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Pochi mesi addietro pensavamo alle ricorrenze, con tristezza, per il grande Schumi. Il figlio Mick, Schumacher ovviamente, compie oggi 20 anni e si appresta ad esordire nella serie iridata per monoposto più vicina alla F1, che ha reso celebre il suo papà.
Non teme però paragoni Mick, ci è abituato sin dagli inizi e ben si è comportato in una categoria combattuta come la F4, prima e soprattutto di recente nella F3 Europa. Dopo una carriera in oggettivo crescendo, con il titolo 2018, ora lo attendono sia un campionato non facile con la F2, sia i vari e auspicati test sulle Rosse di Maranello.
Quali Rosse? Sarà da vedere, anche non le monoposto della F1 attuale, ma essere in FDA... Non vuole certo dire solo indossare un cappellino e uno sticker, insieme ad altri potenziali campioncini dal cognome altisonante, per "smacchinare" con auto da formula minore o monomarca; quello è certo.
Per la F2 2019, con Prema, le prime uscite sono andate molto bene: tempi da leader in quel di Jerez, ma il peso di una futura tuta da pilota ufficiale del Cavallino, tenendone anche uno raffigurato sul volante che si ha tra le mani, di Cavallino, quando arriverà… Quello sì che potrebbe farsi sentire, come peso.
È proprio quello che gli auguriamo per il suo compleanno, di ben gestire anche questo nuovo fardello, voluto e ottenuto; che da fuori sembra solo un sogno, ma molti ex-piloti sanno come possa essere difficile, da vivere. Diventare un pilota vincente in rosso, con certi riferimenti già prefissati, con un mondo intorno che luccica e ti illumina prima per interessi e solo poi, per passione e sportività: solo uno che vale tanto può riuscirci.