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Ad un passo dal traguardo di fine anno, il 2019 sembra destinato a confermare sostanzialmente i valori del 2018: i dati resi noti da Acea, l’Associazione dei Costruttori Europei, attestano che a novembre le immatricolazioni di nuove vetture nell’Europa dei 28+EFTA sono state 1.210.860, pari al +4,5% rispetto agli 1.158.554 veicoli dello stesso mese del 2018.
Un risultato che contribuisce quasi ad annullare il gap negativo nel cumulato annuo, che con 14.542.126 unità vendute si attesta al -0,3% rispetto alle 14.585.602 unità di gennaio-novembre 2018.
Dall’analisi dei risultati mensili per Paesi, si nota un diffuso aumento delle vendite nella maggioranza dei mercati, con solo otto in controtendenza (Regno Unito, Austria, Norvegia e altri cinque minori, che insieme valgono il 19% del mercato totale).
Dal focus sui cinque Major Market emerge il ruolo trainante della Germania (+9,7%, sospinta da società e noleggio) e la continua contrazione del Regno Unito (-1,3%, ma con indice rosso in attenuazione); crescono in modo contenuto Francia (+0,7%), Italia (+2,2%) e Spagna (+2,3%).
Nei primi undici mesi del 2019 si conferma il recupero della Germania (+3,9%, pur a fronte di una domanda privata piuttosto fiacca), mentre sono in calo gli altri principali mercati (Regno Unito -2,7%, Francia -0,2%, Italia -0,6% e Spagna -5,7%), accomunati dalla debolezza delle vendite a privati, non compensata da quelle a società e noleggiatori e auto-immatricolazioni.
Le marche italiane hanno registrato a novembre in Europa 67.739 immatricolazioni (-1,6%), con quota di mercato del 5,6%; sono in crescita, nel mese, i brand Fiat (+3,1%) e Alfa Romeo (+2,3%); nei primi undici mesi del 2019, le immatricolazioni delle marche italiane sono state 877.025 (-8,7%), con quota del 6%; da segnalare il risultato positivo di Lancia/Chrysler (+23,6%).
Il mercato tedesco a novembre registra un aumento del 9,7%, grazie alla disponibilità di nuovi modelli ed ai residui effetti negativi del WLTP sul 2018: le immatricolazioni sono 299.127 rispetto alle 272.674 dello stesse mese 2018.
Il cumulato da inizio anno passa in territorio positivo per il 3,9%, con 3.323.470 unità rispetto alle 3.198.720 del 2018.
A novembre le persone giuridiche crescono del 15% sul 2018, mentre i privati aumentano solo dello 0,2%; nel cumulato annuo, i privati salgono a 1.163.733 unità, al 35% di quota.
Trend positivo per tutte le alimentazioni tranne il GPL: con circa 173.104 registrazioni (+5,9%) a novembre le vetture a benzina sono oltre la metà di tutte le nuove auto vendute e quota salita al 57,9% nel mese ed al 59,2% nel cumulato; aumento anche per i veicoli diesel, +’1,9% a novembre e quota del 31,6% mensile e del 32,1% annua.
A novembre crescono a tripla cifra metano (+267%) e ibride (+122,2%) con quote rispettivamente allo 0,3% e all’8,7%; nel cumulato, le elettriche con 57.533 immatricolazioni salgono all’1,7% di quota.
A novembre sono state immatricolate 172.735 nuove vetture, +0,7% rispetto alle 171.611 di novembre 2018, malgradoi i due giorni lavorativi in meno; nel cumulato, il mercato transalpino totalizza 2.003.089 unità, quasi in linea (solo -0,2%) rispetto ai 2.008.091 del 2018.
Nella divisione per alimentazione, così come ottobre, prosegue anche a novembre prosegue l’andamento negativo per il diesel, che nel 2019 perde il 5% rispetto allo scorso anno, attestandosi al 34% di quota; crescono, invece benzina, con quota al 58,2% e 1.165.025 vetture, ibride, in salita al 5,6% di quota, e le vetture elettriche, all’ 1,9% del mercato con circa 38.000 veicoli venduti.
