Mercato Europa: a dicembre salto triplo, + 21%

Mercato Europa: a dicembre salto triplo, + 21%
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Grazie all’impennata di vendite dell’ultimo mese dell’anno, il totale 2019 approda per un pelo in terreno positivo: +1,2%. Ma restano molte incognite sul futuro
16 gennaio 2020

Incremento robusto, a doppia cifra, per il mercato europeo dell’auto: a dicembre si registra infatti un imponente +21% rispetto allo stesso mese 2018, che tuttavia aveva fatto registrare un crollo del 9% su dicembre 2017.

Il risultato, inoltre, appare inoltre gonfiato da un massiccio ricorso a immatricolazioni “tattiche” da parte di Case e reti distributive, anche in vista dell’introduzione nel 2020 di nuovi e molto più restrittivi target sulle emissioni di CO2.

In ogni caso, grazie allo sprint di fine anno, passa in territorio positivo la performance annua

I dati diffusi da Acea, l’Associazione dei Costruttori Europei, indicano che a dicembre le immatricolazioni di nuove vetture nell’Europa dei 28+EFTA sono state 1.261.742, pari al +21,4% rispetto alle 1.039.272 dello stesso mese del 2018; in questo modo, il 2019 chiude in lieve rialzo (+1,2%) sul 2018, con 15.805.752 vetture rispetto alle 15.624.948 di un anno fa. 

Dall’analisi dei risultati del mese per paese, si ricava una generalizzata crescita delle vendite, con quasi tutti i mercati a doppia cifra e la sola Norvegia (-9,7%) in controtendenza

Il focus sui 5 Major Market evidenzia il ruolo di locomotiva della Germania (+19,5%, sospinta da società e noleggio) e la, modesta, ripresa del Regno Unito (+3,4%, trainata dal noleggio); crescono a doppia cifra Francia (+27,7%, spinta dalle auto-immatricolazioni) e Italia (+12,5%, grazie ai forti aumenti di noleggio a lungo termine e auto-immatricolazioni) mentre si espande del 6,6% la Spagna (sorretta da società e noleggio).

Grazie ai dati di dicembre, la Germania nel 2019 tocca il record di vendite degli ultimi dieci anni (+5%, pur con una domanda privata ancora debole) e si portano in territorio positivo Francia (+1,9%) ed Italia (+0,3%), mentre riducono il passivo Regno Unito (-2,4%) e Spagna (-4,8%). 

Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 69.431 immatricolazioni a dicembre (+13,8%), con quota di mercato del 5,5%; sono in crescita, nel mese, i brand Fiat (+25,4%) e Alfa Romeo (+1%).

Nel 2019, le immatricolazioni delle marche italiane toccano le 946.571 unità, (-7,3%) con quota del 6%; spicca il risultato positivo del marchio Lancia/Chrysler (+20,6%).

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Germania

Il 2019 si chiude con 3.607.200 immatricolazioni di auto nuove, miglior risultato degli ultimi dieci anni, e una crescita del 5%, con circa 172.000 unità in più delle 3.435.778 del 2018; a dicembre sono state registrate 283.380 autovetture, circa il 20% in più rispetto a dicembre del 2018.

Nel 2019, i privati rallentano dello 0,4%, attestandosi al 34,5% di quota, mentre le persone giuridiche balzano, con un più 8,1% corrispondente a 2.361.992 vetture, al 65,5% di quota.

Le auto a benzina immatricolate nell’anno sono 2.136.891, circa il 59,2% di quota, in lieve contrazione rispetto al 62,4% del 2018, mentre il diesel con 1.152.733 immatricolazioni archivia un 32% di quota, di fatto stabile rispetto al 2018.

Le alimentazioni alternative chiudono il 2019 dando segnali positivi: i veicoli ibridi (+83,7%), con 239.250 unità, salgono al 6,6% di quota, le elettriche (+75,5%), con 63.281 autovetture, toccano all’1,8% di quota. 

Nell’anno, sono in calo del 29% le vendite di autovetture a metano, a 7.623 unità, mentre quelle a GPL crescono del 56%, per un totale di 7.256 unità.
 

Gran Bretagna

La richiesta di nuove auto nel Regno Unito nel 2019 è diminuita del 2,4% rispetto al 2018, con 2.311.140 vendite contro 2.367.147, portando al terzo anno consecutivo di calo, anche se il mercato inglese resta comunque il secondo maggiore dell’Unione Europea.

Nel 2019 registrano perdite sia privati (-3,2%, a 1.018.258 unità) che società (-34,4% a 60.435 registrazioni), mentre il noleggio (+0,8%) procede in controtendenza con 1.232.447 veicoli, salendo alla quota del 53,3% (+1,6% sul 2018).

