Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Scene raccapriccianti a Taormina dove - dall’inchiesta per determinare chi tra i giovani a bordo della vettura avesse davvero investito un ragazzo di 19 anni che si trovava in sella a uno scooter insieme alla fidanzata causandone la morte – ragazzi accusati di omicidio erano intenti a scattarsi foto poco prima dell’interrogatorio.
L’incidente, avvenuto lo scorso giugno, ha visto l’auto degli accusati svoltare improvvisamente a sinistra colpendo lo scooter con a bordo i due fidanzati. Per il ragazzo di 19 anni non c’è stato nulla da fare nonostante il tempestivo trasporto in ospedale, mentre la ragazza ha ricevuto gravi danni agli organi interni che le sono costati 30 giorni di prognosi riservata. La colpa dell’incidente era inizialmente stata addossata ad uno dei cinque giovani che apparentemente non aveva assunto alcolici e nemmeno stupefacenti, quando a dicembre lo stesso aveva rivelato che quella fosse una scusa per proteggere i suoi amici che invece erano sotto effetto di sostanze alteranti.
I test dell’Arma dei Carabinieri hanno rivelato che il giovane incriminato non fosse al tempo realmente alla guida, portando alla cattura del vero colpevole. Ma quando li hanno chiamati per l’interrogatorio, l’unica preoccupazione dei ragazzi sembra essere stata quella di scattarsi selfie