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Dammam, Arabia Saudita, 6 Marzo. Terzo appuntamento del Mondiale FIA Cross-Country Baja. Dopo Russia e Dubai è la volta della Sharqiyah International Baja Toyota, perfetta evoluzione del filone di gare che fioriscono o sono rivalutate nel panorama di attività dell’Arabia Saudita, decisamente favorito dalla presenza della Dakar. Nei dintorni di Damman, popolosa città dell’Est della penisola affacciata sul Golfo persico, va in scena la terza prova del Mondiale FIA. Niente Moto FIM, secondo il non troppo conveniente schema di alternanza dei calendari.
La Baja araba era inizialmente prevista su un programma di tre giorni. Una sorta di prologo-qualifica di 10 chilometro, e due giorni di corsa vera e propria. Il secondo giorno e la prima tappa, tuttavia, sono stati cancellati a causa di un forte vento di sabbia. Con la visibilità praticamente azzerata gli elicotteri non posso decollare e la sicurezza non può essere garantita. Niente da fare. Si passa direttamente al secondo e ultimo giorno, con un road book modificato per raggiungere il chilometraggio complessivo richiesto dalla Federazione perché la Baja sia valida per l’assegnazione del punteggio completo: devono essere garantiti almeno 350 chilometri.
Si decide così di far disputare l’intera prima tappa, 218 chilometri, aggiungendo tuttavia la ripetizione della prima parte dl tracciato, altri 138 chilometri.
Si parte, ma ben presto arriva il colpo di scena che segna la Gara. Yazeed Al Rajhi, in corsa con una Toyota Hilux ufficiale e che è il principale favorito al successo finale della Baja, è fermato da un incidente al chilometro 80 circa. Viene soccorso da un altro Equipaggio in gara e poi preso incarico, insieme al navigatore inglese Michael Orr, dai medici dell’Organizzazione e portato in ospedale per accertamenti.
La gara passa così di mano ed è gestita perfettamente da Yasir Seaidan, in coppia con il russo Alexey Kuzmich, che aveva vinto anche la breve frazione di qualifica e che guida une delle Mini John Cooper Works Rally 4x4 del team ufficiale X-raid. Il saudita parte all’attacco, si porta rapidamente al comando con un buon vantaggio e vi resta fino alla fine. Solo nella seconda parte della tappa conclusiva il saudita cala il ritmo limitandosi a gestire il vantaggio. Sul traguardo Seaidan precede il ceco Miroslaz Zapletal, in gara con una Ford F-150 preparata e gestita in proprio, e l’altro saudita Saleh Al-Saif, che è anche il è primo della categoria T4 con un SSV Can–Am Maverick.
C’è anche una gara non titolata internazionalmente per le Moto, vinta dal sudafricano Philip Wilson con una KTM 450 Rally, e una gara dei Quad, vinta dal saudita Al-Noumesi con uno Yamaha Raptor 700 R ma funestata dall’incidente tragico e fatale del Pilota Riyadh Al-Shammeri.
Mondiale Cross-Country Bajas FIM e FIA si incontrano di nuovo al prossimo appuntamento, la Baja Jordan, Aqaba, prevista per il week end del 18-20 Marzo.
FIA - Sharqiyah International Baja Toyota – Classifica Finale assoluta:
1. Yasir Seaidan (SAU)/Alexey Kuzmich (RAF) Mini John Cooper World Rally, 4hr 05min 27sec
2. Miroslav Zapletal (CZE)/Marek Sykora (SVK) Ford F-150 Evo, 4hr 19min 05sec
3. Saleh Al-Saif (SAU)/Oriol Vidal (ESP) Can-Am Maverick (T4), 4hr 27min 37sec
4. Erik van Loon (NLD)/Sébastien Delaunay (FRA) Toyota Hilux Overdrive, 4hr 40min 37sec
5. Meshari Al-Thefiri (KWT)/Nasser Al-Kuwari (QAT) Can-Am Maverick X3 (T4), 4hr 59min 58sec
6. Saeed Al-Mouri (SAU)/Sergio Lafuente (URU) Can-Am Maverick X3 (T4), 5hr 02min 37sec
7. Claude Fournier (FRA)/Szymon Gospodarczyk (POL) Can-Am Maverick X3 (T4), 5hr 06min 47sec
8. Dania Akeel (SAU)/Laurent Lichtleuchter (FRA) Can-Am Maverick X3 (T3), 6hr 49min 44sec
© Immagini X-raid, Sharqiyah Baja