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Una tavola rotonda alla Fondazione Feltrinelli di Milano è stata l'occasione per BMW Italia e The European House - Ambrosetti per presentare un position paper che analizza gli scenari futuri legati agli spostamenti soprattutto in ambito urbano: “Innovare la mobilità individuale per accelerare la transizione ecologica delle città” è stata un momento di utile confronto nell'analisi delle evoluzioni sostenibili nelle sue principali città, con particolare riferimento alle opportunità offerte dal PNRR, il Piano di Ripresa e Resilienza.
Il documento, frutto del lavoro di The European House - Ambrosetti, ha analizzato le abitudini di mobilità degli italiani in conseguenza della pandemia che ha ridotto il ricorso al trasporto pubblico locale.
In un contesto che tra il 2012 e 2019 ha visto crescere il tasso di mobilità del 13,6%, con media annua dell'1,8%, si registra una costante concentrazione degli spostamenti all'interno dei perimetri urbani: dal 2008, la loro percentuale è aumentata di oltre il 10%, passando dal 62,6% a 73,9%, con una maggiore lunghezza media, dai 4,2 km nel 2008 a 5,7 nel 2019.
In parallelo, ci sono stati cambiamenti strutturali nel modo di intendere lo szpazio urbano e la sua organizzazione: negli ultimi sessanta anni, si è passati infatti da un'idea di città caratterizzata dalla costruzione di parcheggi, bassa densità abitativa e decentralizzazione a una più centralizzata e in cui si incontrano anche limitazioni agli accessi (ZTL) e si stimolano propulsioni alternative, mentre la mobilità è principalmente fatta di trasporto individuale, visto che gli spostamenti privati nel 2019 sono l'80% del traffico passeggeri in Italia (964.013 milioni per km).
C'è poi una relazione inversa tra uso dell'auto e dimensione del Comune: si passa dal 74,9% nei Comuni con fino a 10.000 abitanti al 47,7% di quelli con oltre 250.000 abitanti, mentre all'aumentare della dimensione del Comune cresce l'utilizzo dei mezzi pubblici (da 6,1% a 19,1%) e la percentuale di cittadini che si spostano a piedi (da 15,7% a 25,6%).
Nel position paper presentato da BMW Italia e The European House - Ambrosetti, un'attenzione speciale è rivolta al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che su 235 miliardi di euro totali, nella versione definitiva del documento assegna alla transizione verde il 29,7% del budget totale, quasi 70 miliardi, il dato più elevato e superiore alla media europea (42% rispetto al 37% della UE) ma con un gap nella componente power up (lo sviluppo di energie green e rinnovabili), in cui l'Italia investirà l'8% in meno rispetto alla media europea, e agli interventi nel patrimonio immobiliare (19% in Italia, 20% europeo).
Nel documento emerge una forte attenzione al trasporto collettivo, in termini di infrastrutture e di rinnovo di mezzi con investimenti in mobilità sostenibile di 8,58 miliardi di euro, che si aggiungono ai circa 25 miliardi assegnati alla rete ferroviaria.
Gli 8,58 miliardi rientrano nella Componente 2 della Missione 2 ("Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile"), per la quale sono stati stanziati 23,78 miliardi di euro, e mirano allo sviluppo di un Trasporto Locale più sostenibile, non solo ai fini della decarbonizzazione ma anche per migliore la qualità della vita con riduzione dell'inquinamento dell'aria e acustico, taglio delle congestioni e integrazione di nuovi servizi.
Tali risorse porteranno a rafforzare la mobilità ciclistica, il trasporto rapido di massa e le infrastrutture di ricarica elettrica, oltre al rinnovo di flotte bus e treni con mezzi a basse emissioni; nel PNRR è anche prevista la realizzazione di 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada e 13.755 nei centri urbani, oltre a 100 stazioni sperimentali per lo stoccaggio di energia.