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Bandiere che garriscono al vento, a celebrare un altro anno positivo: il 2017 va in archivio con un ulteriore progresso di vendite di nuove auto in Europa.
Secondo i dati diffusi da Acea, l'associazione dei costruttori europei, nei Paesi dell’Unione europea allargata (i cosiddetti 28) più l'area Efta (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) i volumi immatricolati raggiungono 15.631.687 unità, con variazione positiva del 3,3% rispetto al 2016, malgrado a dicembre le immatricolazioni siano state di poco superiori al milione (per la precisione, 1.136.552 unità), in calo del 4,8% rispetto a dicembre 2016.
Le vendite sono in aumento in tutti le principali nazioni, a eccezione del Regno Unito.
Il mercato più importante si conferma quello tedesco che, con 3.441.262 immatricolazioni ha raggiunto il livello più alto dal 2009; il più dinamico è quello italiano, in aumento del 7,9% e che negli ultimi quattro anni ha registrato una crescita del 51% rispetto al minimo del 2013, riconquistando l'ottava posizione tra i maggiori mercati del mondo.
Nel 2017, oltre la metà delle vendite di auto nel nostro Paese ha riguardato vetture diesel (+7% rispetto al 2016), mentre quelle a benzina, in crescita del 5%, sono il 32% del mercato. Le auto ad alimentazione alternativa hanno conquistato l’11,7% del totale (+24% sui volumi del 2016), composto dal 6,5% di auto a GPL, il 3,4% di ibride (incluso plug-in), l’1,7% di auto a metano e lo 0,1% di auto elettriche.
I volumi delle auto ad alimentazione alternativa fanno dell’Italia il secondo mercato europeo dopo la Norvegia per quota sul proprio mercato; nel dettaglio, le vendite di auto ibride (escluso plug-in) sono state 63.000, in aumento del 71% e l’Italia è diventata così il terzo mercato di auto ibride in Europa.
Le marche italiane nel 2017 hanno registrato, in Europa 1.044.714 unità, in rialzo del 5,2% sull’anno precedente: la quota di mercato passa dal 6,6% dello scorso anno al 6,7% di oggi, grazie agli indici positivi dei marchi Fiat (+4,5%), Jeep (+3,5%) e soprattutto Alfa Romeo (+29,5%).
Come quota di mercato, FCA è ora quarta e sorpassa Ford: Volkswagen si conferma prima con 3.580.655 unità immatricolate (+2,3% sul 2016, grazie soprattutto all’ottima performance di Seat, che chiude con +14,3%); grazie all’acquisizione di Opel/Vauxhall il gruppo Psa sorpassa Renault con 1.852.019 auto vendute (+28.2%), che a sua volta chiude l'anno con 1.600.893 unità (+6,7%) e quota in crescita al 10,6%; al quarto posto troviamo FCA, che con 1.025.575 unità vendute nell'Ue (+4,96%) mette la freccia e sorpassa Ford.
E' il brand Alfa Romeo a trainare le vendite del gruppo guidato da Marchionne: nel 2017, le immatricolazioni del Biscione nell'Europa dei 28 più Efta sono state 82.166, +27,2% sul 2016, la crescita maggiore tra tutti i costruttori.
Nel 2017, in Germania si sono vendute 3.441.262 nuove vetture (+2,7%), valore che porta la VDA, l’Associazione tedesca dell’industria automotive, a rimarcare come il mercato auto sia cresciuto per il quarto anno consecutivo, toccando i volumi più alti del decennio.
Gli ordini sul mercato domestico sono aumentati dell'11% a dicembre, e in generale proseguono una dinamica positiva che dà fiducia per il 2018: VDA sottolinea che, nel 2017, il 77,4% di tutte le autovetture costruite in Germania è stato esportato, costituendo questa quota un nuovo record.
Nel 2017, le auto intestate ai privati sono al 36% del mercato, quelle commerciali al 64%.
Nella ripartizione per alimentazione, le auto benzina conquistano il 58% del totale, le diesel scendono al 39% (erano il 46% nel 2016) e quelle ad alimentazione alternativa sono il 3,4%.
Le vendite di auto ad alimentazione alternativa si suddividono in 84.675 ibride (+76%, 2,5% di quota), di cui 29.436 ibride plug-in (+114%); 4.400 auto a GPL (0,1% di quota); 3.723 auto a metano (0,1% di quota); 25.056 elettriche (+120%, 0,7% di quota).
