Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Prenderà il via nella giornata di giovedì 15 per terminare domenica 18 maggio l'edizione 2014 della Mille Miglia, celebre gara di regolarità che quest'anno aggiunge una giornata in più rispetto alla passata edizione.
Tante le stelle presenti quest'anno in corsa tra attori, cantanti e uomini d'affari: da Jeremy Irons a Amy Macdonald, da Adrien Brody a Paloma Thevenet Picasso.
Il passaggio nella Città Eterna
La Mille Miglia 2014 passerà attraverso le strade di Roma nella giornata di venerdì 16 maggio. L'elenco è di 435 partecipanti in rappresentanza di 34 nazioni e 5 continenti, mentre sale a 80 il numero delle prove cronometrate, di cui sei inedite a media imposta.
«Ottantasette anni dopo la prima edizione del 1927 - ha dichiarato Roberto Gaburri, Presidente di 1000 Miglia Srl - l'irrinunciabile appuntamento con la Freccia Rossa è fissato a Brescia, la città delle Mille Miglia».
A questa edizione vi prenderà parte anche un equipaggio dell'esercito proveniente dalla Scuola Trasporti e Materiali di Roma, il quale parteciperà con una Fiat 508 C del 1938.
«Sono onorato di essere a questo tavolo per presentare una meravigliosa sfilata di auto d'epoca - ha dichiarato il Sindaco della Capitale, Ignazio Marino – è importante che Roma possa esserne tappa centrale. Sono sicuro che la gara sarà apprezzatissima dalle romane e dai romani che sarà un altro modo per celebrare la nostra città. Un valore aggiunto per il turismo».
«I numeri - ha evidenziato Andrea Delledonne consigliere delegato 1000 Miglia Srl - sono indicativi dell'apparato messo in moto dalle Mille Miglia, che quest'anno porterà in gara 435 vetture, cifra record di tutte le edizioni, con circa 1600 persone tra partecipanti e seguiti, coinvolgendo nell'organizzazione oltre 2.000 persone e accreditando circa 1.500 giornalisti e operatori dei media».
«E' uno degli eventi più importanti d'Italia - ha ricordato Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI - non solo a livello motoristico e estetico ma perché è un'occasione per promuovere il Made in Italy».
Non solo auto
La Mille Miglia infatti, non è solo un evento che accresce nel mondo l'immagine dell'Italia, ma fa anche da volano economico in settori strategici per il PIL nazionale come il turismo sportivo e quello culturale, oltre a rafforzare i consumi interni e l'export del Made in Italy.
L'evento muove un indotto importante in termini di volume di persone e tipologie interessate alle auto d'epoca. Basti pensare che nonostante la crisi questo mercato ha fatto registrare - negli ultimi 5 anni- un incremento del 30%.
Tante presenze straniere
In primo luogo ci sono circa 1.000 persone provenienti da tutto il mondo che, a loro volta, consolidano in altrettanti 10.000 loro pari l'apprezzamento per le eccellenze italiane che riscoprono ogni anno: basti pensare che il 60% dei team stranieri e dei loro entourage sceglie, per la settimana successiva alla Corsa, di trattenersi nel nostro Paese.
A questo gruppo vanno sommati i circa due milioni di persone che tutti gli anni seguono l'evento dal ciglio della strada. Queste presenze innescano un meccanismo virtuoso di rilancio dell'economia che va dalla ristorazione alla filiera alberghiera, dalle officine meccaniche ai distributori di benzina, dalle compagnie aeree a quelle ferroviarie ed autostradali.
«L'indotto - ha affermato il Consigliere Delegato di 1000 Miglia S.r.l. Makaus - è principalmente legato agli sponsor internazionali, nazionali e locali che vedono nella Mille Miglia una vetrina importante, un medium privilegiato. A questi va aggiunto il giro d'affari generato dal passaggio durante la gara delle 435 vetture, le 100 dell'organizzazione, le 300 supercar del Tribute e le 600 degli appassionati che seguono la competizione lungo tutto il percorso».
«Nel periodo della Mille Miglia – prosegue Makaus - e in quello subito successivo tutti gli alberghi, i ristornati, i bar sono pieni mentre benzinai e meccanici decuplicano la normale mole di lavoro. Senza dimenticare il fondamentale ritorno d'immagine in Italia, ma soprattutto all'estero, generato dai più di 1000 giornalisti che seguono l'evento. Il dato ci inorgoglisce particolarmente perché in esso è presente il nostro contributo al PIL del Paese».