Mercato dell'auto: l'Europa chiude febbraio con un –9.2%

Mercato dell'auto: l'Europa chiude febbraio con un –9.2%
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Nel mese di febbraio, secondo i dati ACEA, sono state immatricolate 923.381 autovetture. Una flessione del 9,2% rispetto al 2011, confermando le difficoltà dell’auto in Europa
15 marzo 2012

In febbraio, secondo i dati ACEA, sono state immatricolate 923.381 autovetture con una flessione del 9,2% rispetto allo stesso periodo nel 2011, confermando così le difficoltà dell’auto in Europa (UE27+Efta). Quattro dei cinque grandi mercati (Francia, Italia, Spagna e Gran Bretagna), infatti, che nel complesso coprono il 46% delle vendite totali del mese, drenano verso il basso i risultati del mercato europeo.

«Ragioni diverse in ogni Paese – commenta Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia - ma un comune denominatore: un prolungato periodo di rallentamento delle vendite ai privati, con il conseguente spostamento nel channel mix delle vendite a società.»

«E’ un segnale – aggiunge Valente – che si incrocia con il costante incremento dei costi di gestione dell’automobile, fenomeno che sta interessando in modo particolare anche il consumatore italiano.» Nel primo bimestre, l’Europa ha registrato 1.927.113 immatricolazioni, con una flessione del 7,8%.

Germania – Primi segnali di stagnazione delle vendite

Nel mese di febbraio in Germania sono state immatricolate 224.318 vetture, in assoluta stabilità rispetto al febbraio dell’anno precedente. Nel 1° bimestre le immatricolazioni ammontano a 434.513, in flessione dello 0,2%. Secondo alcuni operatori, il mercato tedesco sta entrando in una fase di stagnazione, tenuto conto che sta proseguendo il trend decrescente delle vendite, iniziato nel quarto trimestre del 2011.

E’ in netta flessione la domanda delle famiglie, compensata dall’incremento delle vendite al noleggio e alle società. Sul fronte delle alimentazioni, le motorizzazioni diesel hanno raggiunto in febbraio il 50% di quota del mercato. L’attuale tendenza induce la Global Insight a stimare per l’intero 2012 una flessione del 2,2% del mercato tedesco, con circa 3.100.000 unità immatricolate.

Francia - Calo del 20,2% nel confronto con il periodo degli incentivi

Le 163.010 vetture immatricolate in Francia nel mese di febbraio hanno evidenziato una flessione del 20,2%. Nel primo bimestre le vendite ammontano a 310.056 unità, con un calo del 20,5%. Il risultato fortemente negativo è dovuto al confronto con il primo trimestre 2011 che aveva beneficiato dello smaltimento degli ordini raccolti nella parte conclusiva del 2010, con la fine degli incentivi. Per questo motivo sono attese forti flessioni anche per il mese di marzo.

In questo quadro, le vendite alle famiglie sono calate del 34%, con una forte riduzione delle vetture dei segmenti A (-36%) e B (-27%). Rimangono dinamici gli acquisti delle società (+9,1%) e del noleggio (+4,5%). Il diesel raggiunge quota 74%. Secondo la Global Insight, la fragilità economica francese potrebbe portare alla recessione nella parte finale dell’anno. Per quanto riguarda il mercato auto, inoltre, quest’ultima prevede 1.940.000 immatricolazioni (-12%).

Gran Bretagna - Febbraio debole, in attesa del cambio della targa

Il mercato britannico, condizionato dall’attesa per il cambio della targa in programma nel mese di marzo, registra un febbraio debole, con 61.868 immatricolazioni e una flessione del 2,5%. Il bimestre consuntiva 190.721 auto vendute e una flessione dello 0,8%. Solo il risultato del mese di marzo potrà indicare il vero stato di salute del mercato britannico, anche se la SMMT conferma la stima di 1.920.000 immatricolazioni per l’intero 2012, con una flessione contenuta in un -1,1%.

Dall’analisi dei canali di vendita, peraltro influenzati e squilibrati dall’attesa del mese di marzo, emerge una crescita nel bimestre degli acquisti delle famiglie (+2,1%), contenuti in un modesto +0,6% per il solo mese di febbraio. Il mercato britannico è comunque stagnante e appare molto vicino alla situazione italiana per le generali difficoltà economiche, il ridotto potere di acquisto delle famiglie, le severe politiche fiscali e la stretta creditizia.

Spagna - In febbraio, ritorno ai valori di 25 anni fa

Nel mese di febbraio, in Spagna sono state immatricolate 64.732 vetture, con una flessione del 2,1%. Nel bimestre iniziale dell’anno, le immatricolazioni ammontano a 119.695 unità, in linea con l’anno precedente. Per ritrovare un mese di febbraio così basso bisogna tornare indietro di 25 anni. Inoltre, la raccolta ordini molto contenuta induce gli operatori ad indicare un marzo decisamente basso. Intanto, per la ventesima volta consecutiva, gli acquisti delle famiglie registrano una flessione (-1,9% nel mese, -2,4% nel bimestre). In contrazione anche le vendite a società (-7% nel bimestre), mentre crescono quelle al noleggio (+19,4% nei due mesi).

La situazione del mercato e l’invecchiamento del parco circolante ha indotto l’ANFAC (Associazione dei costruttori) a chiedere al Governo un intervento nei confronti di un settore strategico per l’economia spagnola, che rappresenta il 5% del Pil e il 10% dell’occupazione. Dal canto suo, l’ANIACAM invita il Governo ad intervenire con un programma di incentivi, suddiviso a metà fra lo Stato e le Case, per l’acquisto di vetture nuove e anche usate con non più di 5 anni di età.

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