Mercato Italia: gli incentivi servono a poco, giugno chiude al -15%

Mercato Italia: gli incentivi servono a poco, giugno chiude al -15%
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Effetto quasi nullo sulle immatricolazioni delle misure di sostegno all'acquisto volute dal Governo: la crisi del mercato continua
2 luglio 2022

C'erano timide speranze, ma l'illusione è durata poco: i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili riportano che a giugno sono state immatricolate 127.209 nuove vetture, corrispondenti al -15% rispetto a dodici mesi fa; il primo semestre si attesta a 684.228 unità, pari al -22,7% sul 2021 ed al -36,8% sul 2019.

La previsione per fine anno è inferiore a 1.180.000 immatricolazioni, un livello che riporta il mercato alle dimensioni degli anni '60 del secolo scorso.

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Del tutto deludente, quindi, l'impatto degli incentivi varati dal Governo con il Decreto dello scorso 6 aprile, ma divenuti prenotabili solo a fine maggio e con i 170 milioni di euro destinati alla fascia 61-135 g/km di CO2, quella con maggiori volumi di vendita (il 65% del mercato) esauriti in soli venti giorni.

Di contro, i fondi riservati agli acquisti di elettriche e plug-in da parte di privati e società di car sharing sono ancora largamente disponibili, con l’87,3% e il 93,7% dello stanziamento ancora non utilizzati.

Davanti a questo scenario, appare comprensibile la richiesta di Federauto, la Federazione Italiana dei Concessionari Auto, di provvedere al recupero di tutte le prenotazioni del secondo semestre 2021 rimaste fuori dalla proroga dei termini a 270 giorni decisa da Governo a fronte dell'iniziale termine di 180, alla luce delle consegne molto dilazionate per i noti problemi di approvvigionamento delle supply chain.

Il declino di benzina e diesel

L’analisi per alimentazione conferma la caduta di benzina e diesel, che nel mese riportano il -18% ed il -21% dei volumi, fermandosi al 29,2% e 20,7% di quota (27,6% e 20,6% nel cumulato); ancora positivo l’andamento del GPL (+1,3%), con una quota in salita al 9,7% (8,6% da gennaio a giugno) mentre l’ulterie tracollo (-62%) porta il metano all’1,1% del mercato, nel mese quanto nell'intero semestre.

Nonostante gli incentivi, diminuiscono del 12% le immatricolazioni di BEV nel mese, con quota al 4,8% (3,6% nel semestre); stabile il volume delle PHEV (-1,2%), con quota in aumento dal 4,7% di dodici mesi fa al 5,5% (5,4% nel cumulato); le ibride fanno meno peggio (-9,4%) con quota al 29,1% (33,0% nel primo semestre del 2022), composta per l’8,7% di “full” hybrid e per il 24,3% di “mild” hybrid.

Tra i segmenti, in pesante calo nel mese le piccole (seg. A) e medie superiori (seg. D), che perdono 3,3 punti (al 14,1%) e 0,9 (al 11,4%) di quota; andamenti negativi per utilitarie (seg. B) e medie (seg. C), con quote quindi stabile al 38,0% (utilitarie) e in miglioramento al 34,1% (medie); crescono infine le immatricolazioni di segmento E (+6,3%) ed alto di gamma (seg. F, +7,4%), con quote in rialzo al 2,2% e 0,4%.

Fra le carrozzerie, i SUV coprono oltre la metà del mercato di giugno, con i crossover al 43,4% e i fuoristrada al 10,5% (52,9% nei sei mesi); in seconda posizione le berline, al 39,0%.

Sette su dieci sono Stellantis

Il Gruppo Stellantis totalizza nel mese 48.701 immatricolazioni (-14%), con quota del 38,3% (37,8% a giugno 2021); nei primi sei mesi del 2022, le immatricolazioni ammontano a 255.073 unità (-27,5%), con quota di mercato del 37,3%.

Sono sette i modelli del Gruppo nella top ten di giugno: sempre leader Fiat Panda (7.613 unità), terzo posto per Peugeot 208 (3.751), che recupera sei posizioni rispetto al mese precedente e quarto per Lancia Ypsilon (3.716); sesta posizione per Jeep Renegade (3.316), settima per Citroen C3 (3.200) ed ottavo, per Fiat 500 (3.139); chiude la top ten Fiat 500X (2.638).

Infine, sono in calo tutte le aree geografiche, con la sola Italia centrale (-6,8% il volume) che aumenta la quota, arrivando al 22,5%; perde quasi un punto l’Italia Nord Orientale (al 31,7%) grazie alla brutta performance del noleggio nell’area.
 

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