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Le marche italiane hanno registrato in Europa, nel 2015, immatricolazioni per 872.504 unità, con aumento del 13,6% rispetto all’anno precedente. Cresce anche la quota di mercato, passando dal 5,9% dello scorso anno al 6,1%. Se possiamo definire positivo l’andamento del marchio Fiat (+12%), appare addirittura spettacolare quello di Jeep: anzi, calcolando le vendite di tutta Europa (EU28 + EFTA), Jeep esibisce il più rapido tasso di crescita, pari al 132,2% in un anno che è stato anche il migliore di sempre per volumi, con 88.200 unità immatricolate ed incremento del 113% rispetto al 2014.
In Italia, primo mercato della regione in termini di vendite, Jeep, confermandosi il brand con il tasso di crescita più alto, ha stabilito il nuovo record, arrivando a lambire quota 30.000 vetture vendute, valore quasi triplicato rispetto al 2014. Ma le soddisfazione per Jeep sono giunte praticamente da ogni nazione: in Germania, con 14.995 immatricolazioni, il 2015 ha rappresenta il miglior anno di sempre per Jeep, con vendite cresciute del 42,6% rispetto al 2014.
In Gran Bretagna sono state vendute più vetture Jeep lo scorso anno rispetto al totale dei quattro precedenti (dal 2011 al 2014) con crescita del 176,1% rispetto al 2014. Il 2015 per Jeep è stato l’anno migliore di sempre anche nel mercato britannico, primato raggiunto anche in Francia dove si registra una crescita del 208,5% (8.585 unità) rispetto al 2014, grazie soprattutto ai risultati della Renegade. Anche in Spagna Jeep ha chiuso il 2015 come il marchio con il più alto tasso di crescita (+205,4%) e stabilito il record assoluto di vendite annuali. In spagna sono state vendute più vetture Jeep nei dodici mesi del 2015 che negli ultimi tre anni insieme (2012-2014).
E’ stata soprattutto la Renegade a contribuire ai risultati del marchio Jeep: le sue 54.800 unità valgono il 49,8% alle vendite totali di Jeep, mentre l’ammiraglia Grand Cherokee, al 23,9% del totale del marchio, resta secondo modello per gradimento, crescendo sul 2014; infine, l’iconica Jeep Wrangler, con 14.109 unità vendute, conferma la sua solida performance commerciale.
In Europa, quasi una vettura venduta su quattro appartiene al Gruppo VW: pur perdendo quasi un punto percentuale rispetto al 2014 (quando era al 25,4% del totale), sommando le vendite di Volkwagen (che resta in assoluto il marchio più venduto in Europa), Audi, Skoda, Seat e Porsche, si arriva al 24,6%. A conti fatti, e valutando anche l’incremento di vendite di Volkwagen, gli effetti del “dieselgate” sul pubblico europeo sono stati meno gravi del temuto.
Più che doppiati, per numero di vetture e quota di mercato, gli altri costruttori: in Europa, con il 10,6% del totale, sul secondo gradino del podio si piazza il Gruppo PSA (Peugeot, Citroen, DS), tallonato da Renault (Renault+Dacia), che conferma nel 2015 il 9,7% del 2014.
Stabile in quarta posizione Ford, attestata al 7,3%, che solo per pochi decimali la spunta sul Gruppo GM (Opel, Vauxhall, Chevrolet), al 6,8%. Subito dietro c’è BMW (BMW+Mini), attestata al 6,5%. Alle spalle del gruppo di Monaco, ecco FCA (Fiat, Jeep, Lancia-Chrysler, Alfa Romeo) che con il 6,2% del totale Europa fa meglio di Daimler (Mercedes+Smart) che arriva al 5,8% e di Toyota (Toyota+Lexus), primo tra i costruttori orientali ma comunque ancora distante da una quota significativa, visto che nel 2015 si ferma al 4,2%.
A seguire Nissan (3,9%, in crescita), Hyundai (3,3%, stabile), Kia (2,7%, stazionaria anch’essa), e con percentuali minori Volvo, Mazda ed il Gruppo Jaguar-Land Rover.