Mercato Italia: a luglio cresce, ma senza frenesia

Mercato Italia: a luglio cresce, ma senza frenesia
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Le nuove immatricolazioni sono state 145.363, il +5,9% rispetto allo stesso mese del 2016.
2 agosto 2017

Come previsto da molti analisti, luglio 2017 chiude con segno positivo, ma meno dinamico rispetto ai mesi precedenti: il rallentamento, in linea con la stagione estiva, comunque presenta un +5,9% (nel primo semestre era stata del +8,9%), mentre sono sei i modelli italiani presenti nella top ten mensile.

Le 145.363 immatricolazioni di luglio registrate dal Ministero di Infrastrutture e Trasporti, il volume dei primi sette mesi dell’anno si attesta a 1.282.353 unità, pari ad un +8,6% sui volumi dello stesso periodo del 2016.

Le prime cinque sono italiane

Le marche nazionali totalizzano a luglio 41.042 immatricolazioni (+3,6%), che corrispondono ad una quota di mercato del 28,2%.

Nei primi sette mesi del 2017, le immatricolazioni tricolori totali sono state 376.274 (+9,2%), con quota di mercato del 29,3% contro il 29,2% di un anno fa.

I marchi di FCA (escludendo Ferrari e Maserati) riportano 40.629 immatricolazioni nel mese (+3,2%), con quota di mercato del 28%. Andamento positivo per i brand Fiat (+0,2%), Alfa Romeo (+26,8%), Jeep (+27,1%), oltre che per Ferrari (+23,5%), Maserati (+96,9%) e Lamborghini (+9,1%).

Nel progressivo da inizio 2017, i marchi di FCA arrivano a 373.656 autovetture, in crescita del 9% e quota di mercato del 29,1%. Nel cumulato da inizio anno, presentano risultati positivi i brand Fiat (+9,4%), Alfa Romeo (+31,9%), Jeep (+10,1%), a cui si affiancano Maserati (+108,3%) e Lamborghini (+33,8%).

I sei modelli italiani presenti a luglio nella top ten delle vendite occupano le prime cinque posizioni: in testa Fiat Panda (leader del mercato anche nel totale annuo) con 9.332 unità, seguita da Fiat 500 (5.525), che sale di ben cinque posizioni rispetto a giugno, mentre al terzo posto resta stabile Fiat Punto (4.351).

Al quarto e quinto posto troviamo Lancia Ypsilon (4.244), che guadagna quattro posizioni, e Fiat Tipo (3.562), seguite, all’ottavo posto, da Fiat 500X (3.224).

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Meno privati, più società

Dall’analisi della domanda, si conferma a luglio il calo il canale delle vendite a privati (-1,8%), più evidente nel Sud Italia dove la flessione è del 6,8%. Tale dinamica è stata ben contrastato dalle immatricolazioni a società, che crescono del 25,7%, e dal noleggio che, spinto soprattutto dal breve termine, aumenta dell’8,7%.

Le società aumentano la propria quota del 4%, arrivando ormai a rappresentare un quarto delle immatricolazioni del mercato, mentre il canale dei privati scende al 58,5%. Tale risultato si ripete anche nel cumulato dei primi sette mesi: il canale dei privati perde il 5,5% e si attesta al 56,1%.

Crescono le alimentazioni alternative

I dati sulle alimentazioni registrano il calo del diesel: con il -3% di oggi rispetto allo scorso luglio dello scorso anno, si attesta sul 56% di quota, con 82.114 unità, stabile in volumi rispetto a luglio 2016 (+0,2%).

Segue, al 31,1% di quota, la benzina che registra una crescita del 5,7% con 45.579 vendite.

Tra le alimentazioni a basso impatto ambientale, ottima performance del GPL che chiude il mese con un +44,3%, delle ibride e delle elettriche che quasi raddoppiano i propri volumi, con un +95,1% e +100,0%.

Unico a calare, il metano chiude luglio con una flessione di oltre il 30%.

L’andamento per segmenti

Tra i segmenti, si rileva una crescita robusta per le piccole (+11,4%) e per il segmento alto di gamma (+25,5%), un modesto aumento per le medie (+8,6%) mentre restano stabili le utilitarie con un +1,9% e registrano un lieve incremento le medie superiori e le superiori.

Nelle carrozzerie, forte flessione per tutti i monovolume: piccoli (-36,3%), grandi (-12,1%) e compatti (-10,1%), che perdono anche rappresentatività sul mercato a fronte della forte crescita dei crossover, che, grazie alle 33.284 vendite, guadagnano il 4% di quota, attestandosi al 22,7%.

Da segnalare anche l’ottima performance delle coupé, che aumentano di quasi il 50% rispetto allo scorso anno.

Il mercato dell’usato totalizza a luglio 378.884 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, in contrazione dell’1% rispetto a luglio 2016.

Nei primi sette mesi del 2017, i trasferimenti di proprietà sono 2.768.661, il -2,5% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Con il risultato di luglio, le previsioni di vendita per il 2017, con dati macroeconomici più favorevoli e costante una incertezza legata al quadro politico, sono confermate in crescita: si ipotizzano ora 1.950.000 immatricolazioni, con incremento del 6,8% rispetto all’anno scorso, pari a quasi 125.000 unità in più.

Dopo due anni consecutivi di incrementi a doppia cifra, quindi, se fosse confermato il +6,8% previsto oggi, il mercato in Italia tornerebbe nel 2017 a tassi di crescita più contenuti, attestandosi sui livelli del 2010.

I commenti delle Associazioni

«Dopo la crescita a doppia cifra di giugno - commenta Gianmarco Giorda, Direttore di Anfia - il mercato mantiene il segno positivo. Luglio ha contato lo stesso numero di giorni lavorativi del luglio 2016 e presenta comunque il miglior risultato in termini di volumi dal 2010, quando si superarono le 153.000 unità».

«Il mercato - rileva Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, Associazione delle Case Automobilistiche Estere - sembra aver risentito dello sforzo immatricolativo dei mesi scorsi denunciato dal calo delle vendite nel canale privati. Questo calo potrebbe trovare due giustificazioni: una per l’uscita delle vetture “chilometri zero“ dai concessionari al cliente finale, l’altra, nel maggiore utilizzo del canale noleggio a privati. A settembre, tra gli altri, dovremo accelerare la sostituzione del parco anziano: l’auspicio è che siano recepite le nostre proposte per rendere strutturale il Superammortamento e rifinanziare la Legge Sabatini, oltre a decidere interventi specifici e duraturi, come per esempio la possibilità di dedurre parte dei costi di acquisto dei veicoli a basse emissioni senza escludere gli Euro6».

«Abbiamo chiuso un mese difficile - osserva Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia - condizionato da un importante stock di “chilometri zero“ accumulatosi nei mesi. Per questo che possiamo affermare che il dato finale si scrive +5,9% ma si legge -1,9%, che corrisponde al mercato privati, ossia alla vendita alle famiglie. E questo dato negativo è una spia accesa nel quadro strumenti del mercato. Il nostro Osservatorio, che monitora anche l’andamento delle immatricolazioni, ha registrato negli ultimi tre giorni di luglio ben 64.000 immatricolazioni, oltre il 44% delle 145.363 totali. Non ci sembra un dato da sottovalutare».
 

 

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