Mercato Italia: ad agosto balzo del 9,46%… e canto del cigno del diesel?

Mercato Italia: ad agosto balzo del 9,46%… e canto del cigno del diesel?
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Due sorprese: Fiat Panda dopo cinque anni non è più best seller e torna a salire la richiesta di vetture diesel
4 settembre 2018

Un mese anomalo, in controtendenza rispetto ai primi sette del 2018: in Italia, ad agosto sono state immatricolate 91.551 vetture, con un incremento sullo stesso mese del 2017 del 9,46% e ciò nonostante un giorno lavorativo in meno.

Un risultato certamente influenzato dallo sforzo di alcune Case per smaltire vetture non in regola con il WLTP, il nuovo sistema europeo di omologazione in vigore il 1° settembre, che assicura una misurazione più accurata dei livelli delle emissioni inquinanti.

Bene diesel e vetture alternative

Con i dati di agosto, il mercato italiano recupera quasi del tutto il calo delle immatricolazioni generato nei primi sette mesi dell’anno, portando il consuntivo di fatto sullo stesso livello dello scorso anno.

Il dato più eclatante di riguarda il ritorno alla crescita, dopo sei cali mensili consecutivi, delle immatricolazioni di vetture diesel, in rialzo del 6% e quota di mercato del 55,8%, pur restando in calo del 5,4% nel progressivo 2018.

Oltre alle vetture diesel crescono anche le immatricolazioni delle vetture a benzina, che ad agosto sono il 29,4% del mercato (la quota mensile più bassa dal 2015), con un incremento dell'8% nel mese e del 3% nel cumulato.

Tra le vetture ad alimentazione alternativa, è in crescita il mercato delle auto a GPL, che nel mese registrano una variazione positiva del 26%, mentre nel cumulato riducono il calo all'1%.

Continua anche la progressione delle vetture a metano: il +4% di agosto 2018 rispetto ad agosto 2017 porta la crescita tendenziale nei primi otto mesi del 2018, ad un eloquente +57%.

Ma a registrare il miglior andamento sono le vetture elettriche, sia nel mese (+87%), che nel cumulato (+147%), pur rappresentano ancora una quota molto piccola del mercato, pari appena allo 0,2%.

Infine, le autovetture con motore ibrido sono in crescita del 39% nel mese e del 34% nel 2018.

In totale, elettriche e ibride valgono insieme il 4,4% del totale immatricolato ad agosto.
 

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L'andamento di FCA senza Marchionne

In riferimento ai segmenti, ad agosto Fiat Panda si conferma la più venduta tra le superutilitarie, con quota di mercato del 33%, pur perdendo, nello stesso mese, la prima posizione nella top ten delle vendite complessive, che conservava ininterrottamente da settembre 2013.

Fiat Tipo e Alfa Romeo Giulietta, sono invece al primo e secondo posto tra le vetture medie-inferiori, rappresentando il 38% delle vendite di agosto per questo segmento; Alfa Romeo Giulia è il modello più venduto tra le vetture medie, con il 35% di quota.

Dominio del gruppo FCA in ogni segmento dei SUV: Fiat 500X e Jeep Renegade sono i primi due tra i SUV Piccoli, Jeep Compass è il primo tra quelli Compatti, mentre Alfa Romeo Stelvio è il primo tra i SUV Medi; infine, Jeep Grand Cherokee è il più venduto tra i SUV Grandi.

Il Gruppo FCA detiene il 27% di quota sul totale di agosto tra i SUV di tutte le dimensioni.

Fiat 500L, infine, è il monovolume più venduto nel mese, valendo quasi un terzo dell'intero mercato dei monovolumi di agosto 2018.

Le marche nazionali totalizzano nel mese 24.923 immatricolazioni (+2,9%), con quota di mercato del 27,2%; da inizio 2018, le immatricolazioni complessive ammontano a 373.026 unità (-6,9%), con quota di mercato del 27,3%.

I marchi di FCA (escluse Ferrari e Maserati) totalizzano 24.702 immatricolazioni nel mese (+2,6%), con quota di mercato del 27%; andamento positivo per Alfa Romeo (+66,6%) e Jeep (+137,8%); bene anche Ferrari (+23,5%), Maserati (+14,3%) e Lamborghini (+500%).

Nel periodo gennaio-agosto, i marchi di FCA totalizzano 369.822 vetture, con calo del 7% e quota di mercato del 27,1%. Chiudono bene il progressivo 2018 i brand Alfa Romeo (+16,3%) e Jeep (+104%), ai quali si affiancano Ferrari (+13,9%) e Lamborghini (+41,3%).

Renault Clio strappa il primato a Panda

Sono sei, ad agosto, i modelli italiani nella top ten delle vendite: ceduto a Renault Clio il primo posto del podio (4.402 unità), Fiat Panda (3.542) è in seconda posizione, seguita da Jeep Compass (3.002), che guadagna due posizioni, e, al quarto, da Fiat 500X (2.994).

Al quinto posto troviamo Fiat Tipo (2.400) e, al settimo, Jeep Renegade (2.110), che sale di una posizione; chiude la classifica, al decimo posto, Fiat 500L (1.996).

L’analisi delle vendite per canale ad agosto conferma la forte spinta del noleggio: +31,3%, in crescita di oltre il 3%, valendo ora il 19,3% del totale mercato.

Il noleggio a lungo termine ha segnato un +35% (grazie soprattutto alla performance delle società captive), rispetto alla flessione del 17,5% del breve termine; nel cumulato gennaio-agosto il noleggio nel complesso copre il 25% del totale.

Le vendite ai privati crescono nel mese del 5,8%, perdendo quasi due punti di quota (al 56,7% del totale), mentre negli otto mesi si mantengono in territorio negativo (-3,5% in volume, al 54,3% di quota).

Leggero incremento per le vendite a società (+3,2%) che nel mese si fermano al 24% di quota (-1,4%), mentre sono sostanzialmente stabili nel cumulato sia in volume che in quota.

infine, le vendite di auto usate registrano ad agosto una flessione del 4,6% con 260.485 auto trasferite, comprensive delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore in attesa della rivendita a cliente).

Il cumulato dei primi otto mesi archivia un calo del 2,9% a 2.952.574 passaggi di proprietà, rispetto a 3.041.611 del gennaio-agosto 2017.
 

I commenti delle Associazioni

I commenti delle Associazioni
«Sono due gli aspetti da sottolineare dopo i dati di agosto - commenta Gianmarco Giorda, Direttore di Anfia - Il principale è che tornano a crescere dopo sei cali mensili consecutivi, le immatricolazioni di vetture diesel, mentre prosegue il buon andamento di quelle ad alimentazione alternativa che rappresentano il 14,8% del totale immatricolato ad agosto, con una crescita del 27% nel mese e del 17,5% nel cumulato».

«Il paventato incremento dell’IVA – afferma Michele Crisci – potrebbe indurre una stagnazione dei consumi nel nostro Paese, con effetti sulla situazione macroeconomica generale. Nel solo settore automobilistico, un aumento dell’aliquota IVA costringerebbe i consumatori a spendere circa 400 euro in più nel 2019 per l’acquisto della vettura; spesa che salirebbe di 530 euro nel 2021, disincentivando gli acquisti e, quindi, decelerando il necessario processo di rinnovo di un parco circolante molto anziano, che determinano effetti negativi in termini di sicurezza stradale e per quanto riguarda, l’impatto ambientale».

 

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