Milano Design Week ‘18, Fuorisalone Garage Italia: la visione di Lapo Elkann va oltre l'auto

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In occasione del Salone del mobile milanese, Cassina Contract esibisce oggetti d’arredo con richiami al mondo auto e il patron del marchio tricolore ci parla delle sue attività a 360°. Le 4 ruote nel cuore, ma c’è anche molto altro, tanto da non trovare il tempo per correre in pista con una Ferrari
23 aprile 2018

Nella lunga e intensa settimana del Design milanese 2018, tra gli eventi del Fuorisalone si conta anche un affollato incontro al Teatro Franco Parenti: Lapo Elkann e l’architetto Michele De Lucchi, introdotti dall’architetto Luca Molinari, parlano di design estendendo i loro discorsi oltre le sole sedie, poltrone e tavoli che sono esposti, con singolari e ricercate forme, in colori molto intensi. Quegli oggetti posti al centro dell’attenzione negli spazi un po’ bui del teatro Franco Parenti, sono ammirati da persone provenienti in gran parte dall’estero e la conversazione è in inglese, ma al buon Lapo, padrone di casa per l’occasione, che interessa è soprattutto rimarcare il ruolo dell’Italia in questo settore. È questo l'evento un po' più distante dal prodotto automobile in senso stretto che seguiamo, perché non si parla di una Casa che “prende” visibilità al Fuorisalone per rifletterla in qualche modo alle quattro ruote poi vendute, ma del brand tricolore che Lapo Elkann spinge con tutta la sua energia, su ogni fronte, pur partendo da uno spunto automobilistico come quello a noi noto, nel nome “Garage”.

Dopo la visione di poltrone oggettivamente interessanti e letto dei nomi altisonanti per chi conosca il motorismo sportivo, nell’elenco prodotti Cassina Contract realizzati in partnership Garage Italia, quanto rimbomba negli ampi spazi del teatro in zona porta romana sono soprattutto i valori nazionali, su cavalli di battaglia che ancora oggi ci contraddistinguono come appunto il design, ma anche il gusto, l’arte o la qualità artigianale del made in Italy. Lapo parla a ruota libera, rispondendo a qualche domanda di Automoto.it come ad esempio il perché non scenderà davvero in pista, con una Ferrari, nel Challenge 2018 come si prevedeva invece a febbraio.

Lapo in pista su Ferrari? Le corse di Elkann come gentleman driver sono un'ipotesi al momento rimandata
Lapo in pista su Ferrari? Le corse di Elkann come gentleman driver sono un'ipotesi al momento rimandata
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“Devo ringraziare chi mi ha dato l'opportunità di provare la macchina in pista, ma proprio grazie a queste prove ho capito che l'impegno da mettere non è poco e il tempo a disposizione non è quello che basta, per fare bene la cosa. Spero ci sarà l'opportunità in futuro, quello di certo, intanto lascio correre Garage Italia USA nel Challenge con Ferrari e Charles Leclerc con Alfa Romeo in F1”.

Vedendo queste belle sedie e poltrone, questi tavoli di design con qualche richiamo automobilistico, ma anche no, viene spontaneo chiedere quanta automobile ci sia nelle attività di Garage Italia. “Il mondo delle corse auto è sempre di grande ispirazione, per l’innovazione che apporta ai massimi livelli. Io sono aperto a far crescere le mie aziende in ogni settore dove contino competenze di design e personalizzazione ad esempio, quindi con l’auto ci sono sempre grandi collaborazioni ma quello che conta è cercare di fare emergere i talenti italiani, che lavorano e s’impegnano con noi, partendo dal luogo magico ereditato qui a Milano da Enrico Mattei, guardando alle eccellenze tricolori”.

Per esempio nell’arredo ma anche nei prodotti di abbigliamento o casa, che sono legati al nome Garage Italia. Cosa in particolare di nuovo, a parte alcuni modelli di vettura di cui sappiamo e lo spazio aperto a Milano? “Eh sì, facciamo personalizzazioni con macchine e moto, quello sempre, ma anche imbarcazioni, elicotteri o aerei, passando poi al food e l’artigianato. Esce sempre qualcosa di nuovo, soprattutto per il design industriale o di arredo in questo momento (Cassina, Guzzini, Uno Più e Richard Ginori) ma soprattutto è sempre aperto il nostro spazio milanese dove venire anche a prendere semplicemente un caffè, per avere spunti”.

