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Come rilevato da tutti gli analisti, con il risultato di gennaio 2021 il mercato europeo tocca il suo punto più basso come vendite da oltre vent’anni a questa parte: e se il dato rispetto al 2021 in percentuale non è drammatico, va considerato che dodici mesi fa si registrò una perdita secca di un quarto dei volumi e che rispetto al 2019, ultima stagione di riferimento pre-pandemia, il tracollo arriva al -33%.
Eppure, a non volersi far prendere dallo sconforto, il primo mese 2022 offre qualche spunto positivo: nel generale quadro depresso, spiccano le performance dei mercati inglese e tedesco, che refertano un aumento interessante delle nuove immatricolazioni, mentre anche in Spagna si archivia un gennaio di piccola crescita; restano critiche , trai i major market, le situazioni di Francia ed Italia, in attesa di nuovi impulsi agli acquisti derivanti dagli annunciati incentivi governativi
Il Gruppo Stellantis ha registrato in Europa a gennaio 2022, 156.673 immatricolazioni (-12,4%) con quota di mercato del 19,1%.
Le 184.112 unità immatricolate a gennaio , corrispondono ad una crescita dell’8,5%, primo incremento di mercato da giugno 2021, con gi ordini domestici in aumento del 53% su base annua.
Con 20.892 nuove immatricolazioni (+28,1%), le elettriche raggiungono una quota di mercato dell’11,3% nel mese, mentre le auto ibride sono 54.126 (+19,1% e 29,4% di quota), di cui 18.900 plug-in (-8,2%, con il 10,3% di quota); le vetture a benzina sono al 36,7% del totale (67.575 unità, +7,2%) e le diesel al 21,6% (39.713 unità, -10,4%).
La quota delle auto a gas è dell’1%: 1.586 Gpl (0,9%) e sole 186 a metano (0,1%).
La media delle emissioni di CO2 delle vetture immatricolate a gennaio 2022 è di 123,8 g/km.
Per ai canali di vendita, le vetture intestate a società sono il 64,8%, contro il 35,2% dei privati.
Con 102.899 nuove immatricolazioni, gennaio si chiude al -18,6% rispetto a dodici mesi fa: calano le vetture a benzina (-31,5% e 37,7% di quota) e diesel (-41,1% e 18,3% di quota); le auto ad alimentazione alternativa crescono del 19,9%, con il 44% di quota e le ibride, al 29,7% del totale, superano il diesel.
Le ibride ricaricabili sono a quota 7,7% nel mese (-3,2%) e le non ricaricabili al 22% (+12,9%); le elettriche, Infine, le elettriche valgono il 9,9% del mercato (+57,9%) e le vetture a gas il 4,3%.
Il dato di 42.377 immatricolazioni a gennaio 2022 significa il +1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma si tratta del secondo risultato più basso della serie storica dal 2000.
Le vetture a benzina valgono il 38,3% del mercato di gennaio (-16,4%), seguite dalle ibride non ricaricabili al 31% (+44,9%), mentre le diesel al 16,7% (-33,6%), sono seguite da ibride plug-in (7,6% di quota, +123,6% su gennaio 2021), elettriche (4,2%, +259%) ed auto a gas (2,3%, +5,7%).
Le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetturea gennaio si attestano a 118,2 g/km.
A gennaio, sono state 21.567 le vendite ai privati (+13,3% e 50,9% di quota), 19.195 alle società (+4,4% e 45,3% di quota) e 1.615 per noleggio (-64,4% e 3,8% di quota).
Il mercato inglese, infine, a gennaio totalizza 115.087 nuove vetture immatricolate, con una crescita del 27,5%: le diesel hanno quota del 5,2% nel mese (-45,8% rispetto a gennaio 2021), quelle a benzina al 44,7% (+14,6%), le ibride non ricaricabili valgono il 29,7% del totale, mentre le plug-in sono al 20,4% del totale del mese, di cui il 12,5% le BEV (+130,6%) e 7,9% le PHEV (+47,3%).
La quota di mercato dei privati nel mese si attesta al 54,1%, mentre le vetture destinate a società rappresentano il 45,9% del mercato.