Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Cancellavano multe o ne consentivano il pagamento ridotto anche dopo lo scadere dei termini in cambio di denaro, trattamenti estetici e sanitari, cene presso ristoranti ed altro: un'agente della Polizia locale di Milano di 57 anni e due operatrici amministrative di 59 anni sono state arrestate. Le accuse sono di accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica ai danni della Pubblica Amministrazione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale e corruzione.
Tutto è partito da una denuncia presentata nel gennaio dello scorso anno presso la Tenenza di Rozzano, nel Milanese. Le indagini hanno dimostrato l'esistenza di un sistema criminoso che sfruttava in modo fraudolento alcune applicazioni del software che gestisce la riscossione delle sanzioni al Codice della Strada per consentire di evitare il pagamento di contravvenzioni o di pagarle in misura ridotta anche quando non più consentito per la scadenza dei termini.
I danni economici arrecati al Comune ammontano ad oltre 31.000 euro. La Polizia è riuscita ad individuare 33 operazioni illecite perfezionate nel tempo: le 33 persone che sono state aiutate a cancellare le proprie multe o a pagarle in misura ridotta risultano indagate. Le donne erano in grado di modificare il codice alfanumerico associato alla multa, cancellandone un pezzo e sostituendolo con quello di una sanzione già pagata da altri cittadini ignari.