Alla Milano Design Week ‘18, il Fuorisalone Garage Italia era a Teatro
Alla Milano Design Week ‘18, il Fuorisalone Garage Italia era a Teatro

 

Tanti fronti e tanti interlocutori, tutti legati a un solo brand che è il tuo. Come lo vedi il futuro a lungo termine? “Quello che mi interessa è lasciare spazio e lavoro alle persone, crescere insieme ma non per forza far emergere un solo nome. Sempre meno facile in Italia oggi vedere cooperazione genuina, il fare squadra, ma è quello che amo e perseguo con generosità, persino bontà, che non sono sempre facili da interpretare: le reputo alla base di un successo positivo per l’impresa. L’estensione della mia agenzia a livello internazionale con Publicis è un esempio; cerchiamo sempre di collaborare con dei maestri, io in quanto italiano voglio solo aprire le porte, senza essere protagonista sempre necessario un domani”.

È quasi un fiume in piena Lapo, la carica positiva verso l'Italia e le attività che la nostra nazione può ancora fare pare non fermarlo mai nelle intenzioni e si parla anche di prodotti 100% made in Italy per vari usi domestici. “Esatto, noi abbiamo le idee e molte idee non mi importa che ogni tanto qualcuno le rubi, perché ne abbiamo poi di nuove. Quello che interessa è farle vivere insieme alle aziende italiane o anche non italiane che vogliano andare nella nostra direzione. Come potrà essere nel caso tra poco di un nuovo prodotto per la casa, una lavatrice, ma avremo anche qualcosa di motorizzato, a due e quattro ruote, non posso dire esattamente di quale costruttore in questa sede (forse francese, ndr)”.

Salone del mobile Milano, Elkann porta prodotti fatti con Cassina Contract
Salone del mobile Milano, Elkann porta prodotti fatti con Cassina Contract

 

A questo proposito, cosa ne pensi della diatriba sulle motorizzazioni, il futuro che danno tutti per scontato sia solo elettrico da qui a poco? “L'elettrico ha tanti vantaggi oggi, ma anche degli svantaggi, per le batterie ad esempio, dipende. Sono aperto e vorrei che si pensi a tutte le possibilità, non una sola. L’elettrico è il futuro e lo abbiamo già toccato con mano per la FE a Roma, dove è anche andata all’asta una BMW i8 personalizzata da noi, non dimentichiamoci però che ci sono i problemi delle fonti e anche automobili che emettono pochissimo CO2 già oggi, con motori classici, come la 500. Prestiamo attenzione a tutte le motorizzazioni“.

Sì però in alcune città ci sono dei limiti che fanno entrare alcune macchine e altre no, secondo il motore. “Quello è un bene, le nostre città sono meravigliose, l'Italia ha il più grande patrimonio artistico ed è giusto che ci tuteliamo un po' e rivediamo queste cose, magari con mezzi pubblici esclusivamente ecologici”.

E andando alla città in senso stretto allora: alcune Case auto tengono ad avvicinarsi al mondo dell’architettura (vedi Volvo) perché sanno che cambiando la tecnologia delle quattro ruote cambierà anche l’ambientazione, in futuro, almeno nelle grandi capitali. “Ci teniamo particolarmente anche noi, da subito, soprattutto qui a Milano con la realizzazione del nostro spazio all’ex-stazione Eni (piazzale Accursio) dove già nella verniciatura abbiamo speso il 20% in più, usando materiali ecologici e capaci di ‘mangiare’ l’inquinamento. Voglio investire ancora e fare altro nel quartiere, per aiutare chi lo vive e migliorarlo“.

La sede di Garage Italia a Milano, rivitalizza uno spazio storico nato al tempo in cui l'Italia era in grande crescita
La sede di Garage Italia a Milano, rivitalizza uno spazio storico nato al tempo in cui l'Italia era in grande crescita

 

In ultimo, parlerei di quali sono i rivali di Garage Italia, magari sempre tricolori però francesi? “Abbiamo un tale portafoglio, con anche l’arte aggiunta di recente (Gagosian, ndr) che è difficile dire chi sia un rivale diretto, forse nessuno. Per i francesi devo dire che pur amando la Francia, per motivi personali come la mia formazione o alcune parentele, spesso mi spiace guardarli e pensare che noi potremmo essere molto meglio in quanto a reputazione. Li rispetto e apprezzo, ma vorrei che oltre collaborare, come già faccio per Rossignol e con l’agenzia Independent Ideas (parte di Publicis) fossimo noi a svettare per le nostre bellezze e capacità anche umane, come percezione generale”.

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