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In Svizzera è nato l'Hydrogen Council. 13 CEO e presidenti di imprese di vari settori si sono riuniti e hanno formato un Consiglio dedicato alla promozione dell'idrogeno come fonte per la mobilità alternativa. Il tutto nell'ottica di abbassare il riscaldamento globale di due gradi centrigradi come stabilito dall'accordo di Parigi del 2015.
I costruttori auto che hanno partecipato sono BMW, Daimler, Honda, Hyundai e Toyota, tutti con almeno un progetto allo studio o in via di sviluppo, vedasi i prototipi BMW fuel-cell, Mercedes GLC F-Cell, Honda Clarity Fuel Cell, Hyundai ix35 Fuel Cell o Toyota Mirai (l'unica auto di serie venduta attualmente in Europa).
«Non possiamo farcela da soli. È necessario che i governi sostengano l'idrogeno con azioni proprie, ad esempio attraverso programmi di investimento nelle infrastrutture su grande scala»
Le altre aziende coinvolte nell'Hydrogen Council sono: Air Liquide, Alstom, Anglo American, ENGIE, Kawasaki, Royal Dutch Shell, The Linde Group e Total. Gli accordi stabiliti durante l'incontro prevedono un investimento complessivo stimato in 1.4 miliardi di euro all'anno, ma Benoît Potier, CEO di Air Liquide, ha dichiarato: «Non possiamo farcela da soli. È necessario che i governi sostengano l'idrogeno con azioni proprie, ad esempio attraverso programmi di investimento nelle infrastrutture su grande scala. L'invito che rivolgiamo oggi ai leader mondiali è di impegnarsi a favore dell'idrogeno, affinché insieme possiamo raggiungere gli obiettivi climatici condivisi e dare ulteriore slancio all'ecosistema dell'idrogeno emergente.»