Mercato Italia: ad aprile vendite a picco, -33%, ecco gli effetti degli incentivi (che ancora non partono)

Mercato Italia: ad aprile vendite a picco, -33%, ecco gli effetti degli incentivi (che ancora non partono)
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Meno di centomila nuove vetture: in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, gli incentivi approvati restano ancora al palo e si fermano gli acquisti
2 maggio 2022

Ce la caviamo con una (amara) battuta: è proprio vero che non ci sono più le stagioni di una volta, e che quindi aprile possa essere simile ad agosto, proprio come accaduto nel mercato delle auto, che secondo i dati dell’Archivio Nazionale dei Veicoli del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, riporta ad aprile un crollo secco del 33%, con sole 97.339 immatricolazioni rispetto alle 145.243 dello stesso mese 2021, valore appunto da mese estivo.

Ovviamente anche il bilancio del primo quadrimestre è poco confortante, con 435.647 immatricolazioni, pari al -26,5% sul 2021 e al -38,9% sullo stesso periodo del 2019.

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Da queste premesse, le proiezioni per fine anno prospettano un dato presunto di poco superiore alle 110.000 unità, valore che riporterebbe il mercato italiano indietro di oltre mezzo secolo, ai livelli degli anni ’60.

Nella dinamica negativa sono coinvolti i principali segmenti: city car e utilitarie con un crollo di oltre 1/3 dei volumi scendono al 16,6% e al 37% di quota, mentre un minimo recupero di pochi decimali interessa medie ed i segmenti E ed F; solo il segmento D guadagna in aprile 1 punto percentuale.

Anche le carrozzerie segnano tutte un crollo generalizzato, ad eccezione dei monovolume compatti: i crossover ritornano market leader, salendo al 42,7% e staccando le berline, ora al 38,8%; in crescita anche i fuoristrada al 12,1% del totale in aprile.

Ad aprile si assiste al deterioramento dei volumi di immatricolato in tutti i canali di vendita: quello dei privati registra un drastico calo del -40,2%; pesante anche la flessione delle immatricolazioni a società (-24,3%) e noleggio (-20,6%); analoga tendenza nel primo quadrimestre: il mercato privati che scende del 29,1% (quota 61,5%), quello delle società del 22,2% (quota 14,6%) e il noleggio del 21,6% (quota 23,9%).

Sul fronte delle alimentazioni, le immatricolazioni di vetture elettriche sono calate del 37,5% con una market share del 3,1%, così come anche le plug-in e le ibride (mild e full) hanno riportato -8,5% (quota al 5,9%) e -19,9% (quota al 34,5%); resta debole la dinamica del mercato delle auto a benzina (-42,9%) e diesel (-38,1%), con quote di mercato del 27,2% e 20,9% nel mese, mentre il vertiginoso aumento del prezzo del gas naturale si riflette sulle immatricolazioni, che chiudono aprile al -73,6%, mentre il GPL registra -22,4%.

Da inizio 2022, le quote di mercato sono così ripartite: benzina 27,2%, diesel 20,4%, elettrico 3,3%, plug-in 5,4%, ibrido elettrico 33,9%, GPL 8,7% e metano 1,1%.

Il Gruppo Stellantis totalizza nel mese 34.609 immatricolazioni (-40,9%), con quota di mercato del 35,6%; nel primo quadrimestre 2022, le immatricolazioni sono state 158.766 (-33,6%), con quota di mercato del 36,4%.

Sei i modelli del Gruppo nella top ten di aprile: Fiat Panda sempre in testa (9.386 unità), terzo posto per Lancia Ypsilon (2.741), e settimo per Jeep Compass (2.162); ottava posizione per Fiat 500X (1.948), nona per Jeep Renegade (1.879), e decima per Citroen C3 (1.818).

Negli ultimi tre giorni di aprile è stato immatricolato il 38,3% del totale, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, rappresentano circa il 9,3% dei volumi di vendita mensili, pari al -30,8% rispetto allo stesso mese 2021.

Per finire, il mercato dell’usato totalizza 357.473 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari ad aprile 2022, il 27% in più rispetto ad aprile 2021; nei primi quattro mesi del 2022, i trasferimenti di proprietà sono 1.563.412, in crescita del 33% rispetto allo stesso periodo del 2021.

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