmato il gap prestazionale che la sacrificava nel confronto con le Mini. Per Jean-Marc Fortin, “boss” del Team franco-nipponico è forse, ora che è stata raggiunta la quantità, l’ora di mettere mano alla qualità del palmares.
Si comincia con la Zagora-Zagora, un anello che nel programma preevdeva una unica prova speciale di 320 chilometri. Il maltempo delle ultime settimane ha consigliato gli Organizzatori di apportare qualche modifica al percorso originale, e così la Speciale, già la più lunga del Rally, si accresce di altri 40 chilometri.