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Lo diceva Agatha Christie e quindi c'è da fidarsi: «Un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova»; fosse vero, sarammo di fronte ad importanti segnali di recupero e di consolidamento per un'auspicata inversione di tendenza.
I dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, riportano ad ottobre 115.827 immatricolazioni di autovetture, il +14,6% sul 2021; da inizio anno, il bilancio si attesta al -13,8%, con 1.091.894 vetture rispetto alle 1.266.795 unità del 2021, mentre il confronto con il 2019 è ben più pesante, arrivando al -32,8%.
Le previsioni riguardo la chiusura 2022 indicano un totale di circa 1.300.000 nuove vetture, con contrazione sul 2021 del 10%; se confermato, il dato riporterebbe il mercato italiano ai valori di dieci anni fa, quando nel 2013 furono vendute 1.304.000 vetture.
Malgrado tutto, non c'è dubbio che i numeri degli ultimi mesi portano un po' di serenità: gli indicatori 2023 proiettano stime totali ad almeno 1.400.000 unità, in crescita quindi sul 2022; ma è chiaro che, soprattutto in presenza di un quadro economico generale con molti punti oscuri a partire dalle dinamiche inflazionistiche e la recessione che potrebbe generarsi con il protrarsi delle turbolenze geo-politiche in atto nell'Europa dell'Est, occorrerà che il nuovo esecutivo prenda in fretta provvedimenti a sostegno della domanda e di supporto alla rete commerciale.
Ad ottobre, andamento positivo per le vetture a benzina e diesel: le prime salgono al 27,4% (+1,6%) e toccano il 27,7% nel cumulato, il diesel si attesta al 18,7% nel mese (+0,6%) ed al 20,1% da inizio anno.
Anche il GPL cresce, arrivando all’8,8% di quota nel mese (+1,1%) e all'8,6% nel 2022, mentre il metano scende vertiginosamente allo 0,4% del totale (0,9% nel cumulato).
Segnali contrastanti arrivano dal campo elettrico: sempre dinamiche le ibride, che salgono al 36,3% delle preferenze (34,1% in gennaio-ottobre), con un 9,9% per le “full” e 26,4% per le “mild” hybrid; le plug-in recuperano, tornando al 5,2% di quota in ottobre (5,0% nel cumulato), mentre le BEV cedono quasi la metà dei volumi, scendendo al 3,1% (-3,8%), quasi al minimo storico (sono al 3,6% di quota da inizio anno).
Il Gruppo Stellantis totalizza nel mese 38.409 immatricolazioni (+7,2%), con quota di mercato del 33,2%; nel 2022, le unità vendute sono 393.560 (-18,5%), con quota di mercato del 36%.
Metà della top ten di ottobre vede presenti modelli Stellantis e che monopolizzano il podio: domina come sempre Fiat Panda con 8.192 unità, seguita da Lancia Ypsilon con 3.653 pezzi e Jeep Renegade che arriva a 3.504); quinto posto per Citroen C3 (2.884), e settimo per Fiat 500 (2.542).
Il mercato dell’usato totalizza ad ottobre 439.960 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, il +47,7% su ottobre 2021; nei primi dieci mesi del 2022, i trasferimenti di proprietà sono 3.827.132, pari al +32,6% rispetto allo stesso periodo del 2021.