Mercato Italia: a luglio un robusto +4,4%

Mercato Italia: a luglio un robusto +4,4%
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Continua l’andamento ad onda delle vendite, che salgono a luglio del 4,4%. Si riduce la flessione del 2018 sul 2017, ma resta lontano l’obiettivo dei due milioni di vetture per fine anno
2 agosto 2018

C’era attesa per le cifre ufficiali che, ormai con puntualità svizzera, il Ministero di Infrastrutture e Trasporti rende note a poche ore dalla fine del mese in esame: dopo il forte risultano negativo di giugno, luglio assumeva una valenza cruciale per le proiezioni sulla fine dell’anno.

Ebbene, possiamo andare in vacanza (relativamente) tranquilli: le vetture vendute nel settimo mese dell’anno sono state 152.393, quasi 6.500 in più rispetto alle 145.942 del luglio 2017, con incremento percentuale pari al 4,4%.

Grazie a questi dati, il cumulato dei primi sette mesi dell’anno riduce la flessione a -0,7% con 1.273.730 vetture immatricolate, rispetto a 1.283.242 del gennaio-luglio 2017.

Per gli operatori, per il 2018 si prevedono così 1.960.000 immatricolazioni totali (pari al -0,6% rispetto al 2017, valore allineato a quanto fatto nel 2010), per puntare nel 2020 a raggiungere la soglia dei 2 milioni.

Il diesel arretra ancora

Da rilevare a luglio l’ulteriore arretramento del diesel, che perde un altro 5,2% fermando la sua quota al 51% del totale: sono soprattutto i privati a mostrare diffidenza verso questa alimentazione, calando del 16,8%), mentre sono in controtendenza le vendite negli altri canali, in particolare le società (+11,8%), dato dovuto al riassortimento delle giacenze in vista dell’entrata in vigore, il 1° settembre, delle nuove norme di omologazione dei veicoli (WLTP e RDE).

Nei primi sette mesi del 2018, la flessione del diesel è del 6,2% e la quota, in discesa del 3%, si attesta al 53,6% del totale.

Della debolezza del diesel ne beneficiano le auto a benzina, che crescono nel mese dell’11,3%, toccando il 33,1% di quota, con crescita nella sola area dei privati del 26,7%, a fronte di una flessione del 20% nelle società.

Nel cumulato gennaio-luglio, l’incremento è però più contenuto, pari al 2,8%, valendo 1/3 delle vendite totali.

In crescita tutte le altre alimentazioni: il GPL (+8,5%) riduce il calo del cumulato al -2,8% e sale all’8,1% di quota nel mese (6,3% nei sette mesi dell’anno), grazie agli acquisti di società e noleggio.

Le vetture ibride incrementano i volumi in luglio del 47%, superando il 5% di rappresentatività e oltre il 4% nel cumulato.

Grazie all’offerta di nuovi modelli, il metano cresce del 67,8%, portandosi al 2,2% di quota nel mese e al 2,3% nei sette mesi. Le elettriche, con il contributo dei privati e soprattutto del noleggio, incrementano i volumi di oltre il 340% nel mese, toccando lo 0,4% di quota sul totale (0,2% nel cumulato e +153% in volume) con 2.906 unità nei sette mesi.

In luglio tornano in territorio positivo gli acquisti dei privati (+1,5%), al 56,9% di quota, anche se i volumi nel cumulato restano in flessione del 4,3%, scendendo al 54,1% di quota (-2%).

Le società incrementano gli acquisti del 4,6% in luglio, recuperando qualche decimo di quota nel mese e nel cumulato (al 25,4% e al 20,5% del totale), grazie all’aumento dell’8,5% delle autoimmatricolazioni.

Incremento a doppia cifra per il noleggio nel mese (+13,3%), grazie al contributo del lungo termine (+20,4%), a fronte di una flessione del 35,9% del breve termine; nei sette mesi, l’aumento è del 6,4%, e rappresenta oltre il 25% delle vendite totali.

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Nei segmenti, flettono a doppia cifra in luglio le city car e l’alto di gamma, mentre le medie del segmento C crescono di quasi il 18%, toccando nel mese il 35,2% di quota (33,9% nel cumulato) ad un passo dal raggiungere le vetture del segmento B.

Da segnalare la flessione di tutte le carrozzerie, ad eccezione di fuoristrada (+10,6%) e crossover (+43%); leggero segno più anche per le multispazio.

Le marche nazionali totalizzano a luglio 42.649 immatricolazioni (+3,7%), con quota di mercato del 28%; nel cumulato da inizio 2018, le immatricolazioni ammontano a 347.993 unità (-7,5%), con una quota di mercato del 27,3%.

I marchi FCA (escluse Ferrari e Maserati) toccano 42.107 immatricolazioni nel mese (+3,4%), con quota di mercato del 27,6%.

Andamento positivo per Alfa Romeo (+44,5%) e Jeep (+102,3%); bene anche Ferrari (+11,9%) e soprattutto Lamborghini (+216,7%).

Nel periodo gennaio-luglio, i marchi di FCA totalizzano 345.017 autovetture, con calo del 7,7% e quota di mercato del 27,1%.

Chiudono bene il progressivo 2018 i brand Alfa Romeo (+12,4%) e Jeep (+101%), ai quali si affiancano Ferrari (+12%) e Lamborghini (+36,9%).

Sono ben sette, a luglio, i modelli italiani nella top ten delle vendite, con Fiat Panda (7.664 unità) e Fiat 500X (5.302) confermate nelle prime due posizioni, non solo quella mensile, ma anche quella di gennaio-luglio 2018, seguite, al quarto posto, da Fiat Tipo (3.707), che risale di tre posizioni rispetto al mese precedente.

Al quinto posto troviamo Jeep Compass (3.676), che guadagna tre posizioni rispetto a giugno, e, al sesto, Lancia Ypsilon (3.455); ottava posizione per Jeep Renegade (3.141) e decima per Fiat Punto (2.926).

Le vendite di auto usate, infine, sono cresciute a luglio dell’1,4% con 384.318 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome di un operatore in attesa della rivendita a cliente) rispetto a 378.884 dello stesso periodo 2017.

Nei sette mesi siamo ancora in territorio negativo con un calo del 2,8% a 2.692.089 auto trasferite (2.768.661 7 mesi 2017).

I commenti delle Associazioni

«Il mercato - commenta Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA - mostra nuovamente un segno positivo dopo i rallentamenti di maggio (-2,6%) e giugno (-7,3%), che avevano portato a una chiusura del primo semestre in leggera flessione. Ha influito al rialzo anche il calendario, avendo luglio 2018 un giorno lavorativo in più rispetto allo scorso anno, con 22 giorni contro 21».

«Benché in lieve ripresa - afferma Michele Crisci, Presidente dell’Unrae - non è facile prevedere un recupero rispetto allo scorso anno. Le vendite nella seconda parte dell’anno, secondo la nostra stima, dovrebbero stabilizzarsi sui livelli del 2017, per portare il 2018 a un volume di immatricolazioni leggermente al di sotto dell’anno precedente, mentre Lo scenario di lungo periodo indica per il 2019 un andamento delle immatricolazioni con incremento dell’1%, per arrivare al 2020 quando prevediamo che il mercato possa superare la soglia dei due milioni di immatricolazioni. Con questi tassi di crescita e senza interventi di stimolo al rinnovo del parco circolante, si fatica ad ipotizzare un impulso al ricambio del parco auto anziano, che conta ancora oggi oltre il 20% di vetture ante Euro3».

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