Mercato USA: FCA lancia “Drive Forward”

Mercato USA: FCA lancia “Drive Forward”
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In vista del contraccolpo sulle vendite per la crisi coronavirus, parte una campagna di sostegno alla rete commerciale. E sulla scia di FCA, si muovono altri importanti marchi
2 aprile 2020

Grandi manovre oltreoceano: anche se posticipati rispetto a quanto accade in Europa, presto saranno evidenti anche negli USA i danni al sistema economico causati dal Covid-19. 

E tra i settori più colpiti ci sarà quello dell’auto, con previsioni di quasi azzeramento delle vendite.

Per tentare di fare argine, FCA ha così lanciato l’iniziativa “Drive Forward”, che coinvolge tutti i marchi: Chrysler, Dodge, Jeep, Ram Truck, Fiat e Alfa Romeo offriranno ai loro clienti assistenza H24, oltre alla possibilità, per alcuni modelli, di ottenere finanziamenti agevolati con la formula del “Tasso Zero“ fino ad un massimo di 84 mesi (sette anni!) e primo pagamento a partire dai 90 giorni.

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Accanto alle lusinghe di carattere economico, FCA mette sul piatto anche una nuova possibilità di acquisto online: sul sito DriveFCA.com, attraverso la piattaforma ORE, soluzione di vendita al dettaglio digitale, solo digitando il proprio codice postale e selezionando la marca preferita, sarà possibile effettuare online l’intero processo di acquisto del veicolo, con i potenziali clienti che possono prevedere tutte le opzioni, dalla permuta di un veicolo alla richiesta di un credito.

Nella sua attività, FCA non è sola: Ford permette di rinviare fino a sei mesi i pagamenti delle rate dei finanziamenti già in essere per modelli 2019 e 2020, mentre General Motors ha scelto anch’essa la soluzione del “Tasso Zero“, estendendo analogamente l'agevolazione da cinque a sette anni, oltre al rinvio dei pagamenti. 

La strategia di operare sui tassi di interesse o di posticipare le rate di vari mesi è comunque condivisa da quasi tutti i marchi automobilistici che operano nei cinquanta Stati dell'Unione. 

Da segnalare, infine, che Hyundai ha tirato fuori dal cassetto il programma “Assurance Job Loss Protection“, varato nel 2009 in occasione della crisi economica, che prevedeva la possibilità di restituzione della vettura nel caso di perdita del posto di lavoro e che ora torna buono anche per la crisi globale, che annuncia più profonda, dovuta non a speculazioni finanziarie ma ad un invisibile nemico.

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