Governo: siamo in contatto con tre case automobilistiche cinesi

Governo: siamo in contatto con tre case automobilistiche cinesi
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Il Governo è in contatto con tre case automobilistiche cinesi, ma nel 2025 gli incentivi auto potrebbero non essere più destinati ai consumatori
13 marzo 2024

Durante una discussione alla Camera, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è tornato a parlare del progetto di portare in Italia una seconda casa automobilistica. 

In occasione di una discussione alla Camera, il ministro Urso ha dichiarato che il Governo è al lavoro per portare nel nostro Paese almeno un secondo costruttore automobilistico:

“ Da diversi mesi abbiamo avviato un'intensa azione per portare nel nostro Paese almeno un secondo costruttore di auto, stiamo dialogando con tre Gruppi cinesi e con aziende occidentali”

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Secondo le dichiarazioni, il minimo sindacale per tutelare le imprese italiane dell’indotto è di 1,3 milioni di vetture prodotte all’anno e, nonostante Stellantis abbia intenzione di arrivare ad una produzione di un milione di auto prodotte nel Bel Paese, il Governo cerca altri produttori per investire in Italia. 

Stabilimento Mirafiori
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Dove sono finiti gli incentivi?

Secondo le ultime indiscrezioni, sembra che il Governo abbia creato una task force dedicata a questo progetto e, al momento, le tre case automobilistiche con cui starebbe parlando sono BYD, Chery e Saic. Tuttavia, sembra che BYD sia già da escludere da questa lista, in quanto la casa automobilistica cinese ha confermato di aver avuto contatti con il Governo ma, allo stesso tempo, il dialogo si sarebbe interrotto poco dopo che il marchio ha scelto l’Ungheria come sede per la sua fabbrica europea. 

Chery e Saic sarebbero intenzionate a costruire una loro fabbrica in Europa e, tra i paesi presenti nella lista, sembra che sia presente anche l’Italia. Inoltre, negli ultimi mesi è emerso anche il nome di Tesla, ma ad oggi non abbiamo nessun tipo di informazione se il costruttore americano abbia intenzione di investire in Italia (anche perchè, Tesla, una fabbrica in Europa c’è l’ha già). 

Infine, il Ministro ha parlato anche dei nuovi incentivi, dove le associazioni di categoria stanno premendo per accelerare i tempi ed evitare che si arrivi ad una paralisi del mercato. Tuttavia, il Ministro non ha dato nessun tipo di informazione sulle tempistiche dell’ecobonus, ma ha ribadito che se non si dovesse registrare un contributo significativo nella produzione delle auto, dal 2025 gli incentivi non saranno più dedicati al consumo ma alla produzione. 

“La politica non deve puntare ad incentivare solo i consumi, ma anche a promuovere la produzione. Altrimenti, ci troveremo a consumare prodotti fatti da altri, magari con concorrenza sleale.”

Le dichiarazioni del Ministro Urso ci fanno presupporre che il Governo abbia intenzione di promuovere la produzione in Italia, ma allo stesso tempo spostando nel 2025 i possibili incentivi che sarebbero destinati ai consumatori. Ad oggi, come ben sappiamo, il Gruppo Stellantis è il maggior produttore di auto nel Bel Paese e, se la prospettiva nel 2025 dovesse essere così, possiamo già immaginare a chi potrebbero essere destinati gli incentivi…insomma, una storia che si ripete.

 

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