MINI Design Award 2006

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Al concorso hanno partecipato professionisti under 35 iscritti all’ADI e studenti di cinque istituti universitari
4 aprile 2006

Dodo Arslan, Lorenza Clivio e Frida Andersson, i designer premiati dalla giuria presieduta da Gillo Dorfles e Marco Saltalamacchia. Premio Università al Politecnico di Bari per il progetto degli studenti Amoruso, De Gennaro, Ernesto. Al concorso hanno partecipato professionisti under 35 iscritti all’ADI e studenti di cinque istituti universitari. La mostra - a ingresso libero – si inaugura la sera del 5 aprile con lo spettacolo “Saltimbanchi in piazza” del Piccolo Circo di Milano.

Spazi urbani e socializzazione i temi della mostra e del concorso
Dedicato al tema della socializzazione, il gioco e il tempo libero nel contesto urbano, “Il futuro della Città: slow o fast? La Città su misura.” è il secondo dei tre concorsi di idee a invito rivolti alle nuove leve del design italiano in programma fino al 2007 nell’ambito di MINI Design Award, progetto triennale promosso da MINI in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design (IED) e con la partecipazione dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI).
I concorrenti premiati con il MINI Design Award 2006, sono stati presentati oggi alla Stampa nel corso dell’anteprima della mostra “La città su misura” allestita alla Triennale di Milano.
L’inaugurazione al pubblico dell’esposizione è fissata per mercoledì 5 aprile a partire dalle ore 19:00. Per l’occasione è prevista la performance “Saltimbanchi in piazza” con gli artisti del Piccolo Circo di Milano - Claudio Madia, “attrattore caotico”, Massimo Bellai, giocoliere, Karly Ko, equilibrista, Salvatore Mereu, musicista – che si esibiranno in loco dalle 19:30 alle 22:30.

“La città su misura” – scheda della mostra
a cura di Rossella Bertolazzi
5-10 aprile 2006
Triennale di Milano, viale Alemagna 6
informazioni al pubblico: numero verde MINI 800.330.330
ingresso libero

MINI Design Award 2006. I vincitori
Ecco i progetti e gli autori vincitori del concorso secondo il giudizio insindacabile della giuria presieduta da Gillo Dorfles e Marco Saltalamacchia.

- 1° premio a “Minimesis” di Dodo Arslan
Dodo Arslan ha concepito una serie di sedute realizzate in tondino o fusione che, verniciate nelle nuances della flora locale, si integrano nel paesaggio, senza aggredirlo. A sua detta “Minimesis è una nuova ‘specie’ che si immerge nella natura che la circonda, che cerca di raggiungerne l’imperfezione senza disturbarla e che potrebbe evolversi in corpi illuminanti, cestini, aree-gioco per bambini e staccionate”.
“Il progetto – ha motivato la giuria - propone una soluzione, realistica e poco costosa, dove il rapporto tra natura e artificio è risolto attraverso una particolare sensibilità compositiva nel segno della trasparenza senza cadere in formalismi ridondanti e gratuiti. Maturità compositiva, senza però cadute di stile né soluzioni convenzionali e banali”.

- 2° premio a “Traccia, giardino dei pensieri” di Lorenza Clivio
Lorenza Clivio ha ideato un affascinante spazio urbano, una sorta di “giardino pubblico dei pensieri,” che offre alla città un luogo dove soffermarsi a pensare, ideare, discutere, scrivere, confrontarsi.
“È un progetto di forte impatto interattivo – ha scritto la giuria -, che privilegia la scrittura su una lavagna piuttosto che il linguaggio tecnologico. Superfici orizzontali, da disporre in luoghi pubblici dove chiunque possa scrivere affidando alle parole messaggi nel segno della comunicazione. Progetto di buona qualità anche sul piano del controllo dei segni: etica ed estetica declinati in modo compiuto”.

- 3° premio, “Soundscape” di Frida Andersson
Il punto di partenza di “Soundscape” è la musica, esperienza sensoriale che si vive a tutte le età. Il connubio tra suono e movimento stimola nel bambino la voglia di scoprire il proprio corpo e di esprimersi in uno spazio aperto all’immaginazione e alla narrazione.
Il giudizio della giuria: “Progetto sinestetico che interpreta in modo suggestivo il tema del playground, utilizzando il linguaggio visivo e il linguaggio musicale senza comunque dimenticare il problema della ‘protezione’.”

