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Zagora, 7 Ottobre. Il giorno del Compleanno di Marc Coma, Auguri Campeon! È passerella Honda, vince Paulo Gonçalves e passa in testa alla corsa il Pilota che da anni, ormai, è considerato il successore del cinque volte vincitore della Dakar, Joan Barreda. Salvo il fatto che il “giovane” non potrà mai dire di aver spodestato il Maestro, perché è sempre stato lì, ad un passo, ma fino al Sardegna Rally Race, ultima Corsa di Coma, la gerarchia non ha mai subito una sola scossa significativa. Lo sta a dimostrare il fatto che Coma, almeno finché il OiLibya Rally del Marocco non sarà finito, è ancora in testa alla graduatoria mondiale, e che il suo Titolo quasi acquisito, e poi buttato al vento per passare ad altro, fa fatica a prendere una nuova direzione. Man mano che i giorni passano, tuttavia, il processo va avanti. Fino a ieri era stato Quintanilla a “meritarlo” di più, oggi è tornato a galla rapidamente Mathias Walkner, terzo alle spalle di Barreda e davanti a Pablo Quintanilla, il cileno rivelazione della stagione.
La terza tappa del Rally del Marocco non è dissimile dalla precedente. I tracciatori di NPO Events sono bravissimi a confezionare dei percorsi che sono relativamente brevi, ma globalmente molto vari e completi sotto il profilo delle difficoltà. E la terza tappa, con la speciale dell’“Anello di M’Hamid” aveva il compito di rendere più “appuntito” l’impegno, con una bella zona centrale di navigazione fuori pista e, soprattutto, di piste sabbiose con cespugli di vegetazione alternati alle le “classiche” dune “tagliate” e di sabbia soffice. Un picco incubo, insomma, per braccia, testa e “macchine”, e abbastanza per far arrivare i concorrenti, nonostante i “soli” 274 chilometri di impegno cronometrato, con il fiato corto e le braccia indolenzite. I Piloti del Team HRC sono stati bravissimi e, “tirandosi” a vicenda, hanno imposto un’andatura impossibile per gli inseguitori, e in particolare per Sam Sunderland che, perse tre posizioni aprendo la pista, cede la leadership della corsa accumulando un ritardo abbastanza importante. Analogamente, è invertita, come abbiamo detto, la “tendenza” del Campionato del Mondo che dovrebbe comunque finire in Casa KTM, oggi con Walkner, terzo, meglio di Quintanilla, quarto.
Buona la gara di Benavides con una Honda “clienti”, Faria e Renet con la nuova Husqvarna, e delle due Sherco di Duclos e Pedrero “nella top ten”. È rientrato in gara Ivan Cervantes, che ha ancora i segni della brutta caduta della seconda tappa, ma nessuna conseguenza più grave, che è qui per fare chilometri e non si arrende.
Il colpo di scena della gara della moto, in ogni caso, arriva ancor prima che inizi il giorno e la tappa. Tre “pedine” importanti del “gruppo” KTM-Husqvarna, infatti, Antoine Meo, Jordi Viladoms e Toby Price, vengono messi al tappeto durante la notte da forti malori, che portano alla mente quella che taluni chiamano la “Maledizione di Montezuma”. Che sia un “guasto” dovuto all’alimentazione o a un virus nordafricano di passaggio, la sintomatologia non lascia scampo: forti febbri, disidratazione e dolori al ventre, forti al punto da rendere spesso insufficiente il tempo per volare dal posto dove si è fino alla tavoletta della toilette. Meo, ripresosi durante la mattinata, ha insistito per poter acquisire il diritto a ripartire. “Siamo qui per imparare, no?” .In Speciale, infine, il problema meccanico più importante toglie di scena, almeno della corsa al successo, Helder Rodrigues, fermo in pista per un guasto di sconosciuta origine. Botturi si è fermato ancora per dare una mano al compagno di Squadra, poi ha “raccomandato” il portoghese al Camion Scopa, il mezzo che chiude la giornata e che ramazza sulla pista gli sfortunati del giorno.
L’altro colpo di scena ha per protagonista Sébastien Loeb, che mette sul fianco la macchina a metà speciale e, ripartito, ribadisce l’”esperienza” a meno di quindici chilometri dalla fine della Prova perfezionando il lavoro e mettendola sottosopra
Nello scenario agonistico della sfida annunciata tra Carlos Sainz, vincitore della seconda tappa e leader del Rally con la Peugeot, e Nasser Al-Attiyah, secondo in generale con la Mini a un minuto e mezzo dal “collega spagnolo”, due i colpi di scena nella gara della auto. Uno leggero, ma con conseguenze tattiche che potrebbero essere significative, ed uno che non ha grossa rilevanza sul piano della classifica, ma che senz’altro punge sul morale. Eccoli. Sono appena passati due minuti dall’inizio della Speciale, Sainz è partito in tromba con la possente 2008 DKR16, e Al-Attiyah parte a sua volta, come è sua consuetudine più calmo, meno spettacolare ma in olimpica progressione. Cinquecento metri più avanti, ancora in vista, la macchina si ferma. Altra gomma bucata, lunedì aveva forato due volte, e addio alla possibilità di spingersi all’attacco. Se questo è il buongiorno, meglio andare calmi. Ma non troppo, naturalmente.
