Mercato Italia: se un milione di nuove auto vi sembran poche…

Mercato Italia: se un milione di nuove auto vi sembran poche…
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Primo semestre 2016 a passo di carica: superata la barriera del milione di nuove immatricolazioni, come non accadeva da cinque anni. Ma per il futuro si temono le ripercussioni negative della Brexit e dell’aumento del costo dei carburanti
4 luglio 2016

Sono bastate le 165.208 immatricolazioni di giugno (pari al +11,9% sullo stesso mese del 2015) per superare l’asticella del milione di nuove vetture dall’inizio dell’anno: per l’esattezza, sono 1.041.854, il 19,1% in più rispetto ai volumi del primo semestre 2015, un dato che non veniva registrato dal 2011.

Ce ne sarebbe per festeggiare, ma le reazioni sono state piuttosto improntate alla prudenza: gli operatori, infatti, temono che i ritmi di crescita potrebbero rallentare, ed anche di molto, nella seconda metà dell’anno. Due, su tutti, i motivi di tale incertezza: il Brexit e le sue conseguenze negative per i commerci dell’intera Europa, ed il rialzo del prezzo dei carburanti, cui storicamente si accompagna di riflesso una contrazione delle vendite.

Vedremo: in attesa di capire cosa porteranno in dote i prossimi mesi, ecco le principali indicazioni emerse nella prima parte dell’anno, secondo i dati ufficiali resi noti dal Ministero dell Infrastrutture e dei Trasporti, analizzati dal centro studi Anfia.

Vendite per segmenti ed aree geografiche

A giugno, le auto a benzina sono in crescita del 20%, raggiungendo una quota di mercato del 33% (33,5% a maggio), mentre le diesel, con un incremento del 15% nel mese appena concluso, raggiungono il 57% (56,9% a maggio); nel contempo, vetture ad alimentazione alternativa, nel complesso, riportano una contrazione del 20%, per una quota sul totale immatricolato del 10% a giugno. In questo specifico segmento di mercato, presentano un segno positivo solo le auto ibride, in crescita del 29%.
Nel primo semestre dell’anno, le auto a benzina sono in rialzo del 32%, con quota del 34%; le diesel crescono del 20%, arrivando al 56% del totale immatricolato, mentre le vetture ad alimentazione alternativa calano del 14%, con una quota di mercato del 10%; anche nel semestre, solo il mercato delle auto ibride presenta un andamento positivo (+49%).

Quanto alle immatricolazioni per segmenti, secondo le elaborazioni preliminari, i segmenti A/B registrano nel mese un incremento del 7% e nel primo semestre del 15,5%, attestandosi al 44,5% di quota. I segmenti C/D registrano incrementi superiori a quelli del mercato totale: 19% nel mese e 25% nel semestre, conquistando quasi il 18% di share. Buona performance anche per le vetture medie superiori, lusso e sportive che con un incremento mensile del 21% e progressivo del 17% circa, mantenendo invariata la quota di un anno fa, 1,2%. I SUV rappresentano oltre un quarto del mercato da gennaio a giugno, con un incremento del 20% nel mese e del 31% nel semestre. I monovolumi (il 9% del mercato) sono in crescita solo dell'1% nel mese e del 3% da inizio anno.

Guardando al mercato per aree geografiche, i maggiori incrementi si registrano nelle regioni del Mezzogiorno, con un rialzo del 24% nel primo semestre 2016. Si tratta di una tendenza già rilevata nel 2015, quando le regioni del Mezzogiorno hanno visto crescere le immatricolazioni del 19,1%. Un fenomeno che sembra confermare le recenti rilevazioni di Istat, secondo le quali nel 2015 il PIL a valori concatenati cresce dello 0,8%, con queste specifiche: Nord-Ovest +1%; Nord-Est +0,8%; Centro +0,2% e Mezzogiorno +1%. Il Mezzogiorno, secondo l’Istat, registra il primo recupero dopo sette anni di cali ininterrotti.

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L’andamento dei prezzi

Il comparto dei Beni energetici non regolamentati, a livello congiunturale, presenta rialzi dei prezzi di tutti i carburanti. Si registrano aumenti su base mensile del prezzo della benzina (+1,9%) che segna, su base annua, un’attenuazione della flessione (-8,1%, era -9,3% il mese precedente); il gasolio aumenta rispetto a maggio (+3,6%) e la relativa flessione tendenziale si riduce di 3,3 punti percentuali (-9,8%, da -13,1% di maggio). Anche i prezzi degli altri carburanti registrano un incremento, anche se più contenuto, su base mensile (+0,3%) – per effetto del rialzo del GPL – e mostrano un ridimensionamento del calo tendenziale di 1,8 punti percentuali (-10,9%, da -12,7% di maggio).

Cresce la quota di FCA

Le marche nazionali, nel complesso, totalizzano a giugno 47.646 immatricolazioni (+13,4%) e portano la quota di mercato dal 28,4% di un anno fa al 28,8%. Nel primo semestre 2016, i volumi immatricolati toccano le 304.771 unità, in crescita del 22,1% e con quota di mercato che passa dal 28,5% di un anno fa al 29,2%. I marchi di FCA (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 47.453 unità nel mese (+13,6%), con quota di mercato del 28,7% contro il 28,3% di un anno fa. Riportano risultati positivi nel mese i brand Fiat (+13,9%), Alfa Romeo (+34,1%) e Jeep (+20,3%). Performance in crescita anche per Ferrari.

