Michele Crisci: «V40 è un grande successo per Volvo»

Madonna di Campiglio - Il lancio della nuova Volvo V40 Cross Country è stata l'occasione per fare il punto sul 2012 e sugli obiettivi del 2013 di Volvo Auto Italia con Volvo con Michele Crisci, Amministratore Delegato della filiale italiana. Con lui abbiamo parlato anche della nuova versione off-road della compatta di segmento C, in listino da 26.000 euro, ma anche degli investimenti a livello mondiale che Volvo sta affrontando per arrivare al raddoppio della produzione nei prossimi 5 anni.

Arriva la Cross Country. Come sta andando la V40 standard?
«Il lancio della V40 è stato un grande successo. Abbiamo venduto 22.202 vetture in tutto il mondo e crediamo che nel contesto della gamma la versione Cross Country possa rappresentare il 20% delle vendite. Un valore, quest'ultimo, che credo sarebbe molto diverso se la situazione economica permettesse ai clienti di spendere qualcosina in più con serenità.»

Basterà una sola versione integrale sulla Cross Country?
«Il mercato due ruote motrici, soprattutto in Italia, sta superando di slancio quello delle quattro ruote motrici. Stanno prevalendo perché costa meno, perché il consumo è inferiore e perchè la performance con gomme invernali buone è spesso e volentieri paragonabile. Non mi aspetto grandi risultati dalla versione AWD della V40, perché il mercato cerca altro. Basta guardare anche i numeri degli altri costruttori. Credo quindi che la nostra proposta sia estremamente bilanciata.»

Quanti clienti arrivano da V50?
«V50 ha avuto due grandi momenti. Il lancio nel 2003 e 2004 e poi quando abbiamo introdotto la Polar recentemente. 25% dei clienti della gamma V40 sono nostri mentre il 75% viene da altri brand, tra cui Audi. In quel 25% che viene da Volvo la prima auto data in permuta è una V50 e questo ci rende molto felici anche se vogliamo e dobbiamo lavorare moltissimo su quella clientela che dal 2003 ad oggi ha contato 50.000 clienti.»

Quale è stata la best seller del 2012?
«XC60. Dopo 4 anni di commercializzazione ha addirittura aumentato il proprio successo passando dalle 97.183 vetture del 2011 ai 106.203 pezzi del 2012. Abbiamo fatto molto bene anche in altri segmenti dominati dai tedeschi. S60 ha venduto 64.746 unità e V60 53.037. Oggi, in Europa, due station di lusso su dieci sono delle Volvo.»

Cosa ha fatto Volvo nel 2012?
«Abbiamo chiuso il 2012 con 421.951 auto con un calo del 6,1%, anche se andando a fondo di questo dato si nota che nel contesto dei nostri segmenti siamo cresciuti. Si tratta di un dato interessante per quanto ci riguarda in particolar modo dopo quel 2 agosto 2010 in cui Volvo è stata acquistata da Geely. In questi mesi che ci separano da quel momento l'Azienda è stata impegnata a non perdere quote di mercato dall'uscita di Ford. Sembra banale ma uscire uscire dall'Ovale Blu ha significato perdere da un lato la perdita di economie di scala importanti per i prodotti e dall'altro, l'acquisto da parte di cinesi, poteva essere visto come un rischio per la qualità. Fortunatamente nessuna delle due opzioni si è avverata. Camminiamo con le nostre gambe e la qualità del nostro prodotto è elevatissima, come sempre.»

Il 2012 è stato anche l'anno di grandi annunci
«E' vero. Nel 2012 abbiamo annunciato l'arrivo della nuova Volvo V60 diesel Plug-In Hybrid oltre che della V40 Cross Country che stiamo presentando. Abbiamo anche annunciato il completamento della strategia di motori e architettura prodotto per una completa uscita da Ford. Non ultimo abbiamo stretto un accordo di finanziamento con China Development Bank a conferma di come Volvo sia molto legata alla Cina. Nel 2012 abbiamo lanciato molte novità per la sicurezza, come il Pedestrian Airbag, ed abbiamo festeggiato il 25° anniversario della tecnologia airbag, che abbiamo inaugurato nel 1987.»

