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Gli automobilisti delle grandi città italiane ormai li conoscono bene, perché se ne incontrano sempre di più sulle nostre strade, urbane. Si tratta dei monopattini elettrici detti anche e-scooter. Proprio dove li chiamano così, che a noi sembra un po’ strano (penseremmo sia magari il BMW C-Evolution un e-scooter, coi fiocchi e molto diverso dai monopattini) la loro presenza in strada, poco distante da moto e auto, è consolidata.
Più che la tanto spinta alternativa a zero emissioni dovuta per l’ambiente, rispetto all’auto nel breve raggio; sono banalmente pratici e convenienti rispetto anche a trasporto pubblico, moto o mezzi vari dove si è passeggeri, paganti. Ovviamente non ci si trasporta carico particolare, ma i numeri in certe nazioni dove l’auto e pure la moto sono troppo onerosi, parlano chiaro: a fine 2018 in Francia erano già 250.000 i monopattini elettrici.
E quando salgono i numeri crescono gli interessi, le aziende, vedi Case auto e persino i testimonial. Perché sembrano giocattoli per bimbi ma sono usati da tanti adulti, in strada poco lontano da auto e SUV. E allora dopo Xiaomi e Razor ecco il gruppo VAG che ci si butta, sul mercato e-scooter. Attraverso Seat (eXS scooter) e Volkswagen (Cityskater). Non manca BMW, pronta in autunno e molti altri lo fanno e faranno magari senza modelli a proprio logo, ma attraverso società partecipare e di sharing. Esatto, costano poco ma si noleggiano, i monopattini elettrici. Lo sharing di e-scooter viene promosso da sportivi come per Bolt Mobility (con Usain Bolt) e Tier Mobility (Nico Rosberg).
Di norma molti dei nuovo servizi di sharing per monopattini elettrici sono "free floating". In pratica il flusso libero è inteso per ritiro e riconsegna del monopattino in postazioni comode. Non fisse, come avviene già per gran parte dei servizi car sharing, notissimi a Milano e Roma. Attraverso una App e grazie al GPS, gli utenti trovano l'e-scooter più vicino, scansionano il QR code e via: il monopattino si sblocca e si utilizza.
Per partire su un e-scooter basta posizionarsi correttamente e dare la prima spinta, poi si attiva il motore elettrico. Normalmente si accelera premendo poi con un pollice, la piccola leva presente sul manubrio. Alla fine dell’utilizzo in sharing, il pagamento avviene automaticamente attraverso la App (collegata a carta di credito). In media i costi di noleggio rispetto al tempo di uso e soprattutto libertà, sono più bassi di quelli di un biglietto autobus o metro.
Ma quanto dura la batteria del monopattino elettrico? Dipende dai modelli e dagli usi, sommariamente l'autonomia degli e-scooter è circa 20 chilometri, con velocità massima intorno ai 20 km/h.
L'importantissimo uso del casco non è sempre obbligatorio, ma vivamente raccomandato. Nel caso dei servizi di sharing, la ricarica dei monopattini avviene di notte, durante le soste. Alcuni operatori permettono agli utenti di fare questa operazione, in cambio di un bonus sulle tariffe.
Che piacciano o meno, che diano fastidio ai pedoni e siano rischiosi, soprattutto da regolamentare meglio, i monopattini elettrici circolano sempre più in molte città, di tutto il mondo e sono disponibili a noleggio. Ma dove e come esattamente? Ecco a seguire una panoramica sull’uso degli e–scooter a livello internazionale, non solo europeo. Gli americani sono quelli con più regole, dovute per la sicurezza, ma anche Francia e Germani hanno posto dei paletti ai monopattini elettrici che non possono sfrecciare troppo rapidamente e senza regole sulle strade.
USA. In America gli e-scooter sono utilizzati in oltre 20 Stati e 30 città. All’inizio era la California, dove si guarda molto al green e alle nuove tecnologie, oltre che avere un bel clima. L’introduzione negli altri Stati USA dei monopattini elettrici è stata controversa: alcune città hanno fissato un limite di mezzi autorizzati a circolare. Nelle aree in cui non è consentito l’utilizzo, il geofencing disabilita il funzionamento dei monopattini. Se vengono parcheggiati o usati in modo improprio, i cittadini possono segnalarlo alle autorità, che prendono provvedimenti fino al sequestro del mezzo.
FRANCIA. Parigi è tra le prime città europee ad accogliere i monopattini elettrici, detti “trottinettes”. Molto diffusi anche in proprietà (oltre 200.000 clienti privati nel 2018) hanno portato l'amministrazione a proibirne circolazione e parcheggio sui marciapiedi.
GERMANIA. Dopo una fase di sperimentazione, il Governo tedesco ha regolamentato gli e-scooter. Possono circolare in strada e sulle ciclabili, ma non sui marciapiedi. I primi sharing sono sorti a Berlino. La potenza massima è di 500 Watt, con velocità entro i 20 km/h. L’età minima per guidare il monopattino elettrico è 14 anni ma il casco è solo consigliato (non obbligatorio, al contrario delle luci).
AUSTRIA e BELGIO. A Bruxelles sono già attivi sei operatori di sharing, con regolamentazione ben precisa. A Vienna i noleggi monopattini "free floating", sono cinque. La circolazione è consentita solo in aree definite: se si esce da queste, il mezzo emette un suono di allarme fino al rientro.
SVIZZERA. Dopo alcuni incidenti, uno degli operatori di sharing ha ritirato i monopattini elettrici, ma ciò non ha ostacolato la diffusione degli “e-Trottis” (come sono chiamati), sia per privati, sia per aziende di noleggio. La maggior concentrazione si trova a Basilea e a Zurigo.
UK. La Gran Bretagna si sta preparando al boom e-scooter. Un operatore è in fase di test al London Olympic Park, a oggi la circolazione è autorizzata esclusivamente in aree private.
SPAGNA e PORTOGALLO. A Madrid e Malaga lo sharing dei monopattini è già diffuso. Seat ha stretto una partnership con UFO, grazie a cui nella Capitale gli utenti avranno a disposizione una flotta di 530 eXS Kickscooter. Sempre a Madrid, gli e-scooter non possono circolare nelle aree pedonali o su strade il cui limite di velocità è oltre i 50 km/h. In Portogallo, invece, i monopattini elettrici sono arrivati con un’azienda californiana che ha introdotto a Lisbona 500 mezzi in sharing. Il trend è in crescita.
SVEZIA e POLONIA. Monopattini elettrici presenti prima a Varsavia e Breslavia, poi anche in altre città. Mentre la Svezia è sul fronte con un operatore locale (VOI) che propone sharing a Stoccolma, Goteborg e Malmö.
ISRAELE. Clima e territorio rendono il monopattino elettrico un’ottima alternativa per gli spostamenti in città. Molto usati il sabato, giorno in cui i mezzi pubblici non circolano.