Mercato dell’auto: Francia ancor più in calo dell’Italia

Mercato dell’auto: Francia ancor più in calo dell’Italia
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Il Mercato dell’Auto francese ha chiuso il 2011 con un calo ancor più sensibile rispetto a quello fatto registrare nel nostro Paese, che nel mese di dicembre decresce del 17,8% rispetto allo stesso periodo nel 2010
3 gennaio 2012

Nel corso del mese di dicembre 2011, il mercato francese dell'auto ha fatto segnare un calo ancora più sensibile rispetto a quello registrato dalla pesantemente sanzionata Italia.

Secondo i dati appena diffusi, le 187.653 auto immatricolate lo scorso mese rappresentano un calo del 17,8% rispetto allo stesso periodo del 2010, ed è significativo che la perdita di 47.604 unità sia attribuibile principalmente al calo delle vendite delle Case francesi (34.694 immatricolazioni in meno) a fronte di una perdita meno sensibile (-4,3%) dei marchi d'importazione.

Scende in dicembre quindi anche il peso del prodotto nazionale (48,6%) sul totale del mercato, quando nel 2010 la somma di Renault, Peugeot e Citroen "pesava" per il 56,2%.

Sul totale 2011, il mercato francese si attesta a 2.204.065 unità, cioè il 2,1% in meno rispetto al 2010, ma ciò che più preoccupa i costruttori è l'arretramento delle vendite ai clienti privati (-7,9% su base annua) che in dicembre sono precipitate del 28,5%.

Per il prossimo anno le previsioni degli addetti ai lavori sono ancora più negative: tra 1,98 milioni di unità (stima Peugeot) e poco più di 2 milioni (stima Renault). A livello di marchi, il 2011 si chiude in Francia con il primato della Renault che, nonostante abbia immatricolato 544.697 unità (cioè il 9,6% in meno rispetto al 2010) detiene il 26,1% del mercato.

Forte crescita invece per il Gruppo Volkswagen, che in Francia ha immatricolato 277.477 auto pari al 12,6% del mercato. A livello di singoli brand Volkswagen cresce dell'11,6%, Audi del 15,9%, Seat dell'8,6%, Skoda del 14,8%. Seguono Ford (5,2% del mercato francese), Opel (5,0%)e Nissan che compie il sorpasso su Toyota (rispettivamente 3,2% e 3,0% di quota) grazie alle ottime performance della Juke e della nuova generazione della Micra.

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