Secondo l’alimentazione, a novembre le immatricolazioni di diesel calano del 2,7%, con quota del 34,2% (35,4% a novembre 2018), e del 13% nel cumulato; le vetture a benzina, con il 56% del mercato, conquistano la stessa quota di novembre 2018, con volumi in crescita dello 0,8%.
Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa vale il 9,5% del totale, in aumento del 13,5%, con 16.326 unità, di cui 3.201 elettriche (-10% e 1,9% di quota), 2.327 ibride plug-in (+61% e 1,3% di quota), 9.369 ibride tradizionali (+3,3% e 5,4% di quota).
Continuano a contrarsi le registrazioni di nuove auto nel Gran Bretagna: 156.621 unità a novembre (-1,3%) contro le 158.639 del 2018: tale risultato porta il cumulato 2019 a 2.162.143 unità, pari al -2,7% rispetto alle 2.223.058 del 2018.
Da un’analisi per canale, emerge in novembre il calo di privati (-6,1%) e società (-3,2%) mentre rimane positivo il noleggio (+2,8%): il calo della domanda privata è costante: nel cumulato, siamo al -3,4% (963.409 unità contro 997.470 del 2018); le società perdono quota scendendo al 2,6% (55.535 unità e variazione del -5,3% sul 2018); il noleggio, con 1.143.199 unità, per un soffio rimane positivo (+0,3%)
L’analisi per alimentazione conferma la discesa irreversibile del diesel (32° mese di riduzione) che nel mese perde il 27,2% e nel cumulato il 22%, scendendo al 25,4% di rappresentatività (era al 31,7% nel 2018); le vetture a benzina salgono nel cumulato al 65% di quota, con oltre 1.404.000 unità.
Le alimentazioni alternative a novembre con 16.052 immatricolazioni toccano, per il secondo mese consecutivo, il 10% di quota del mercato (auto elettriche +228,8%).
Le immatricolazioni a novembre sono state 93.158, pari al +2,3% rispetto alle 91.063 del 2018; il cumulato si porta a 1.152.419, il -5,7% rispetto alle 1.222.147 unità dell’anno scorso; nella divisione per canali, i privati continuano a calare sia a novembre (-8,1% sul 2018) che nel cumulato (-12%), a differenza di noleggio (+21% sul 2018) e società (+7,1%); nel cumulato, solo il noleggio rimane positivo, del 2%, rispetto al 2018 con 394.237 vetture
Nel dettaglio, il mercato spagnolo a novembre risulta così ripartito: 51.188 vendite ai privati (-8,1% e quota del 55%); 35.485 vendite alle società (+21% e quota del 38%) e 6.485 vendite per noleggio (+7,1% e quota del 7%).
Secondo l’alimentazione, le vendite di vetture diesel nel mese sono diminuite del 5% rispetto a novembre 2018, con quota del 28%; quelle a benzina sono diminuite del 3%, con quota del 56%; le auto ad alimentazione alternativa valgono il 16% del mercato, con 14.558 unità (+54%).
Sono in crescita nel mese auto elettriche (+17,5% e 0,9% di quota), ibride plug-in (+73% e 0,9% di quota) ed ibride non ricaricabili (+85% e 12,5% di quota), mentre diminuiscono le auto a gas (-35% e 1,4% di quota).
«Si sta chiudendo un 2019 faticoso per il mercato europeo dell’auto - commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’Unrae - e andiamo incontro con preoccupazione ad un 2020 molto difficile, per l’entrata in vigore dei restrittivi target sulle emissioni di CO2 e delle relative, pesanti sanzioni. In questo scenario, con gli ingenti investimenti richiesti all’industria automotive dalle incalzanti sfide tecnologiche e dai cambiamenti nella società, Unrae auspica che il “Green Deal” annunciato dalla nuova Commissione Europea sia rigorosamente ispirato al principio della neutralità tecnologica, e che diventi occasione per un proficuo dialogo con gli operatori. L’equilibrato sviluppo di una mobilità che sia sostenibile, sicura e “smart” è un obiettivo fortemente condiviso da tutti: per raggiungerlo servono politiche coordinate di sostegno alla domanda e di potenziamento delle infrastrutture per i combustibili alternativi».