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Presentata in occasione del Salone di Detroit, (14-27 gennaio), la nuova Mercedes-Benz CLA è un modello che sorprende non solo perché apre la strada ad un nuovo segmento di vetture, ma anche perché presenta una lunga serie di innovazioni rappresentano lo stato dell’arte della ricerca tecnologica della Casa di Stoccarda.
Oltre ad essere equipaggiata con tutti i principali e più moderni dispositivi di sicurezza elettronici sviluppati dal costruttore tedesco, a partire dal Collision Prevention Assist, e con un moderno sistema di infotainment la nuova CLA promette consumi davvero contenuti, soprattutto se si considera la tipologia e la di vettura.
Il costruttore ha infatti dichiarato che la CLA 180 BlueEfficiency equipaggiata con un propulsore turbo benzina da 1.6 litri in grado di erogare 122 CV è capace di consumare mediamente 5,0 l/100 km, mentre la versione 220 CDI a gasolio da 170 CV promette di fare ancora meglio, consumando mediamente 4,2 l/100 per percorrere 100 km.
Ma com’è stato possibile ottenere simili risultati su un’auto che presenta una lunghezza di 4,63 metri, una larghezza di 1,77 ed un’altezza di 1,43? Gli ingegneri tedeschi si sono affidati in gran parte agli studi in galleria del vento che hanno permesso di ottenere un coefficiente di penetrazione aerodinamica da record, pari a un Cx di soli 0,22.
È vero che il valore si riferisce alla versione 180 BlueEfficiency che è dotata di una serie di accorgimenti volti a migliorare l’aerodinamica e a contenere il più possibile i consumi di carburante, ma in ogni caso la normale CLA ha un Cx di 0,23 che è un risultato comunque sorprendente.
Per farsi un’idea della portata di questo risultato tecnico e ingegneristico basta pensare che una vettura nata per far registrare record di consumi e studiata in ogni dettaglio per essere il più aerodinamica possibile come la Toyota Prius Plug-In Hybrid presenta un Cx di 0,25.
Senza sacrificare il design, che si dimostra invece molto elaborato e per certi aspetti anche sofisticato, la Casa della Stella è riuscita a sviluppare una vettura che fa segnare un nuovo punto di riferimento per quanto riguarda l’efficienza aerodinamica e quindi per la conseguente riduzione dei consumi e delle emissioni.
Non è certo la prima volta che Mercedes-Benz sviluppa una vettura che mette al centro l’attenzione all’aerodinamica. Da anni infatti costruttore tedesco ha deciso di concepire un design che sapesse coniugare al tempo stesso esigenze stilistiche ed aerodinamiche, com’è per esempio accaduto nel caso della Mercedes-Benz Classe E Coupé del 2009 che poteva vantare un Cx di soli 0,24 o della nuova Classe B che nonostante le tipiche proporzioni di una monovolume ha raggiunto un Cx pari a 0,26.