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La transizione elettrica continua a incontrare ostacoli, e questa volta tocca a Microlino, la microcar elettrica di ispirazione retrò prodotta a La Loggia, alle porte di Torino. L'azienda svizzera Micro Mobility System, che ha ideato il progetto, ha annunciato il blocco della produzione almeno fino ad aprile, ufficialmente a causa della mancanza di componenti per l'assemblaggio. Tuttavia, il mercato stesso sembra rappresentare un ulteriore ostacolo alla crescita del piccolo veicolo.
Il segmento dei quadricicli elettrici sta registrando una crescita significativa (+25%), trainato principalmente da modelli come Citroën Ami e Fiat Topolino. Tuttavia, si tratta ancora di un mercato di nicchia: in Italia vengono venduti circa 21.000 quadricicli all'anno, mentre in tutta Europa il numero si aggira intorno ai 43.000. In questo contesto, l'ambizioso obiettivo iniziale di produrre 30.000 Microlino all'anno a Torino appare oggi molto lontano. Dopo un picco di 25 unità assemblate al giorno, la produzione è scesa drasticamente a 6-7 veicoli, fino alla decisione di azzerarla temporaneamente.
La crisi produttiva ha già avuto un impatto significativo sull'occupazione. I lavoratori temporanei non sono stati riconfermati e la forza lavoro è scesa da 100 a 67 dipendenti in pochi mesi. I sindacati esprimono preoccupazione per il futuro dell'azienda e del comparto, con la possibilità di attivare contratti di solidarietà al posto della cassa integrazione. "Il 2025 si preannuncia un anno difficile per tutto il settore", ha dichiarato Claudio Nota della FIM-CISL.
La famiglia Ouboter, alla guida di Micro Mobility System, ha recentemente criticato le politiche europee sui sussidi per l'elettrico, accusando Bruxelles di favorire solo i grandi SUV elettrici con batterie sovradimensionate, mentre i piccoli veicoli urbani restano esclusi dagli incentivi. Secondo l'azienda svizzera, questa disparità sta portando a costi elevati, spreco di risorse e a una crescente diffidenza dei consumatori verso la mobilità elettrica.
Gli Ouboter insistono sulla necessità di sostenere la categoria L7e, che include le microcar come Microlino, considerandola un'opportunità per promuovere innovazione e supportare l'industria locale. Resta da vedere se l'Unione Europea rivedrà le proprie strategie in tal senso e se il mercato saprà dare un segnale positivo nei prossimi mesi. Intanto, la produzione è ferma e il futuro di Microlino appare più incerto che mai, dato anche che la piccola auto italosvizzera si colloca in una fascia di prezzo molto alta, quasi da premium..
Microlino
Via Michele Ponza, 3
10121 Torino
(TO) - Italia
011 9627940
cecomp@cecomp.it
https://microlino-car.com/en/microlino
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