Mini John Cooper Works GP: i dati ufficiali

La famiglia delle vetture modaiole del Gruppo BMW si arricchirà dai prossimi mesi della più potente e veloce versione mai costruita: al Salone di Parigi di fine settembre verrà infatti presentata la Mini John Cooper Works GP, variante a due posti con motore portato a 218 CV di potenza e capace di una velocità di punta di 242 km/h.

La Mini John Cooper Works GP verrà costruita in serie limitata a 2.000 esemplari nello stabilimento inglese di Oxford (la precedente serie GP del 2006 era stata invece prodotta dalla Bertone, anche in quel caso in 2.000 unità) e sarà proposta in un solo allestimento, strettamente derivato da quello delle Mini da competizione.

Oltre che per la capacità di accelerare da 0 a 100 km/h in 6.3 secondi la Mini John Cooper Works GP ha già dimostrato le sue potenzialità dinamiche fermando il cronometri al Nürburgring a 8 minuti e 23 secondi, lo stesso tempo ottenuto dal celebre pilota Hans Joachim Stuck con la Volkswagen Golf R e un secondo meglio di quanto fatto segnare nel 2006 dalla Mercedes SLK 55 AMG.

Tra le caratteristiche di spicco della Mini John Cooper Works GP, che si distingue per l'ampio spoiler posteriore, vanno segnalati l'assetto regolabile, l'impianto frenante sportivo, i cerchi in lega speciali da 17 pollici ed altri interventi di ottimizzazione aerodinamica.

La nuova Mini utilizza una versione elaborata del motore quattro cilindri 1.6 che possiedere elementi dedicati come il monoblocco e i carter dei cuscinetti in alluminio, intervento che ha riguardato anche i pistoni che sono stati rinforzati, mentre l'impiego di una testata cilindri ad alta resistenza e di alberi a gomito ha permesso di ottimizzare le masse.

Sono presenti anche il turbo Twin-Scroll (che genera una pressione di sovralimentazione particolarmente elevata) l'iniezione diretta di benzina e il comando valvole variabile sviluppato sulla base della tecnologia BMW Valvetronic, che favorisce sia la rapidità di risposta che l'efficienza del motore.

Per la prima volta, su una Mini è stato utilizzato un assetto regolabile che permette di ribassare la vettura in base alle esigenze personali fino a 20 millimetri. Sull'asse anteriore sono montati ammortizzatori a stelo rovesciato, così da aumentarne la rigidità longitudinale e trasversale.

Aumentate anche la campanatura dell'asse anteriore e posteriore. L'impianto frenante prevede freni a pinza fissa con sei pistoncini e dischi autoventilati da 330 millimetri di diametro sulle ruote anteriori. Al posto del normale DTC, il programma di stabilità DSC della John Cooper Works GP offre una modalità di guida racing che esclude l'intervento dell'ASC sul motore e mantiene solo l'ASC sui freni attraverso il sistema Electtonic Differential Lock Control.