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2,3 milioni di esemplari immatricolati in 40 anni di storia. Una cifra enorme che nasce sommando 1,5 milioni di Mercedes, circa 500.000 smart e 300.000 veicoli industriali. Numeri importanti che hanno permesso di costruire una realtà industriale solida, arrivata oggi ad offrire lavoro a 5.000 persone.
Dal 1973, anno in cui sbarcò in Italia, la Casa della Stella ha consolidato la propria integrazione nel contesto sociale, economico e culturale del nostro Paese, aprendo un proprio design center in Italia (il Mercedes-Benz Advanced Design Studio di Como) e stringendo importanti rapporti di partnership con aziende italiane come la prestigiosissima Pagani Automobili di San Cesario sul Panaro. Ultima arrivata in famiglia è poi l'italianissima MV Agusta, di cui la casa madre Daimler ha acquisito da poco il 25%.
Il traguardo dei 40 anni di storia è stato poi scelto da Mercedes-Benz Italia per effettuare un grande cambio al vertice. Dopo diverso tempo Alwin Epple saluta la divisione italiana per tornare a Stoccarda dove sarà il responsabile del progetto Transforming Europe per rilanciare il mercato europeo. Al suo posto arriva Roland Schell, già direttore generale dal 2011.
Epple: «Italia e Mercedes-Benz? Un legame fortissimo»
In occasione della cerimonia di avvicendamento Epple ha salutato con un pizzico di nostalgia Mercedes-benz Italia, anche se non ha nascosto la grande soddisfazione per i risultati raggiunti fino ad oggi.
«In questi primi 40 anni di storia Mercedes-Benz Italia non ha solo venduto le auto più belle della storia, ma abbiamo parteicpato alla vita ed al progresso di questo Paese anche per mezzo di molte iniziative per il sociale sparse sul territorio. Gli Italiani amano le nostre automobili e Mercedes ama il Made in Italy. Basta vedere le tante aziende italiane che sono diventate partner e ambasciatrici del nostro marchio. Sicuramente Davide Oldani, ma anche Horacio Pagani e Giovanni Castglioni e tutti i nuovi amici di MV Augusta».
«Noi di Mercedes-Benz poi siamo gli unici ad avere un design center in Italia, a Como, dove nascono gli interni delle nostre autovetture, dalla Classe A, alla nuova Classe C, fino alla nuova monovolume Classe V».
«Lascio dopo tanto tempo la direzione di Mercedes-Benz Italia per tornare a Stoccarda, dove mi occuperò dello sviluppo di un nuovo progetto, pensato per migliorare le performance commerciali dei nostri modelli nei 18 Paesi europei».
Il nostro obiettivo è diventare quest'anno leader in Italia del settore premium
Schell: «L'obiettivo di Mercedes Italia? Diventare primi nel premium»
Roland Schell invece ha salutato il nuovo incarico con orgoglio e lanciando subito importanti sfide per il futuro: «Per essere a capo di Mercedes-Benz Italia rappresenta una nuova, bellissima sfida. La nostra azienda dà lavoro in questo Paese a più di 5.000 persone. In questi 40 anni abbiamo fatto delle cose bellissime, ma abbiamo grandi progetti anche per il futuro. All'orizzonte vediamo possibilità di crescita molto interessanti in Italia e in Europa grazie ai nostri nuovi prodotti, ma anche perché continueremo a puntare sulla soddisfazione dei clienti e sulla qualità dei nostri servizi».
«Il nostro obiettivo è diventare quest'anno leader in Italia del settore premium. Abbiamo i prodotti, abbiamo le capacità e faremo di tutto per raggiungerlo. Nel 2015 puntiamo a vendere circa 75.000 vetture (dalle 65.000 del 2014) e, per essere più precisi, vogliamo crescere del 10% per il marchio Mercedes e del 65% per la smart, grazie alla nuove fortwo e forfour che stanno andando benissimo».
«L'Italia è il secondo mercato in Europa dopo la Germania. Anche grazie a smart»
«L'amore tra Mercedes e l'Italia è scattato subito e cresce ancora», ha precisato Schell a dispetto di un mercato in sofferenza che però non ha impedito all'Italia di essere «il secondo mercato in Europa (esclusa la Germania) dopo la Gran Bretagna e al marchio Mercedes di raggiungere nel 2014 una quota del 3,4% per Mercedes e dell'1,8% per smart». E se gli italiani amano la Mercedes per la smart hanno una vera e propria passione. Dopo una partenza nel 1998 non entusiasmante, la piccola citycar del gruppo è diventata infatti una vera e propria star della mobilità cittadina.
«Dal lancio se ne sono vendute in Italia quasi 500.000 unità rendendo il nostro Paese il primo mercato al mondo per Smart e Roma la prima città». Un successo che crescerà ulteriormente, secondo Schell, con la nuova gamma «che sta riscuotendo molto successo«. Molto apprezzata - ha detto il neo-presidente di Mercedes-Benz Italia - «è anche la forfour che, in un certo senso, ricorda più o meno la vecchia Mercedes Classe A».