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Uno stratagemma illegale altererebbe le emissioni inquinanti di 14 modelli Mercedes-Benz commercializzati negli USA, che sarebbero fino a 65 volte superiori i limiti di legge. E' questa l'accusa mossa al costruttore tedesco da una class action depositata dallo studio texano Hegens Berman alla corte distrettuale del New Jersey che mette sotto accusa le motorizzazioni Diesel equipaggiate con BlueTEC, ovvero il dispositivo che inietta nei gas di scarico una soluzione acquosa di urea (denominata commercialmente AdBlue) per abbattere le emissioni di ossidi di azoto.
L'accusa del gruppo di clienti si basa sul fatto che le autorità americane al momento dell'omologazione e i proprietari al momento dell'acquisto non erano a conoscenza che, secondo quanto sostengono le recenti prove indipendenti condotte da diversi soggetti, tra cui il Ministero dei Trasporti olandese, le ong Transport and Environment (T&E), DUH, Emissions Analytics e l'automobil club tedesco ADAC, il sistema BlueTEC non fosse attivo a temperature inferiori ai 10° C.
Nel report di uno dei suoi test, l'ente indipendente olandese TNO sostiene che il serbatoio di AdBlue da 25 litri installato su una Classe C 220 sarebbe troppo piccolo per bastare all'abbattimento delle emissioni per i 22.000 km indicati dal libretto di manutenzione che possono intercorrere tra un rabbocco e l'altro. Per coprire una simile distanza, sostiene TNO, e per rispettare il limite di 80 mg/km imposto dalla normativa Euro 6, il serbatoio dovrebbe contenere almeno 45,8 litri di AdBlue.
I modelli Mercedes-Benz sotto accusa negli Stati Uniti sono: ML 320, ML 350, GL 320, E320, S350, R320, Classe E, Classe GL, Classe ML, Classe R, Classe S, Class GLK, Class GLE e Sprinter.
Da parte sua Mercedes-Benz ha già nelle scorse settimane fatto sapere attraverso una dichiarazione ufficiale che su nessuna delle sue vetture è installato o presente alcun sistema in grado di mascherare le emissioni inquinanti.