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Operai, impiegati e quadri in cassa integrazione dal 31 dicembre 2018 nello stabilimento FCA di Mirafiori. E' quanto stabilito nell'accordo siglato tra azienda e sindacati (Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Ugl, Aqcfr le sigle aderenti) sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico.
La cig per riorganizzazione aziendale interesserà 3.245 lavoratori FCA. Gli ammortizzatori sociali si sono resi necessari per assicurare la continuità nella retribuzione in vista della trasformazione dello stabilimento che dovrà produrre il modello elettrico destinato ad avere maggiori volumi in seno al Gruppo FCA, ovvero quella 500 Elettrica annunciata con l'ultimo piano industriale e confermata da Mike Manley qualche giorno fa.
La 500 Elettrica fa parte di un piano che prevede 5 miliardi di investimenti in Italia fino al 2021 per la produzione di quattro nuovi modelli e tredici conversioni in EV o ibride di modelli attuali. Una transizione verso l'elettrico ormai intrapresa da tutti i costruttori alla luce delle spinte politiche della UE verso la mobilità a zero emissioni (almeno allo scarico), che comporterà una riduzione dell'occupazione del 20% per via della minore complessità delle future vetture.
Oltre alla 500 elettrica, a Mirafiori si realizzeranno i restyling di Levante, Ghibli e Quattroporte che saranno declinate anche in versione plug-in hybrid.
A Melfi sono in cantiere le Jeep Renegade e 500X e la Jeep Compass ibride plug-in. A Cassino si lavora al restyling e all'ibridazione di Giulia e Stelvio e alla nuova Maserati D-Suv, un suv medio con motori sia a combustione interna che ibridi. Inoltre la Giulietta sarà prodotta per tutto il 2019.
Pomigliano continuerà a produrre la Panda, che sarà sottoposta a restyling nel 2021. In Campania si produrrà anche il nuovo suv compatto Alfa Romeo.