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I francesi del gruppo Renault hanno presentato a Milano i risultati del primo semestre 2017, per i loro due marchi Dacia e Renault. Il mercato italiano a +11,8% è uno di quelli di maggior successo a livello europeo per il Groupe, insieme a nazioni come Germania, Polonia e Repubblica Ceca e Slovacchia. Non parliamo di una crescita repentina o inattesa certo, ma di una conquista di piccole percentuali sfruttando un mercato in trend positivo (crescita dell’8,7% per auto e commerciali) fino ad arrivare a quella cifra con due numeri, mai toccata negli ultimi trentatré anni, ovvero dal 1986. Una soddisfazione che però non è relativa solo alla quantità del venduto, 121.955 veicoli, bensì al tipo di risposta che il mercato tricolore da alle proposte dei due marchi, evidentemente ben coerenti per qualità, economia e varietà di gamme. Il motivo di cui vantarsi per i francesi risiede poi nelle tante novità in termini di nuovo prodotto ma anche di serie speciali e attività, proposte di recente, come le sponsorizzazioni o gli eventi che il gruppo ha attuato in questi primi sei mesi e proseguirà anche nei successivi.
Per quanto riguarda il marchio Dacia, che sfiora il 3% di quota mercato superando le 35mila immatricolazioni, è la nuova Sandero a fare la parte del leone, con +33% seguita da Duster, ma ci sono anche gli allestimenti speciali per fare numero e quelli più dotati, per fare nicchia (relativa) a buon mercato come tradizione: Stepway e Brave per la prima e 4x4 la seconda. Il target del marchio all'interno del gruppo è sempre quello di rimanere a un livello di buon rapporto qualità prezzo, ma non senza mantenere l’immagine viva. Per questo ricordiamo alcune campagne come quella del Capodanno napoletano e dei giocatori dell'Udinese che lasciano venire allo stadio i tifosi andando a lavorare al posto loro (Swap). Sono risultati di grande crescita nell’ultimo decennio quelli di questo brand quasi inesistente da noi un tempo; dando filo da torcere a molti marchi generalisti conosciuti e lasciando a nostro giudizio anche un buon margine di redditività, contando le buone economie di scala su alcuni sistemi che utilizzano queste vetture riprendendoli da quanto nato è sviluppato per le cugine più evolute.
Per il marchio principale, capace di 86.560 immatricolazioni con crescita del 10,3%, la parte del leone è quella di Clio, compatta capace di rimanere in vetta alle vendite delle straniere in Italia, grazie a stile azzeccato ma anche al rinnovarsi di contenuti come quello del GPL, salito al 20% all'interno delle vendite. Seguono Captur e Kadjar, vettura quest’ultima su cui sono spesso presenti dotazioni di buon livello (serie limitata o cambio EDC) quindi le nuove Megane, Scénic, Talisman (poche ma tutte di alta gamma al 60% con 4Control e ruote sterzanti) ed Espace (4Control 70%). Proprio il rinnovamento gamma nei segmenti C e D, con spinta verso nuove e dotate versioni, spesso proposte in serie speciale, cerca di perseguire la strategia del gruppo che vede Renault non darsi più a ogni fascia indistintamente ma curare la parte un po’ più alta di segmento permettendosi anche certi prezzi.
Buone anche le vendite sul fronte Veicoli Commerciali, un mercato in crescita del 5,4% dove Renault, con 8.574 unità immatricolate, registra un + 5,6% e una quota di mercato del 9,7%, la più alta degli ultimi dieci anni. Mezzo più popolare il Kangoo Express. Fronte attività esterne i francesi hanno investito sulla nazionale italiana rugby, il Booster Tour e soprattutto il rinnovamento della rete concessionari che è in corso per proporre ambienti di più ricercato stile per i Renault Store del prossimo futuro, attesi anche a nuove assunzioni (quota 143) secondo quanto dichiarato. Ultimo aspetto che non dimentichiamo da appassionati di competizioni sportive, è il costante impegno Renault sulle piste, con Clio Cup e nei Rally, con ben dodici Trofei e una piccola adatta a debuttare come la Twingo R1A Evo.
Prossimamente assisteremo ad altre novità dedicate al mercato italiano, come sarà a luglio il Vertical Summer tour, seguito dal lancio della gamma Business per Megane, Scenic e Kadjar. A settembre proprio Kadjar si doterà del nuovo cambio X-tronic, prima che debutti il nuovo Koleos. Altre nuove versioni di vari modelli anche Dacia saranno poi di contorno ai pezzi forti: la leggera e sportivissima Alpine A110, il cui motore, adattato sarà anche su Espace con la versione TCe 225, il pick-up Alaskan e il debutto a Francoforte, delle nuove Megane RS insieme a Dacia Duster.
Insomma i francesi sembrano andare a tutta birra, anche se non sappiamo per quanto sarà così, come ammette lo stesso direttore generale Bernard CHRÉTIEN, visto che molti di questi numeri dipendono da situazioni strutturali del mercato e non sempre si fanno debuttare così tanti nuovi modelli (13 lanci in questo semestre). Quello certa è la politica di cura delle esigenze cliente e di vivacità di un gruppo che propone eventi senza sosta (e non troppe Km 0 come fanno altri, almeno su marchio Dacia) come stato in questo primo semestre: quasi uno alla settimana considerando lanci, presentazioni stampa, attività rivolte al pubblico o all’intrattenimento. Per quanto riguarda la soddisfazione del cliente, la Casa non ha potuto rivelare dati ufficiali ma analisi interne parlano un elevato grado di soddisfazione dal punto di vista delle vendite. Mentre per quanto riguarda la Twingo a propulsione anche elettrica, di cui qualcuno vocifera seguendo le orme Smart, la risposta è secca: no, al momento l'elettrica di punta Renault si chiama Zoe ed è tra le migliori sul mercato grazie a un’autonomia effettiva di 300 km.