L’altro colpo di scena ha per protagonista Sébastien Loeb, che mette sul fianco la macchina a metà speciale e, ripartito, ribadisce l’”esperienza” a meno di quindici chilometri dalla fine della Prova perfezionando il lavoro e mettendola sottosopra. Solo che la seconda volta la 2008 DKR+ è danneggiata più seriamente, avantreno destro, e bisognerà che, ancora una volta, l’Asso recordman del WRC aspetti un altro monsieur Beaugeste, come nel corso della prima tappa, che lo traini fino al bivacco di Zagora. Bagaglio di esperienza che aumenta e, probabilmente, qualche giramento di scatole.
Dunque la “sfida del secolo” in un certo senso viene meno, ma non la voglia di Sainz di dimostrare che il lavoro che l’ha visto così impegnato nell’ultimo anno e mezzo, è di quelli che premiano la passione smisurata del fuoriclasse spagnolo. Non è più una faccenda di velocità pura e di aggressività, lo sarebbe stato se Al-Attiyah fosse stato lì, porta a porta, ma qualcosa da sottoscrivere, in ballo c’è. Così il “Matador” tira la cloche e si stabilizza in quota crociera su un ritmo sostenuto e costante. Il metodo non è molto diverso da quello utilizzato nei primi due giorni di gara, ma viene messa da parte, per un giorno, l’aggressività. La 2008 DKR16 passa così un altro “test” di durata, e allunga ancora man mano che i chilometri passano.
Ma c’è un’altra notizia, buona per l’”ambiente”. Il più veloce nella prima parte della gara, quando Sainz pensava di essere in una botte di ferro, è Mikko Hirvonen, neo-acquisto Mini che, come Sainz stesso, Loeb e Al-Attiyah, viene da un altro mondo o è stato assiduo frequentatore del WRC. Affiancato da un maestro d’eccezione quale è Michel Perin, il finlandese può provarci con relativa sicurezza. La tappa diventa una dimostrazione di quello che potrebbe accadere nel futuro del Rally Raid, tre Piloti ex WRC sono in testa.
A due terzi di gara Hirvonen è a trenta secondi da Sainz, e lo spagnolo decide di rompere gli indugi. Niente più test, c’è del lavoro da fare. Il finale permette di dare voce alla nuova tesi. Uno-due-tre, i tre Piloti all’arrivo di Zagora sono Sainz, Al-Attiyah, Hirvonen. Tre Piloti WRC. Beh Toyota, quando ci dici chi sarà il tuo?
Ed è così che il finale della Tappa è la replica dello spettacolare show della vigilia. Il “Mostro” Peugeot spazza la pianura dell’arrivo e si aggiudica la seconda tappa consecutiva del Rally, due su tre, e la classifica del binomio franco-spagnolo in testa al Rally si rafforza. Ora Sainz ha portato a oltre cinque minuti il vantaggio della 2008 DKR16 sulla Mini di Al-Attiyah.
Adesso tocca alla grande migrazione verso Ovest. La quarta e penultima tappa del Rally del Marocco porta i Concorrenti da Zagora a Agadir.
Classifica di Arrivo alla Terza Tappa:
1 SAINZ Carlos (ESP) in 02:53:51
2 AL ATTIYAH Nasser (QAT) at 00:03:56
3 HIRVONEN Mikko (FIN) at 00:04:57
4 DE VILLIERS Giniel (ZAF) at 00:08:53
5 VASILYEV Vladimir (RUS) at 00:12:20
6 POULTER Leeroy Norman (FRA) at 00:13:51
7 AL RAJHI Yazeed (SAU) at 00:14:02
8 MALYSZ Adam (POL) at 00:19:05
9 HUNT Harry (GRB) at 00:24:32
10 DIAS POREM Ricardo (POR) at 00:27:31
Classifica Generale alla Terza Tappa
1 SAINZ Carlos in 02:53:51
2 AL ATTIYAH Nasser at 00:03:56
3 HIRVONEN Mikko at 00:04:57
4 DE VILLIERS Giniel at 00:08:53
5 VASILYEV Vladimir at 00:12:20
6 POULTER Leeroy norma at 00:13:51
7 AL RAJHI Yazeed at 00:14:02
8 MALYSZ Adam at 00:19:05
9 HUNT Harry at 00:24:32
10 DIAS POREM Ricardo at 00:27:31