Sul fronte delle alimentazioni, nel 2019 il diesel registra -21,8% sul 2018 a 583.488 veicoli, con quota scesa al 25,2% dal 31,5% del 2018; la crescita delle auto a benzina è modesta (+2,2%), sfiorando 1.500.000 auto nel 2019, con quota al 65%. In controtendenza i veicoli con alimentazione alternativa, che nel 2019 toccano la quota record del 7,4%; le auto elettriche, con 37.850 immatricolazioni, segnano un +144% sul 2018, e sono ora all’1,6% di quota, superando per la prima volta le ibride plug-in, che calano del 18%. Il mercato delle auto full-hybrid cresce del 17%, mentre è boom di vendite per le mild-hybrid diesel (+740%) e mild-hybrid benzina (+172%); le auto ricaricabili conquistano il 3,1% del mercato, mentre le ibride tradizionali il 6,7%.

Francia

Nel 2019 in Francia sono state immatricolate 2.214.279 autovetture nuove, pari al +1,9% rispetto alle 2.173.481 del 2018; a dicembre si sono registrate 211.194 immatricolazioni, +27,7% rispetto alle 165.390 del 2018.

Tra le alimentazioni, prosegue l’andamento negativo del diesel, che nel 2019 perde il 5% sul 2018, attestandosi al 34% di quota (nel 2014 valeva il 64% del mercato). Crescono benzina (57,9% di quota e 1.281.802 vetture), ibride (salite al 5,7% di quota) ed elettriche (1,9% di rappresentatività, con circa 42.800 veicoli).

Sul fronte delle carrozzerie, nel 2019 crossover e SUV costituiscono il 38% del mercato, il 2% in più del 2018, mentre le berline registrano un leggero calo, dal 50% di quota nel 2018 al 49% nel 2019.

Spagna

Le immatricolazioni di nuove vetture nel 2019 sono state 1.258.260, pari al -4,8% sul 2018, quando se ne immatricolarono 1.321.437; l’ultimo mese dell’anno ha registrato un incremento del 6,6% con 105.853 vendite contro le 99.290 dello stesso mese del 2018.

Nell’intero anno, il canale dei privati ha visto una contrazione del 12% (586.317 vetture), mentre sia a dicembre che nell’anno società e noleggio hanno sostenuto il mercato, con aumenti nel mese del 14,3% (39.423 unità) e del 48,7% (16.293 unità), e del 3% (433.657 unità) e dello +0,2% (238.286 unità) nel cumulato annuo.

Secondo l’alimentazione, le vendite di vetture diesel nel mese sono diminuite del 4% su dicembre 2018, con quota del 29%, e nel 2019 perdono il 26%, attestandosi al 28% di quota).

Le vetture a benzina sono cresciute, nel mese, del 7%, con quota del 58%, e nell’anno sono aumentate del 2%; infine, le vetture con alimentazioni alternative valgono il 13% del mercato nel mese (+39%) e il 12% nell’anno (+40%); in crescita, nel 2019, elettriche (+64% e 0,8% di quota), ibride plug-in (+31% e 0,6% di quota), vetture a gas (+21% e 2% di quota) e ibride non ricaricabili (+43% e 8,6% di quota).

I commenti delle Associazioni

«I dati di dicembre confermano la fondamentale debolezza del mercato auto Europeo - commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’Unrae - che avrebbe chiuso l’anno in calo in assenza dell’ingente ricorso a vendite poco remunerative per il comparto automotive, già gravato dagli ingenti investimenti richiesti dalle pressanti sfide tecnologiche. La perdita di 50.000 posti di lavoro nel 2019 nell’industria automobilistica tedesca e il recente studio della Piattaforma Nazionale sulla Mobilità Futura istituita dal governo tedesco, che paventa la perdita di ulteriori 400.000 posti nel prossimo decennio a causa della rapida transizione ai motori a basse emissioni confermano l’urgenza di una politica industriale europea a supporto del settore automobilistico continentale, che occupa quasi 14 milioni di persone. In questo contesto, Unrae auspica che l’ambizioso Piano di Investimenti da 1.000 miliardi di euro per il “Green Deal”, annunciato dalla nuova Commissione Europea, possa fungere da catalizzatore per politiche integrate di sostegno all’industria auto Europea, sia sul lato della domanda sia dell’offerta, a partire dalle infrastrutture di ricarica e connettività, necessarie al raggiungimento degli sfidanti obiettivi di abbattimento delle emissioni». 

«Per il mercato europeo - rileva Paolo Scudieri, Presidente di Anfia - il 2019 è il sesto anno consecutivo in crescita, risultato ottenuto grazie al recupero delle vendite nel 4° trimestre dell’anno e nonostante un inizio debole a causa dei prolungati effetti dell'introduzione del test WLTP, del rallentamento dell’economia europea e dei fattori di incertezza del contesto internazionale, dalle tensioni commerciali con gli USA, alla frenata dell’economia cinese, alla Brexit e alle elezioni europee, fino alle evoluzioni della normativa europea sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle nuove vetture. Il 2019 potrà essere ricordato come l’anno in cui lo sviluppo sostenibile è entrato in modo preponderante nell’agenda delle istituzioni internazionali e nazionali. L’Unione europea ha preso una posizione netta sulla questione ambientale, ponendosi l’obiettivo di diventare il primo continente a impatto climatico zero: una sfida molto ambiziosa, che potrà essere vinta solo con un approccio di sistema, che coinvolga tutti i soggetti interessati, ma anche una delle opportunità più grandi del nostro tempo».

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