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E chi se li ricorderà bene il rumore e il fumo di un classico “mutùr dìsel” come si direbbe in dialetto milanese, quando un domani, anzi no, quando tra poco, non ci potrà più nemmeno passare per le vie del centro meneghino nelle sue versioni più diffuse per tutti gli ultimi venti anni in Italia. Già perché il target è ormai noto: senza diesel in città nel 2025, similmente a Roma e poco dopo capitali come Londra e Amburgo, anche se i metodi non sono gli stessi.
Come avviene il blocco diesel di Milano? Da quasi subito, ma gradualmente. Con gennaio 2019 un primo stop ai veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3, durante la settimana lavorativa. Funzionerà un po’ come la famosa Area C, grazie alle telecamere (si parte con 12 per arrivare a ben 180!) solo che qui non ci sono passaggi regolarizzabili pagando ticket, ma divieti totali di transito. Per l’inverno dello stesso anno, estensione della limitazione anche alle auto e veicoli con motorizzazione diesel Euro 4; solo più avanti le Euro 5, quelle che sino a oggi vivono nel limbo perché nessuno aveva mai detto di bloccarle in toto (hanno tutte dispositivi antiparticolato e altro di valido, se funzionante a dovere) ma che le Case e gli Enti non citano nei loro dati ecologici, premianti i diesel in vendita attualmente, gli ultimi Euro6.