Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Dopo essersi legata con grande impegno (e grandi risultati dal punto di vista della riduzione dei consumi e delle emissioni) alle tematiche ambientali, Michelin allarga oggi l'orizzonte della ricerca e dello sviluppo alla sicurezza sulle strade.
Con il nuovo Primacy 3, che sarà disponibile in Europa nel mercato dei ricambi a partire da febbraio 2012, Michelin dimostra come lo pneumatico possa essere determinante nella prevenzione degli incidenti e nella riduzione delle loro conseguenze.
Elemento primario nel rapporto tra veicolo e strada, uno pneumatico progettato con specifiche finalità può infatti permettere di ridurre gli spazi di frenata sull'asciutto e sul bagnato, evitare che l'auto esca dalla traiettoria e offrire le migliori risposte alle manovre del guidatore e agli interventi dei sistemi elettronici di gestione della dinamica di marcia.
Una maggiore attenzione alla sicurezza è uno degli aspetti che i clienti si attendono dai fabbricanti di pneumatici. Lo evidenzia un sondaggio realizzato da GFK 2010 in cinque Paesi (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) che fa passare in secondo piano la durata del battistrada o la riduzione dei consumi e pone invece la sicurezza al primo posto tra ciò che i consumatori si aspettano più da un pneumatico.
Il nuovo Primacy 3 promette un buon grip in condizioni di fondo asciutto o bagnato: nei test di frenata sull'asciutto da 100 a zero km/h condotti da TUV Sud e da Idiada, lo spazio di arresto si riduce di 2,2 metri, valore che si traduce nella possibilità di evitare un impatto o, se ciò non può essere ottenuto, nella riduzione delle sue conseguenze.
Un contributo egualmente importante viene nelle frenate sul bagnato: nei test a 80 km/h lo spazio di arresto si accorcia di 1,6 metri, una distanza che può significare la salvezza di un pedone o di un ciclista.
Per raggiungere questi risultati Michelin ha lavorato sostanzialmente su due aspetti: la mescola e il disegno del battistrada, riuscendo a riequilibrare quelle caratteristiche - come la riduzione della resistenza al rotolamento e la longevità - che restano tra le priorità della Casa francese.
In particolare la mescola brevettata di Primacy 3 sfrutta per la prima volta una resina che, insieme agli aromatici, ha la funzione di rendere malleabile e "adesiva" la gomma. E' inoltre presente come agente di rinforzo anche una maggiore quantità di silice così da incrementare le doti di aderenza e di riduzione della resistenza al rotolamento.
Il Primacy 3 presenta anche, come già detto, un nuovo battistrada brevettato con lamellatura autobloccante. Questi intagli verticali - che aumentano la mobilità del battistrada nel momento in cui la gomma viene a contatto con il suolo per offrire la massima superficie utile - sono realizzati con una tecnologia che ha permesso di ridurre la loro ampiezza di appena due decimi di millimetro, valore inferiore di due o tre volte rispetto alle lamelle che sono già utilizzate nelle gomme invernali.
Già omologato da Volvo e Renault, il Michelin Primacy è al momento in fase di valutazione presso una ventina di Case automobilistiche. A medio termine (entro il 2014) ne verrà completata la gamma di dimensioni in modo da sostituire completamente l'attuale Primacy HP.