«Stiamo portando avanti il progetto SARTRE (SAfe Road TRains for Environment) per la realizzazione di convogli stradali sicuri. Io l'ho provato personalmente, a velocità ben superiori a 50 km/h, e devo dire che è una sperimentazione che ha al proprio interno contenuti eccezionali per la sicurezza attiva. Ultima, ma non per importanza, è l'ottenimento delle cinque stelle per V40 ma soprattutto V60 Diesel Plug-In Hybrid, che si è dimostrata sicurissima in caso di impatto. Ricordo che l'incendio di una batteria o di materiale elettrico è impossibile da domare con strumenti tradizionali e il posizionamento della batteria nella V60 è quanto di più sicuro esista.»

La sicurezza è sempre l'obiettivo primario
«Uno dei principali obiettivi di Volvo è quello di portare a 0 il numero di morti in vetture Volvo. Negli ultimi 12 anni abbiamo ridotto del 50% i feriti sulle nostre vetture. La sicurezza per Volvo è un obiettivo attraverso il quale se ne possono raggiungere molti altri. Per esempio se l'elettronica permette di evitare scontri permette di lavorare con criteri diversi sulla realizzazione della vettura a tutto vantaggio di peso e guidabilità.»

Come sarà il 2013 di Volvo?
«Il 2013 sarà per noi un anno assolutamente in linea con il 2012 anche a fronte dell'uscita di scena di vetture come C30, S40 ma soprattutto V50. Entriamo sul mercato con V40 Cross Country e V60 Plug-In Hybrid ed a maggio arriveranno alcuni aggiornamenti su XC60, S60 e V60. Alcuni aggiornamenti interesseranno anche V70, XC70 ed S80.»

Come è iniziato il 2013 di Volvo?
«Stiamo investendo molti miliardi di dollari nella nuova piattaforma SPA e nei motori VEA con uno dei maggiori investimenti industriali mai effettuati in Svezia e stiamo investendo anche in Cina per il mercato locale. Abbiamo già prodotto la prima vettura ed in ottobre dovrebbe iniziare la produzione di serie.»

«Ci tengo a sottolineare che l'investimento sulla fabbrica cinese è stato interamente finanziato da Volvo e per questo ci attendiamo un risultato economico negativo nel 2013, anche se la negatività sarà equivalente al dato di investimento in Cina. L'obiettivo è quello di arrivare nel 2018-2019 a vendere 800.000 pezzi venduti nel mondo ed in questo obiettivo le fabbriche cinesi contano moltissimo. Volvo deve rimanere un marchio indipendente, anche se finanziato da Geely Holding Group, e non ci sarà bisogno di alleanze con altri costruttori.»

Che quota di mercato avete raggiunto in Italia?
«Il mercato italiano nel 2012 ha fatto segnare 1,4 milioni di auto. Sono previsti volumi pressoché analoghi nel 2013 anche se dovesse continuare tutto come è partito in gennaio non si arriverà al milione. Volvo Auto Italia nel 2012 ha venduto 14.904 vetture ottenendo una quota di 1,1% nel mercato. E' aumentata al 9% la quota nei segmenti da noi serviti aggiungendo un ulteriore tassello da quel 5,5% che avevamo nel 2006. Amo la crescita step by step e ci stiamo riuscendo, anche grazie a prodotti come la gamma 60 e la nuova V40 che ha già ottenuto 2.600 ordinativi ed è stata consegnata a 1.500 clienti.»

Che vettura manca in Volvo?
«Oggi come oggi abbiamo una gamma molto completa ed articolata. Se potessi scegliere io che vettura fare direi una MPV in stile Chrysler Voyager. Non vedo invece grande futuro per una city-car.»