Mercedes-Benz Classe M: vis à vis con Mike Horn

Milano - Caratterizzato da una stretta di mano che non si dimentica, sottolineata anche da Radek Jelinek (AD di Mercedes-Benz Milano) nel corso della conferenza stampa, Mike Horn è stato il grande testimonial della serata organizzata da Mercedes-Benz Milano per il lancio al pubblico della nuova Classe M.

Re degli sport e dei progetti "estremi", quarantacinquenne ma con la grinta di ragazzino, il sudafricano con passaporto svizzero vanta un solido rapporto con la Stella e i suoi prodotti, che a differenza di quanto si possa pensare, non è dettato da sole questioni economiche.

Quali sono gli elementi che legano Mike Horn a Mercedes-Benz?

«La mia filosofia di vita è che l'impossibile esiste solo finché non si trova un modo per renderlo possibile. Carl Benz, quando inventò l'automobile 125 anni fa, aveva probabilmente in testa lo stesso concetto. Sono solo diversi i contesti di applicazione.»

Nelle tua ricerca dell'estremo l'ambiente è fondamentale. Ormai lo è anche per l'automobile

«Certamente. Adoro vivere a stretto contatto con la natura e scoprirne i lati più nascosti è per me una grande motivazione. Per viverla al meglio, però, bisogna anche rispettarla e credo che i nuovi progetti firmati dalla Stella si stiano orientando verso questa direzione. Le vetture ibride, la smart elettrica di serie ma anche i numerosi prototipi ad idrogeno in avanzatissima fase di studio e le soluzioni BlueEfficiency che si trovano in tutte le vetture, sono senza dubbio un'ottima risposta alle esigenze del'ambiente.»

Una macchina ideale per fare il giro del mondo per la settima volta?

«Guido da sempre vetture Mercedes-Benz, ne ho scoperto i pregi e quindi non potrei che rivolgermi alla Stella. Personalmente guido una Classe M mentre mia moglie utilizza quotidianamente una GLK.»

Dove trovi la forza per andare ogni giorno oltre il limite?

«Non c'è un vero segreto. Per quanto mi riguarda è proprio il desiderio di andare oltre che mi regala la forza per tentare nuove imprese. E' per questo che a 45 anni sento dentro ancora l'energia di quando ne avevo 20, ma con molta più esperienza.»

Sembrano le parole di un altro grande testimonial della Stella...

«Se ti riferisci a Michael Schumacher posso dirti che hai perfettamente centrato nel segno. Lui come me è una persona che vive di sfide e di adrenalina cercando sempre di superare il proprio limite. Ha provato a stare lontano dalla F1 con il risultato di ritrovarsi a correre in moto. Tornare in F1 è stata una naturale conseguenza dell'innata voglia di vedere cosa c'è oltre, che alimenta uno speciale fuoco che ha dentro. E' una persona che stimo moltissimo.»

Quali sono i programmi per il futuro?

«Dopo il primato del 2006, in cui dopo 60 giorni e 5 ore di cammino, ho raggiunto il Polo Nord a piedi trainando una pesante slitta di 160 kg nelle temperature estreme dell'Artico, nel buio più totale per la quasi totalità della spedizione, ho coinvolto mia moglie Cathy e le figlie Annika e Jessica nel progetto Pangea. Stiamo girando il mondo con una barca a vela, ovviamente in condizioni estreme: l'acciaio e l'alluminio della barca bialbero che stiamo utilizzando, ovviamente supportata da motori Mercedes-Benz, sono molto efficaci tra i ghiacci...»