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Tra tanti musi lunghi, discorsi preoccupati degli operatori e autosaloni vuoti di pubblico, c’è anche chi, timidamente certo ma di questi tempi è già una bella notizia, guarda al futuro con fiducia.
Se infatti il marcato dell’auto nel nostro Paese mostra sconfortanti segnali di regresso, analizzando le dinamiche dei diversi segmenti che lo compongono non può sfuggire il dato relativo alle vetture elettriche, che a febbraio 2020 sono state immatricolate in quasi 2.500 unità.
Un totale che consente l’uso dell’espressione ormai quasi desueta di “balzo in avanti“, con la quota di mercato delle full electric che si attesta all’1,5% del totale, varcando la soglia psicologica dello «zero virgola» che finora le era assegnata senza soluzione di continuità.
L’elaborazione sui dati, svolta dall’Unrae, l’associazione dei produttori stranieri di auto, evidenzia il cambio di passo delle vetture elettriche in Italia, trend già emerso ad inizio dell’anno ed ora confermato in maniera evidente.
Le 2.500 le vetture elettriche immatricolate in Italia a febbraio si traducono nel +900% rispetto alle 253 vendute nello stesso periodo del 2019, mentre a gennaio la quota era stata maggiore di oltre sette volte, con 1.394 auto elettriche immatricolate nel 2020 contro le 161 di gennaio 2019.
La Top Ten parla solo straniero: le auto elettriche di produzione nazionale, infatti, sono assenti dalla classifica mensile, e così sarà per ancora qualche tempo, in attesa che siano disponibili le annunciate novità a “zero emissioni“ da parte del marchio FCA.
Il trend di crescita riguarda anche le ibride plug in, pur in misura minore: 1.219 vetture immatricolate a febbraio scorso contro le 269 del 2019, crescita che ha inciso sulla quota di mercato delle ibride, più che raddoppiata in un anno; nel primo bimestre del 2020 valevano il 10,5% del mercato (l’11% a febbraio) contro il 5,2 di un anno fa.
Un’accelerazione che non riguarda solo l’Italia: l’ultimo report dell’Acea, l’associazione europea delle imprese dell’automotive, sottolinea che nel Vecchio Continente la quota di auto ibride è passata dal 6,5% del 2018 al 9,5 dell’anno scorso, trend di crescita che verrà confermato dai dati relativi ai primi mesi del 2020.
Secondo l’Anfia, all’aumento delle vendite di auto elettriche hanno contribuito gli incentivi, “che premiano le vetture con emissioni fino a 60 g/km di CO2 – nuovo limite applicabile dal 2020 –, in pratica auto elettriche e ibride plug-in“.
A febbraio 2020, un acquirente privato su quattro ha acquistato un’auto ad alimentazione alternativa (comprese quelle a GPL e metano), valore che passa a una su sette per le società; le auto ricaricabili intestate a società sono il 69% del segmento.