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E' difficile dire se i sistemi di aiuto alla guida Tesla abbiano o meno funzionato in questo specifico incidente ma stando alle dichiarazioni di Mr.Huang (proprietario della Model 3 protagonista dell'incidente) sembrerebbe esserci stata una incomprensione tra il cliente e le possibilità del sistema: Autopilot, infatti, non è certamente un aiuto alla guida infallibile (è di livello 2)ma soprattutto non è progettato per evitare impatti autostradali a 110 km/h in modo autonomo contro veicoli fermi.
Cosa che invece il proprietario si aspettava...tanto che, stando alle dichiarazioni rilasciate alla testata cinese CNA, si è fidato del sistema per evitare l'impatto evitando di intervenire. Lodando, indubbiamente, la propensione al collaudo di tecnologie in chiave kamikaze, Mr.Huang forse non aveva compreso che Autopilot avrebbe con ogni probabilità frenato per lui ma senza la certezza di evitare l'impatto, cosa che avrebbe potuto fare se avesse preso il controllo della situazione: è evidente che la frenata della macchina inizia molto tardi (si vede della polvere sollevarsi ai lati della macchina) ed è forse per questo che si sono comunque evitati morti ma soprattutto non è scoppiato l'airbag. Evidentemente la velocità di impatto è stata inferiore ai 15 km/h ed il sistema non ha ritenuto doveroso aprire i cuscini d'aria per proteggere gli occupanti.
Il classico caso di sopravvalutazione del sistema ma soprattutto di scarsa conoscenza delle possibilità stesse offerte dal sistema: il tutto indotto da un nome fuorviante, Autopilot, che fa credere come nonostante la "sola" omologazione Level2 la vettura possa guidare da sola. Cosa che non fa. Lo ricordiamo.
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