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Sono bastati soli due giorni di attività per mettersi alle spalle il numero da brivido di tutto aprile e guardare con più ottimismo al domani: i dati (anche se ancora parziali) del 4 e 5 maggio che tutti aspettavano per valutare le dinamiche commerciali seguenti alla forzata fase di stop delle attività di vendita, offrono spunti confortanti.
Dopo infatti le 1.114 nuove vetture immatricolate proprio il 4 maggio, il 5 tale numero è più che raddoppiato, sfiorando le 3.000 unità: come dire, per chi ama i numeri, che sono bastati due soli giorni di attività per fare meglio di aprile scorso.
Piccoli segnali, appunto, ma di speranza.
Ovviamente sarebbe avventato sostenere che all’uscita del lockdown ci sia stata una corsa all’acquisto: è presumibile, piuttosto, che le vetture immatricolate siano in massima parte acquistate prima dell’avvento della pandemia, arrivate dai concessionari durante il blocco delle attività e poi finalmente consegnate ai legittimi proprietari.
Nondimeno, è possibile, anzi sperabile, che molti potenziali clienti si facciano convincere nelle prossime ore all’acquisto: le allettanti offerte da parte di Case e concessionari per smaltire i consistenti stock di veicoli fermi sui piazzali (numero importanti: si parla di centinaia di migliaia di autovetture) dovrebbero essere una leva potente per superare ogni remora.
Non resta che attendere i dati dei prossimi giorni, per avere la conferma di tale dinamica.