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Per anni, sin dal 2012, Tesla è stata sovrana indiscussa come costruttore di autoveicoli che offrisse anche una rete di ricarica proprietaria. Per molto tempo i Supercharger sono rimasti un’esclusiva dei clienti Tesla, mentre più di recente sono stati aperti anche agli altri marchi - in un certo senso aumentando ulteriormente l’egemonia di questo provider.
A quanto pare però Mercedes ha deciso di mettersi in gioco e sfidare il colosso americano praticamente in casa sua: il progetto di istituzione su scala globale di una rete di ricarica proprietaria Mercedes - ma aperta a tutti i marchi - inizierà proprio dal Nord America.
L’annuncio è avvenuto al CES di Las Vegas 2023 e la formula nel complesso è praticamente identica, con l’obiettivo di completare la rete globale entro la fine del decennio - quando Mercedes intende offrire un portfolio di soli veicoli elettrici ove le condizioni di mercato lo consentiranno. Gli hub, creati insieme ai fornitori e distributori MN8 Energy e ChargePoint in USA, saranno posizionati nelle principali città e nei centri urbani chiave, in prossimità di strade ben connesse e nei parcheggi dei centri commerciali.
Ogni hub, a seconda dell’ubicazione, potrà offrire da 4 a 12 caricatori - ma in certi casi particolari si potrà arrivare anche fino a 30 - di tipo HPC ad alta potenza, con picchi fino a 350 kW per massimizzare la ricarica e ridurre al minimo i tempi d’attesa eventuali. Entro il 2027 è previsto un totale di oltre 400 hub per 2.500 punti di ricarica ad alta potenza in tutto il Nord America.
Nel frattempo, però, Mercedes continuerà ad offrire il pieno supporto a IONITY - fornitore di energia elettrica molto noto in Germania e sostenuto anche da altri noti marchi tedeschi, un po’ come può essere Enel X in Italia.
La risposta a questa domanda non è semplice, perché Mercedes ha sicuramente tutte le carte in regola per poterlo fare: il gruppo tedesco ha a disposizione le conoscenze tecniche, le finanze necessarie - si prevede una spesa di un miliardo di euro nei prossimi 7 anni,la cui metà sarà a spese di Mercedes - e anche la notorietà globale adatta per imporsi fortemente sul mercato, soprattutto su questo che di fatto sarà un mercato fortemente in crescita da qui ai prossimi anni.
Dall’altro lato però Tesla ha oltre 10 anni di vantaggio su questo sentiero, che sostanzialmente ha battuto proprio lei nel corso del tempo. E in più, oltre all’enorme comodità di integrare le soste di ricarica nella pianificazione del viaggio direttamente dal navigatore dell’auto (senza usare app esterne insomma), l’aver reso di recente i Supercharger aperti a tutti i marchi ha lasciato ben poco spazio alla concorrenza, qualunque essa sia. Soprattutto ora che, a differenza di 10 anni fa, Tesla è divenuto uno fra i costruttori più noti al mondo, nonché tecnicamente quello con il maggior valore aziendale.
Staremo a vedere se Mercedes, con questo piano progettuale che indubbiamente si dimostra interessante e ambizioso, riuscirà a sfondare in un settore finora rimasto sostanzialmente monopolizzato da Tesla, e dai fornitori non costruttori.