Michelin: trionfo alla 24 Ore di Le Mans 2012

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La casa del Bibendum trionfa a Le Mans per l'ennesima volta dal 1923 registrando un dominio assoluto sul podio. Numerose le soluzioni innovative studiate per la corsa, tra cui pneumatici da Citroen 2CV...per la Nissan Deltawing
20 giugno 2012

L'ottantesima edizione della 24h di Le Mans, andata in scena lo scorso 16/17 maggio, non è stata solamente l'occasione per celebrare la vittoria dell'Audi R18 e-tron quattro (la prima ibrida a vincere la storica corsa): anche per Michelin, infatti, è arrivato il quindicesimo successo consecutivo sul circuito della Sarthe. L'ennesimo (21) dal 1923, anno in cui la Chenard & Walker Sport pilotata da André Lagache e René Léonard completarono una distanza di 2.209 km (molti dei quali accidentati) ad una media di 92 km/h.

Gli obiettivi Michelin

Oggi come allora Michelin si è presentata a Le Mans con la voglia di innovare e stupire: due caratteristiche che fanno parte del DNA del Bibendum, quest'anno esaltate dalle nuove sfide tecnologica rappresentata dall'elevata potenza della Toyota ibrida sulle sole ruote posteriori, dalla complessità di costruire ruote anteriori in grado di scaricare a terra i 200 CV delle Audi ibride e, come se non bastasse, dal complesso progetto Deltawing.

Deltawing: una sfida anche per Michelin

Nello specifico, il "razzo" Nissan spinto da un 1.6 turbo da 300 CV è stato studiato per essere il più leggero ed aerodinamico possibile (girava sui tempi della 458 Italia di Fisichella con molta meno potenza...) e per queste ragioni ha richiesto la realizzazione di gomme posteriori di minor diametro e larghezza ed anteriori con misure degne di una Citroen 2 CV (10/58 r15, peso 5 kg). Il tutto in pochissimi mesi, visto che il via libera al progetto è stato dato solamente nel novembre del 2011, e senza particolari flessioni in termini di performance rispetto a pneumatici tradizionali: nel corso dei test, infatti, la Deltawing ha percorso 722 km (53 giri) con lo stesso treno di gomme.
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Jean Lhomme, Sviluppo Competizione Michelin: "A Le Mans abbiamo 6.000 pneumatici per il 60% delle vetture in gara. Molti di questi hanno caratteristiche innovative"

La durata è importante

Quello della durata è un punto molto importante a Le Mans. Sulle strategie si gioca una grossa fetta della vittoria finale ed avere pneumatici che assicurano un elevato livello di performance per tutta la corsa è fondamentale. In realtà, da quanto ci hanno fatto sapere in Michelin, il limite della gomma nelle 24h non è più dato dalla gomma stessa ma dal regolamento: "Michelin - afferma l'azienda francese - ha la tecnologia per estendere ulteriormente la durata del pneumatico ma le regole impongono limiti di quattro ore per ogni pilota e, quindi, per il cambio gomme."
 
Un'altro aspetto molto importante della durata è il vantaggio di poter utilizzare meno gomme e quindi di produrre meno set di gomme e di consegunza inquinamento: già nel 2011 la R18 vittoriosa ha utilizzato solamente 9 treni di gomme equivalenti ad una riduzione del 28% rispetto solamente al 2009.

Le innovazioni Michelin a Le Mans

Le Mans, insomma, non è solamente una competizione: è un banco prova per nuove tecnologie sin da quei primi 2.229 km del 1923. Le altre tappe fondamentali della corsa del Bibendum a Le Mans sono il 1967, quando viene lanciato il pneumatico radiale, ma anche il 2006 quando Michelin ha messo a punto gomme in grado di supportare i 1.100 Nm di coppia del motore diesel della Audi R10 TDI poi vittoriosa.

Michelin ha la tecnologia per estendere ulteriormente la durata del pneumatico ma le regole impongono limiti di quattro ore per ogni pilota e, quindi, per il cambio gomme

 
Nel 2012, oltre alle gomme per la Nissan Deltawing, in Michelin hanno realizzato un inedito pneumatico ibrido «slick intermedio» per vetture di categoria LMP1. Sviluppato nelle dimensioni 36/71-18 all’anteriore e 37/71-18 al posteriore, questo pneumatico avrebbe permesso, se le condizioni fossero state quelle della mattina prima del via, di guidare su asfalto bagnato o umido anche in presenza di zone di pista asciutta, sostituendo così lo pneumatico «intermedio» scolpito a tutto vantaggio del risultato finale.
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Non solo Audi, Toyota e Nissan: anche in LMGTE Pro e LMT GTE AM hanno vinto gomme Michelin

Non solo LMP1...

Michelin, oltre al podio assoluto completo (quinto consecutivo) ottenuto in "collaborazione" con Audi, è stata protagonista anche nella categoria LM-GTE Pro e nella LM-GTE-AM dove hanno vinto rispettivamente la Ferrari 458 Italia AF Corse n.51 di Fisichella/Bruni/Vilander e dalla Corvette n.50 del team Larbre Competition.

I numeri Michelin a Le Mans

- 21 vittorie assolute
- Oltre 330 km/h la velocità di punta delle LMP1 Audi e Toyota
- 5 stint con un treno di gomme equivalenti a 750 km
- +50% di percorrenza dal 1998 ad oggi
- 100° la temperatura di lavoro delle gomme
- 6.500 i giri di un pneumatico per ogni tornata di Le Mans
- 257 le tonnellate di CO2 risparmiate riciclando gli pneumatici del 2011
 

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