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Significativo risultato per le vendite di auto in Europa: a marzo, infatti, il mercato continentale registra un incremento a doppia cifra, grazie ai quasi due milioni di nuove vendite (per la precisione, 1.936.839), che non solo rappresentano un +10,9% sullo stesso mese dello scorso anno (quando erano state 1.745.823), ma costituiscono addirittura il miglior dato di sempre per il terzo mese dell’anno.
Grazie a questi numeri, il primo trimestre del 2017 per l’Europa (28 Paesi+EFTA) si chiude con un totale di 4.256.202 immatricolazioni, pari al +8,2% sul 2016, con 4.256.202 nuove unità rispetto alle 3.932.911 dello scorso anno.
Riportano segno positivo, nel trimestre, tutti i Paesi ad eccezione dell’Irlanda e va segnalata la significativa ripresa dei volumi in Grecia, dopo la profonda crisi economica.
Tra i cinque Major Market, che rappresentano il 77% del totale immatricolato, l’Italia si posiziona al primo posto per incremento rispetto allo scorso anno, con un +11,9%, seguita da Spagna (+7,9%), Germania (+6,7%), UK (+6,2%) e Francia (+4,8%).
I prodotti italiani hanno registrato, in Europa, 130.923 immatricolazioni a marzo, pari ad +18,2%, toccando una quota di mercato del 6,8% contro il 6,3% di un anno fa. Nel mese crescono tutti i brand, con rialzi a doppia cifra per Fiat (+17,1%), Lancia/Chrysler (+15,2%) e Alfa Romeo (+45,7%).
Nel primo trimestre 2017, i volumi dalle vetture nazionali ammontano a 303.035 unità, il 14,6% in più rispetto a gennaio-marzo 2016, con quota di mercato attestata al 7,1% contro il 6,7% di un anno fa. Risultati positivi, nel trimestre, per tutti i brand, con rialzi a doppia cifra per Fiat (+14,6%) e Alfa Romeo (+34,6%).
Dopo il rallentamento di febbraio (-2,6%), si torna in territorio positivo grazie alle 359.683 immatricolazioni, l’11,4% sulle 322.913 dello scorso anno. Aumentano del 13,3% le vendite a persone fisiche e del 10,4% quelle a persone giuridiche, cresciute nel 1° trimestre del 9% ed ora al 33,4% del totale. Tra le alimentazioni, in trend positivo la benzina, mentre calano le immatricolazioni di vetture diesel (-2,8%) con quota del 40,6%. Incremento del 98,5% per i veicoli elettrici che, con 2.191 unità, rappresentano lo 0,6% delle vendite. Forte aumento anche per le auto ibride (+84,9%), che arrivano al 2,1% di rappresentatività. Il 1° trimestre si chiude, quindi, in Germania con 844.684 immatricolazioni, il 6,7% in più rispetto alle 791.424 del 1° trimestre 2016, miglior risultato dal 2000.
Il mercato dell’auto cresce dell’8,4% a marzo, raggiungendo le 562.337 immatricolazioni di auto nuove, il risultato più alto mai registrato, più del doppio di quanto archiviato nel 1° bimestre. Il cumulato del 1° trimestre, quindi, porta il totale a 820.016 auto vendute, il 6,2% in più dello stesso periodo del 2016, valore che costituisce anche in questo caso il record per il 1° trimestre.
Motivo di questa ottima performance l’entrata in vigore, dal 1° aprile 2017, del nuovo sistema di tassazione sul bollo auto, che ha spinto molti automobilisti ad anticipare quindi l’acquisto del nuovo veicolo.
Nel Regno Unito, i consumatori si stanno orientando sempre più su veicoli a basse emissioni, che registrano un incremento del 29,9% delle alimentazioni a basso impatto ambientale (ora al 4,1% di quota). Crescita anche per la benzina (+11,5%) mentre si registra la flessione dell’1% delle vendite di veicoli diesel. Crescite, infine, per tutti i canali: le flotte al +8,7% (398.807 unità), le società al +8,4% e i privati +3,6% (386.486 veicoli).
A marzo 2017, il mercato transalpino ha registrato 226.134 immatricolazioni, in aumento del 7% rispetto a marzo 2016. Nel cumulato dei primi tre mesi del 2017, invece, con 541.054 vendite di auto nuove, si è archiviata una crescita del 4,8% rispetto alle 516.382 immatricolazioni dello scorso anno.
Le vendite diesel del 1° trimestre riportano una quota del 47,4%, con 256.483 unità, perdendo quasi 5 punti rispetto allo scorso anno, a vantaggio della benzina che con 255.615 auto registra con un 47,3% di quota, quasi 4 in più del 1° trimestre 2016.
Seguono le vetture ibride, al 3,9%, e le elettriche all’1,4%. In calo nel trimestre le immatricolazioni delle piccole, ora al 53% del totale; 27% di quota per le medie inferiori, 13% per le medie superiori e 6% le top di gamma.
Marzo si è chiuso con 125.600 autovetture nuove, per un incremento del 12,6%. Nel 1° trimestre, le immatricolazioni di auto nuove sono state 307.911, in crescita del 7,9% rispetto ai primi tre mesi del 2016 ma ancora ben lontano (-11,4%) dalle 347.738 archiviate nel 2008, anno di inizio della crisi.
Analizzando i canali di vendita, si evince a marzo una crescita per i privati dell’11,8% con 57.078 vendite, incremento registrato anche per il noleggio, al +9,3% (con 35.322 unità) e per le società, che hanno registrato la maggior crescita (+18%) grazie alle 33.200 immatricolazioni.
L’Aniacam (l’Associazione spagnola degli importatori) stima una chiusura dell’anno a 1.250.000 nuove immatricolazioni, corrispondenti ad un +9% rispetto al 2016.
«A marzo il mercato europeo dell’auto raggiunge livelli record - ha detto Aurelio Nervo, Presidente di Anfia -, complice il confronto con un marzo 2016 penalizzato dalle festività pasquali. Il primo trimestre presenta una chiusura positiva per i cinque principali mercati. Significativa, inoltre, la crescita dell’area dei Nuovi Paesi Membri UE: +20,7% nel mese e +18,2% nel trimestre, area in cui Polonia e Repubblica Ceca rappresentano, da sole, il 60% delle immatricolazioni mensili. Guardando ai mesi a venire, nel 2017 la crescita del mercato europeo è prevista rallentare, ma nelle regioni dell’Europa centrale e orientale, il mercato manterrà il trend positivo del 2016».
«Questi volumi di vendita - commenta Romano Valente, Direttore Generale dell’Unrae, Associazione delle Case Automobilistiche Estere - lasciano presagire il consolidamento della crescita del mercato europeo anche se permangono incertezze sul quadro politico, istituzionale ed economico con i temi che attraversano almeno quattro dei Major Market. Le scelte politiche di stimolo al rinnovo del parco, come ora la VED in Gran Bretagna, saranno vincenti e richiamano attenzione sull’opportunità per il mercato italiano di accelerare lo smaltimento del parco anziano se si riuscisse a realizzare un coordinamento tra i provvedimenti sulla mobilità, sovente presi in forma estemporanea ed emergenziale».
Per il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi: «L’Italia a marzo, con il +18,2%, cresce circa del 60% in più della media europea. Un dato che si spiega da un lato con la non rinviabile richiesta di sostituzione di un parco obsoleto, dall’altro con le forzature delle Case che non sono disposte a perdere quote di mercato in un mercato crescente che torna a fare sentire il suo peso nello scacchiere europeo».