Nel primo semestre 2016, FCA ha immatricolato 303.409 autovetture, con una crescita del 22,1%, e quota del 29,1%, contro il 28,4% di un anno fa. Nel cumulato da inizio anno, tutti i brand italiani presentano risultati positivi, inclusi Ferrari, Maserati e Lamborghini.
Ancora sei le vetture italiane nella top ten di giugno, tre delle quali mantengono le prime posizioni della classifica, come a maggio.

La più recente delle innumerevoli versioni di Panda, vettura che domina le vendite in Italia
La più recente delle innumerevoli versioni di Panda, vettura che domina le vendite in Italia

In cima al podio resta, infatti, Fiat Panda (11.632 unità), che si conferma l’auto più venduta in Italia anche nel primo semestre 2016, seguita al secondo posto da Fiat 500L (6.016) e, al terzo, da Lancia Ypsilon (5.601). Stabile in sesta posizione la Fiat 500 (4.397 unità) seguita da Fiat Punto (4.233). In nona posizione si colloca, infine, Fiat 500X (3.868).

La top ten diesel del mese è ancora guidata da Fiat 500L (4.505 unità) seguita, al terzo posto, come già a maggio, da Fiat 500X (3.297) che mantiene la prima posizione nella top ten del primo semestre 2016. Al sesto posto della classifica mensile troviamo Jeep Renegade (2.572) e, al settimo, Fiat Panda (2.569).

Il mercato dell’usato totalizza 379.532 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a giugno 2016, con una crescita del 3,6% rispetto a giugno 2015. Nel primo semestre 2016, i volumi si attestano a 2.456.267 unità, con un incremento del 7,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 33,7% dei trasferimenti di proprietà lordi ha riguardato autovetture del Gruppo FCA. Secondo le più recenti rilevazioni ACI, che si riferiscono ai primi 5 mesi del 2016, le minivolture pesano per il 44% di tutti i trasferimenti di proprietà, con un incremento del 12,6% rispetto a gennaio-maggio 2015, mentre i passaggi netti sono cresciuti del 7%.

La soddisfazione delle Case

«I volumi registrati a giugno toccano il livello più alto, per questo mese, dal 2012 – commenta Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA - si tratta della sesta crescita consecutiva a doppia cifra per il mercato italiano e del venticinquesimo incremento mensile consecutivo, sebbene inferiore a quella riportata a maggio 2016, che aveva beneficiato di positivi effetti di calendario rispetto a maggio 2015. Per la chiusura del primo semestre, è la prima volta, dal 2011, che le immatricolazioni superano il milione di unità. A gennaio-giugno 2016, i volumi immatricolati risultano superiori del 2,7% rispetto a quelli del 2011, ma ancora inferiori del 16,3% rispetto al valore medio immatricolato nel 1° semestre dal 2007 al 2010, pari a 1.245.377 veicoli.
«L’incremento della domanda di auto nuove in questa prima metà dell’anno
– prosegue Nervo – incoraggiato anche dalle promozioni di Case auto e concessionari, ha certamente dato un primo contributo allo svecchiamento del parco circolante italiano, anche considerando la ripresa del segmento delle auto intestate ai privati, in crescita del 25% nei primi cinque mesi del 2016, con una quota di mercato del 60,6%, pari a 2,3 punti in più rispetto a gennaio-maggio 2015. I ritmi di sostituzione, tuttavia, sono relativamente lenti e, nel secondo semestre, potrebbero subire un’ulteriore frenata, complici anche il rincaro dei prezzi di benzina e gasolio, il recente peggioramento del clima di fiducia dei consumatori e, nell’immediato, i bassi volumi di mercato tipici dei mesi estivi. Le radiazioni, infatti, nei primi 5 mesi dell’anno in corso, sono cresciute del 4,7%, dopo un aumento del 5,5% nel 2015. A fine 2014, risultavano iscritte al PRA, 17,8 milioni di auto ante Euro4, calate, a fine 2015, a 16,7 milioni: un dato certamente non sufficiente a svecchiare il parco, per il 45% ancora composto da vetture ante Euro4. Accelerare questo processo è uno dei driver fondamentali per il raggiungimento dei futuri target di riduzione delle emissioni di CO2, oltre a portare con sé vantaggi economici e di sicurezza della circolazione sulle strade».

I concessionari volano basso

«Dopo il risultato sbalorditivo di maggio (+27,3%, ndr) - commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, la federazione italiana dei concessionari auto - abbiamo monitorato costantemente l'andamento delle targhe di giugno constatando che ha viaggiato mediamente in un range compreso tra lo 0 e il +5%. Il colpo di reni dell'ultimo giorno, anche grazie alle kilometrizero, ha portato a questo +11,9%. Questo incremento, coincidente con le nostre previsioni, è stato dunque conseguito con una spinta enorme di Case e concessionari, che in ballo avevano anche l'obiettivo semestrale. Il primo semestre 2016 chiude quindi al +19,1%, risultato superiore a ogni più rosea aspettativa, ma prevediamo che il secondo viaggerà a un tasso di crescita inferiore. Infatti, il primo semestre è stato caratterizzato da promozioni eclatanti delle Case e dei concessionari che hanno intercettato la domanda, in qualche misura anticipandola. L'estrema concorrenza tra marchi ha poi fatto sì che tutti difendessero le loro quote anche con kilometrizero, noleggi, forniture ad enti e molto altro ancora. Questo mix, aggiunto alla crescita reale, ha determinato l'oggettiva impossibilità di confezionare delle previsioni attendibili. Nel secondo semestre riteniamo che questa situazione si attenuerà ritrovando maggior equilibrio e coerenza. Abbiamo rivisto rivede le previsioni, stimando un mercato 2016 in crescita del +15% rispetto al 2015. Si tornerebbe quindi a un mercato di circa 1.811.000 vetture immatricolate».

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