In totale, si tratta di un mercato di circa 118.000 autovetture (+81%).
Nel 2017, le emissioni medie di CO2 delle nuove auto sono salite a 127,9 g/km (0,5 g/km in più della media 2016), per effetto della caduta del mercato delle diesel (-13% sul 2016, che in termini di volumi significa oltre 200.000 vetture), avendo, queste, livelli emissivi inferiori alle auto a benzina (220.000 vendite in più nel 2017).
Il mercato inglese a dicembre totalizza 152.473 autovetture (-14,4%), nono mese consecutivo di calo: nel 2017, i volumi toccano le 2.540.617 unità (-5,7%), in linea con le previsioni di SMMT, l’Associazione inglese dell’industria automotive.
A dicembre 2017 si è registrata una buona crescita delle immatricolazioni di vetture ad alimentazione alternativa (+37%), che toccano una quota di mercato del 5,6%, mentre le auto a benzina calano del 2,1% e il diesel del 31,1%.
Nel 2017, le auto benzina conquistano il 53,3% di quota e le diesel il 42%, mentre quelle ad alimentazione alternativa, con un incremento tendenziale del 34,8%, sono al 4,7% di quota.
Nel 2017, le auto ibride tradizionali sono in aumento del 40%, le elettriche (a batteria) del 32,5%, le ibride plug-in del 25,5%. Insieme le auto elettriche a batterie e le auto ibride plug-in rappresentano l’1,9% del mercato nel 2017.
Nel 2017, il mercato transalpino raggiunge 2.110.748 unità, che corrispondono ad +4,7% sul 2016, percentuale che sale a +5,6% a parità di giorni lavorativi (251 giorni nel 2017 contro 253 nel 2016).
Secondo l’alimentazione, nel 2017 le immatricolazioni di vetture diesel perdono il 5% (un calo di oltre 52.000 unità) e la quota scende al 47,3% (era del 52% nel 2016 e del 73% nel 2012).
Le auto a benzina, con il 47,6% del mercato, conquistano il 3,8% di quota sul 2016, grazie ad un incremento delle vendite del 14%.
Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa rappresenta il 5,1% del totale, con 108.000 unità: le elettriche sono 24.910 (+14,5%, quota 1,18%), le ibride plug-in 11.868 (+60%, 0,56% di quota), le ibride 69.679 (+37%, 3,3% di quota).
Il mercato dell’usato registra 407.172 unità a dicembre, con variazione negativa del 15,2% rispetto al 2016. Nel 2017, i volumi complessivi si attestano a 5.678.604 unità (+0,6%).
Nel 2017, nel Paese iberico i volumi complessivi si attestano a 1.234.931 (+7,7%), grazie anche al buon contributo di dicembre con 102.943 immatricolazioni (+6,2%): come sottolinea l’Anfac, l’Associazione spagnola dell’automotive, per il secondo mese consecutivo le immatricolazioni hanno superato le 100.000 unità.
Pur essendo il 2017 un anno positivo, gli 1,23 milioni di unità rappresentano solo il 6,4% in più rispetto ai volumi del 2008, anno che ha segnato l'inizio della crisi.
Confrontando il 2017 con il 2007, che aveva chiuso a 1,6 milioni di registrazioni, i volumi sono ancora del 23,5% inferiori a quelli pre-crisi.
Inoltre, l’elevata età media del parco circolante (di 12 anni nel caso delle auto) si traduce in alti livelli di inquinamento e sistemi di sicurezza inferiori rispetto alle auto in vendita oggi.
Nel dettaglio, il mercato spagnolo a dicembre risulta così ripartito: 60.599 auto intestate a privati (+7,4%); 31.663 intestate a società (+4,2%); 10.681 destinate a noleggio (+6,2%).
Nel cumulato da inizio anno, questi segmenti mostrano segno positivo: 639.451 vendite ai privati (+4,4% e quota del 51,7%); 370.442 vendite alle società (+12,8%, quota del 30%); 225.058 per il noleggio (+9,2% e quota del 18%).
Secondo l’alimentazione, nel 2017 le vendite di vetture diesel sono al 48,3% del mercato, quelle a benzina al 46,6%; ibride ed elettriche sono il 5,1%. I SUV di tutte le dimensioni conquistano il 35,6% del totale.