Mini Rocketman Concept - debutto a Milano

Mini Rocketman Concept - debutto a Milano
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La cornice dello IED ha svelato molti dettagli del futuro del marchio Mini
24 febbraio 2011
Milano - E' iniziata una nuova era per Mini e nella serata di ieri organizzata allo IED di Milano la cosa è stata molto evidente. Non parliamo tanto dello spirito simpatico e modaiolo con cui il brand del BMW Group affronta ogni uscita pubblica ma piuttosto di contenuti tecnici e stilistici.

NON SOLO LIFESTYLE
A fianco di personaggi come la top-model Lily Cole, il regista Marcus Tomlinson, l'attore Beppe Fiorello o altri volti appartenti al mondo del "lifestyle", infatti, è stata sostanzialmente mostrata la terza dimensione di Mini, rappresentata da una vettura di dimensioni decisamente più contenute e da aspetti stilistici completamente diversi rispetto alle Mini che hanno dato il via alla seconda generazione.

SGUARDO AL FUTURO
Forse più della "spaziosa" Countryman, la Mini Rocketman introduce canoni stilistici e concetti di versatilità che vanno molto al di fuori del modello originale: non parliamo tanto delle misure, 3.41 metri, o delle proporzioni. La Rocketman è incofutabilmente una Mini.

3+1
Parliamo della distribuzione degli spazi interni, con una configurazione 3+1 assolutamente inedita nella storia del modello, ma anche della forma di alcuni dettagli che potrebbero apparire come modifiche ovvie su nuovi modelli di vetture tradizionali: è il caso dei gruppi ottici ad archetto, della reinterpretazione della classica Union Jack - che ora appare "virtualmente" per mezzo di tratti luminosi annegati nel tetto in vetro - o delle portiere dotate di una doppia cerniera in grado di consentire un pratico accesso all'abitacolo anche con pochissima aria dalla vettura o dal muro che trova posto parallelamente all'auto. Molto interessante anche l'idea del cassetto integrato al vano bagagli, che muovendosi longitudinalmente facilita le operazioni di carico e scarico.

L'ILLUMINAZIONE CONTA
Completamente rivisti anche gli interni che prendono spunto dal passato e dal presente pur introducendo forme più futuristiche ma allo stesso tempo razionali per quanto concerne la plancia, il volante, i sedili oltre che la strumentazione posta dietro il volante, che abbandona il "quadrante" analogico per fare posto ad una linguetta digitale. Completamente inediti anche i concetti di illuminazione dell'abitacolo, aspetto che si sta rivelando fondamentale nella percezione qualitativa dell'abitacolo ed attorno al quale anche i designer del BMW Group stanno lavorando sodo.

100% FIBRA DI CARBONIO
Non è tutto: la vettura guarda al futuro anche in termini di costruzione. Come molti altri costruttori, in particolar modo nel settore delle sportive (vedi McLaren, Pagani o Lamborghini) anche il BMW Group è molto avanti in termini di utilizzo del carbonio nelle parti strutturali. Non è un segreto, infatti, che le prossime i3 ed i8, appartenenti al sub-brand BMW i, entreranno nel 2013 in listino proponendo inedite soluzioni in termini di propulsione (elettrica) e di costruzione: gli studi sulle scocche in carbonio, e sulla Mini Rocketman Concept la cosa è evidente, sono infatti in fase molto avanzata.

LA FIRMA DI WARMING
A proposito di designer: l'inizio di un nuovo corso stilistico non è certamente casuale. La nuova Mini Rocketman, è stata supervisionata da Adrian van Hooydonk - Senior Vice President BMW Group Design - ma firmata dal nuovo responsabile dello stile Mini, Anders Warming. La Rocketman è il primo dei prodotti attribuibili al 100% alla sua matita visto e considerato che la Paceman Concept mostrata a Detroit è stata ufficialmente firmata da Marcus Syring, responsabile delle linee esterne Mini, già collaboratore di Gert Volker Hildebrand di cui Warming ha preso il posto per ragioni d'anzianità.

NON PRIMA DI 36 MESI
Per quanto concerne il futuro della vettura tutto è ancora da decidere: la volontà di stupire con nuovi modelli al ritmo di uno ogni 12-18 mesi ci è stata confermata anche dal Direttore del Brand Mini in Italia, Michele Fuhs. L'idea che sia una "piccola" ad ampliare la gamma Mini è certamente nelle "corde" di un programmato sviluppo del marchio, anche se prima di 24-36 mesi non si vedrà nulla a riguardo: prima di lei, in ogni caso, arriveranno una Coupè, una Spider e la versione definitiva della Paceman Concept mostrata a Detroit lo scorso gennaio.
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