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Non c'è caro-benzina che tenga: per gli italiani, l'automobile rimane il veicolo ideale per gli spostamenti e al massimo, se è l'incertezza economica a tenere più cauti sull'acquisto, ecco che cresce la propensione ad affidarsi alle formule di sharing e noleggio.
Sono queste, in estrema sintesi, le principali risultanze dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company, dall'eloquente titolo: “La mobilità degli italiani riaccende i motori”; un’indagine scondotta su un campione molto rappresentativo di residenti nelle principali città italiane, intervistati a maggio 2022.
Si evidenzia che circa il 90% degli italiani utilizza l’auto per muoversi, che rimane il mezzo preferito da chi si muove nelle grandi città, seguito a distanza dal trasporto pubblico locale, mentre il resto è relegato ad un utilizzo più saltuario e specifico (car sharing, bicicletta, taxi, monopattini), visto che i mezzi “alternativi” sono usati regolarmente (cioè tutti i giorni) solo da una percentuale bassa della popolazione, non superiore al 3%; ci sono anche le due ruote: lo scooter, soprattutto in ambito urbano, si avvicina alle quote di TPL ed auto, ma con un profilo più stagionale.
Le quattro ruote, quindi, sono ancora imprescindibili nella mobilità di chi vive in Italia: la ricerca, addirittura, evidenzia come ben il 60% di chi non l’ha utilizzata nel 2021 pensa invece di tornare ad usarla nell'anno in corso.
I consumatori la trovano comoda e sicura, e la preferiscono per spostamenti di lavoro e viaggi, anche in presenza di elementi negativi come la difficoltà di parcheggio o la ridotta convenienza economica.
Ancora, dopo due anni di sofferenza, nel 2022 torna a crescere la propensione verso il car sharing (+2%) ed i monopattini elettrici (+5%); anche le formule di noleggio tornano a vedere un futuro roseo, dopo la difficile fase acuta della pandemia, con un +5% di propensione all’uso per il lungo termine e +1% per il breve termine.
Gli utenti restano scettici riguardo l’acquisto di una nuova auto: ben il 55% del campione (in leggero calo rispetto al 57% dell’anno scorso) non ha preso neanche in considerazione l’acquisto di una vettura nuova; la prima motivazione si conferma l’incertezza economica (33%), seguita dall’attesa di un calo dei prezzi (26%) in un futuro prossimo.
«Lo studio condotto con Bain & Company - sottolinea Alberto Viano, Presidente di Aniasa - certifica la centralità dell’auto per la mobilità degli italiani, il ritorno alla crescita della propensione verso la pay-per-use mobility e il clima di incertezza economica destinato a frenare il mercato degli acquisti anche nei prossimi mesi. Questi dati rendono ancora meno comprensibile la scelta del Governo di escludere i veicoli a noleggio e le auto aziendali dagli incentivi. Il noleggio resta il principale strumento capace di favorire la transizione ecologica del nostro parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli più inquinanti con quelli ibridi ed elettrici».