- Premio Università a “Trama e ordito” di Raffaella Amoruso, Giuseppe De Gennaro, Fabiana Ernesto del Politecnico di Bari
Il progetto presenta un sistema di sedute a elementi modulari composti secondo tracciati lineari, radiali o mistilinei. Trama e ordito è adattabile a qualsiasi tipologia di spazi urbani: strade, piazze, aree verdi.
La giuria: “ Il progetto vincitore evidenzia una sensibilità e una capacità particolari nell’aver risolto professionalmente una nuova tipologia di seduta per parco in legno e midollino. Il progetto è accompagnato da un modello in scala, ben fatto, e soprattutto in grado di evidenziare un’ottima qualità realizzativa.”

-Menzioni speciali
La giuria del MINI Design Award ha inoltre segnalato con una menzione speciale i progetti “Skywatcher” di Masaki Yamamasu e “Vertical Garden” di Won Ho Jin della Domus Academy di Milano. Il primo è stato segnalato non tanto per la soluzione progettuale, quanto perchè costituisce “un’indicazione di percorso, nuovo e originale, che utilizzando il cielo della città ci prospetta una nuova possibilità di percepire la dimensione estetica dell’abitare”. Il secondo perché offre “la possibilità di interpretare in modo nuovo il problema del rapporto tra il verde e la città, sollecitando nei riguardi dei progettisti e soprattutto dei responsabili istituzionali una possibilità di ‘vertical garden’, non difficilmente realizzabile e proprio per questo meritevole di attenzione”.
Per la cronaca i premi - al lordo di imposte, tasse e trattenute di legge - sono così quantificati: 1° premio diecimila euro; 2° premio ottomila; 3° premio cinquemila; il Premio Università è una borsa di studio del valore di seimila euro.

La giuria, i designer e le scuole universitarie del MINI Design Award 2006
- Giuria
Presidenti: Gillo Dorfles, critico d’arte, e Marco Saltalamacchia, presidente e amministratore delegato BMW Group Italia. Membri: François Burkhardt, critico di design e architettura; Juli Capella, architetto e designer del Foment de les Arts Decoratives (FAD) di Barcellona; Carlo Forcolini, presidente ADI (Associazione Disegno Industriale), Bianca Pitzorno, scrittrice specializzata in letteratura per l’infanzia, Marco Romano, architetto e autore di libri di architettura e storia dell’arte.
- Designer
Avril Accolla, Milano, “Gino, dentro e fuori dai cerchi” – Frida Andersson, Milano, “Soundscape” – Dodo Arslan, Pioltello (MI), “Minimesis” – Manolo Bossi, Verona, “Libera un libro” – Andrea Carbone, Crotone (KR), “17 x 17” – Tommaso Ceschi, Milano, “Swing City” – Lorenza Clivio, Arenzano (GE), “Traccia, giardino dei pensieri” – Andrea Cucchi, Gallarate (VA), “Sofà” – Sandro Danesi, Milano, “Urban living” – Cristina De Agostini, Milano, “Bidonville” – Roberto Delfanti, Brescia, “Urban Idleness” – Odoardo Fioravanti, Milano, “Roundabout” – Alessandro Fonio, Milano, “No MINI, no motion” - Riccardo Gatti con Matteo Ingaramo, Milano, “Spidi_lòu“ – Tony Lanzillo, Vimodrone (MI), “Play&Joy” – Tommaso Maggio, Milano, “Omaggio” – Elio Misuriello, Milano, “Leggere al parco” – Matteo Montani, Vailate (CR), “Modo 3” – Margaret Moser con Emanuele Arosio, Chiesa Valmalenco (SO), “Poltrona luminosa per arredo urbano” – Antal Nagy, Roma, “Hata” – Francesco Parrella con Carmine Deganello, Milano, “I colori della polvere” – Daniele Rastelli, Misano Adriatico (RN), “Luco” – Manuel Remeggio con Giuliano Cosi, Villorba (TV), “Mini House” – Masaki Yamamasu, Milano, “Skywatcher” – Arianna Vivenzio, Roma, “Simpodium”.
- Scuole universitarie
Istituto Europeo di Design (Roma), prof. Alessandro Spalletta, Docente relatore di tesi Industrial Design 2005, arch. Stefano Cassio, Direttore IED Design Roma, arch. Carlo Bordin, Docente relatore di tesi Interior Design – Domus Academy (Milano), prof. Claudio Moderini, Direttore del corso di Master in I-Design (Interactive Objects Spaces and Services), arch. Andrea Branzi – Politecnico di Torino, arch. Claudia De Giorgi, Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Disegno Industriale – Politecnico di Bari, prof. Annalisa Di Roma e prof. Rosa Pagliarulo Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Disegno Industriale – Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Architettura, prof. Massimo Ruffilli, Presidente del Corso di Laurea in Disegno Industriale.

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