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Oltre che per il grande successo in termini di partecipazione, la Mille Miglia 2014 è destinata a far parlare ancora molto di sé per una serie di episodi accaduti in Veneto, durante il passaggio della carovana.
In particolare molte delle auto in gara sono state fotografate dai micidiali photo red dei comuni di Solesino e Stanghella, lungo la Statale 16, colpevoli di aver attraversato gli incroci con il semaforo rosso. Ad essere state “beccate” in questo frangente sono state principalmente le supercar del Cavallino Rampante che hanno preso parte al Ferrari Tributo To Mille Miglia.
Semaforo rosso: la multa scatta se l'incrocio non era presidiato da agenti
In questo caso gli incroci non erano presidiati dagli agenti della forze dell'ordine, quindi i proprietari "pizzicati" dagli occhi elettronici riceveranno a casa il verbale, come ha spiegato il comandante dei Vigili di Solesino ai microfoni de Il Mattino di Padova: «In quel momento gli incroci non erano vigilati dai nostri agenti e le auto in gara non avevano alcun particolare permesso, tantomeno quelle di accompagnamento e supporto. Chi è passato col rosso, e i casi sono decine, riceverà sicuramente il verbale di multa a casa.»
Diverso invece il discorso per le auto d'epoca della gara vera e propria, che si sono imbattute nel photo red di Stanghella (la Mille Miglia non passava dal comune di Solesino) rimasto regolarmente acceso. In questa occasione l'incrocio era presidiato dagli agenti e le auto avevano il permesso di passare anche con il semaforo rosso, quindi le eventuali multe verranno annullate, anche se – continua il comandante dei Vigili – bisogna fare delle doverose distinzioni: «Dopo le vetture d’epoca, altre auto legate alla gara sono passate col rosso senza il presidio dei nostri vigili: a questi ovviamente non verrà perdonata l’infrazione.»
Rovigo: l'autovelox fa strage di multe
La carovana di vetture ha poi proseguito lungo la tangenziale est di Rovigo dove si è imbattuta nel celebre autovelox di Borsea, rimasto regolarmente attivo. L'occhio elettronico ha fotografato le targhe di diverse auto in gara, che non viaggiavano rispettando il limite di 70 km/h previsto per quel tratto.
“Non si capisce perché eventuali sanzioni elevate ad auto in gara potrebbero essere cancellate, quasi come se l'inestimabile valore storico di un veicolo equivalesse ad una sorta di lasciapassare per farla franca”
Gare di regolarità: il Cds va rispettato
Ricordiamo che la Mille Miglia, per ovvi motivi legati alla sicurezza, non è più una gara di velocità come invece era originariamente. Oggi, quella che nei fatti è una “rievocazione” della corsa della Freccia Rossa è stata trasformata in una gara di regolarità, con le auto che sono impegnate in una serie di prove a cronometro, ma che allo stesso tempo sono tenute a rispettare ogni singola norma del Codice della Strada, dal momento che la corsa si svolge su normali strade aperte al traffico (diverso il caso extra, come quello citato in precedenza, di agenti che presidiando incroci e regolando il traffico consentono di passare con il rosso).
Alla luce di quanto prevedono le gara di regolarità, sorprendono quindi - e non poco – le parole del capo della Polizia comunale di Rovigo che ha avanzato l'ipotesi di un annullamento delle multe: "E' stato lasciato un autovelox acceso, vedremo come agire. E' prematuro parlarne ora".
E' giusto annullare le multe elevate durante una gara di regolarità?
La dichiarazione sembrerebbe lasciare intendere che molti comuni attraversati dalla Mille Miglia spengono volutamente autovelox e telecamere al passaggio della carovana, chiudendo di fatto un occhio su eventuali infrazioni, legate in maniera particolare al mancato rispetto dei limiti di velocità. Francamente rimangono difficili da capire le motivazioni che si nascondo dietro a quella che sembra una prassi, dal momento che tutte le auto, sia quelle in gara che quelle al seguito, sono tenute per legge a rispettare tutte le norme, anche quelle legati ai limiti.
Non si capisce perché poi eventuali sanzioni elevate ad auto in gara potrebbero essere cancellate dalla polizia, quasi come se l'inestimabile valore storico di un veicolo equivalesse ad una sorta di lasciapassare per farla franca. È vero che spesso per rispettare la tabella di marcia e arrivare per tempo alle prove a cronometro i partecipanti sono quasi obbligati a premere sull'acceleratore, ma a livello normativo un'auto in corsa beccata da un autovelox di fatto non ha e quindi non dovrebbe avere alcuna scusante.